modello econometrico
Wall Street, per il guru azionario nessun nuovo record fino ad ottobre
Per il guru di Wall Street Sam Eisenstadt, che ha previsto con regolarità gli andamenti dell’indice S&P 500, non si intravedono nuovi massimi a Wall Street prima di ottobre
12 Aprile 2018 10:11
Gli investitori azionari farebbero bene a rinunciare alla speranza che Wall Street possa registrare un nuovo massimo nei prossimi sei mesi. È questa l’ultima previsione, ripresa in un articolo di Marketwatch, di Sam Eisenstadt, l'ex direttore di ricerca di Value Line Inc. Per chi non lo conoscesse vale la pena ricordare che Sam Eisenstadt ha sviluppato un sofisticato e segreto modello econometrico (il Value Line stock-ranking system) inventato a metà anni Sessanta e continuamente perfezionato.
Un modello che ha dimostrato non solo di essere valido ma anche di produrre risultati molto concreti. L’esperto, tramite il suo modello, esamina 1.700 titoli azionari catalogandoli in cinque gruppi, in funzione delle potenzialità di crescita in Borsa: i migliori appartengono al gruppo 1 mentre i peggiori rientrano nel gruppo 5. Le statistiche stilate in base ai dati Value Line mostrano che, dal 1965 al 2012, i titoli del primo gruppo hanno registrato una performance media annuale del 12,9% contro una perdita media del 9,8% dei titoli del peggior gruppo.
[caption id="attachment_125376" align="alignnone" width="590"] Il modello Value Line Timeliness Rank - Fonte Value Line Inc. (http://www.valueline.com/)[/caption]
Anche se si è ritirato nel 2009 dopo 63 anni di attività in quella società, Sam Eisenstadt continua ad aggiornare e perfezionare il suo modello econometrico complesso che genera previsioni degli indici di Wall Street per i sei mesi successivi. L'ultima proiezione di questo modello è che l'indice S&P 500 dovrebbe essere scambiato a 2.775 punti il prossimo 30 settembre: cioè circa sei punti percentuali in più rispetto alle attuali quotazioni) ma oltre tre punti percentuali in meno rispetto ai massimi di gennaio di quest’anno.
APPROFONDIMENTO
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E che le previsioni del modello di Sam Eisenstadt siano da prendere sul serio lo dimostra anche l’ultima previsione di sei mesi fa. Alla fine di settembre 2017, il modello prevedeva che l'indice S&P 500 sarebbe stato scambiato tra 2.620 e 2.640 punti alla fine di marzo: lo scorso 29 marzo (ultimo giorno di Borsa aperta a Wall Street) l’indice S&P500 ha chiuso a 2.640,87 punti. Dal momento che gli input utilizzati dal modello di Sam Eisenstadt sono proprietari, è impossibile sapere quali particolari fattori abbiano determinato la proiezione di un mercato azionario americano mediocre nei prossimi mesi.
Ma in un'intervista all'inizio di aprile, l’esperto ne ha menzionati due: l'aumento dei tassi di interesse e la recente perdita di slancio del rialzo del mercato azionario. Sam Eisenstadt, inoltre, ha aggiunto che personalmente scorge molti sviluppi nell'economia globale che lo preoccupano. Ma da analista rigoroso qual è, lascia da parte le proprie preoccupazioni soggettive e preferisce attenersi ai numeri. Un ragionamento che forse dovrebbe valere per tutti gli investitori. Evitare cioè di farsi coinvolgere emotivamente dalle notizie e dai singoli eventi che durano pochi giorni e restare concentrati su ciò che effettivamente conta.
UN MODELLO BASATO SU 1.700 TITOLI
Un modello che ha dimostrato non solo di essere valido ma anche di produrre risultati molto concreti. L’esperto, tramite il suo modello, esamina 1.700 titoli azionari catalogandoli in cinque gruppi, in funzione delle potenzialità di crescita in Borsa: i migliori appartengono al gruppo 1 mentre i peggiori rientrano nel gruppo 5. Le statistiche stilate in base ai dati Value Line mostrano che, dal 1965 al 2012, i titoli del primo gruppo hanno registrato una performance media annuale del 12,9% contro una perdita media del 9,8% dei titoli del peggior gruppo.
[caption id="attachment_125376" align="alignnone" width="590"] Il modello Value Line Timeliness Rank - Fonte Value Line Inc. (http://www.valueline.com/)[/caption]
INDICE S&P500 A 2.775 PUNTI A FINE SETTEMBRE
Anche se si è ritirato nel 2009 dopo 63 anni di attività in quella società, Sam Eisenstadt continua ad aggiornare e perfezionare il suo modello econometrico complesso che genera previsioni degli indici di Wall Street per i sei mesi successivi. L'ultima proiezione di questo modello è che l'indice S&P 500 dovrebbe essere scambiato a 2.775 punti il prossimo 30 settembre: cioè circa sei punti percentuali in più rispetto alle attuali quotazioni) ma oltre tre punti percentuali in meno rispetto ai massimi di gennaio di quest’anno.
APPROFONDIMENTO
Wall Street, scenari ribassisti: conoscerli per difendersi
ESATTE LE PREVISIONI DI 6 MESI FA
E che le previsioni del modello di Sam Eisenstadt siano da prendere sul serio lo dimostra anche l’ultima previsione di sei mesi fa. Alla fine di settembre 2017, il modello prevedeva che l'indice S&P 500 sarebbe stato scambiato tra 2.620 e 2.640 punti alla fine di marzo: lo scorso 29 marzo (ultimo giorno di Borsa aperta a Wall Street) l’indice S&P500 ha chiuso a 2.640,87 punti. Dal momento che gli input utilizzati dal modello di Sam Eisenstadt sono proprietari, è impossibile sapere quali particolari fattori abbiano determinato la proiezione di un mercato azionario americano mediocre nei prossimi mesi.
AUMENTO DEI TASSI E PERDITA DI SLANCIO DELLA BORSA
Ma in un'intervista all'inizio di aprile, l’esperto ne ha menzionati due: l'aumento dei tassi di interesse e la recente perdita di slancio del rialzo del mercato azionario. Sam Eisenstadt, inoltre, ha aggiunto che personalmente scorge molti sviluppi nell'economia globale che lo preoccupano. Ma da analista rigoroso qual è, lascia da parte le proprie preoccupazioni soggettive e preferisce attenersi ai numeri. Un ragionamento che forse dovrebbe valere per tutti gli investitori. Evitare cioè di farsi coinvolgere emotivamente dalle notizie e dai singoli eventi che durano pochi giorni e restare concentrati su ciò che effettivamente conta.
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