Aramco

News & Views – 30 aprile 2018

Insight dalla redazione di FinanciaLounge su quello che si muove nelle economie e nei mercati.

30 Aprile 2018 09:01

financialounge -  Aramco BCE FANG News & Views petrolio settore biotech

SCRUTANDO L'ORIZZONTE


Una settimana partita con qualche brivido per i warning lanciati dai colossi Caterpillar e 3M, che hanno accompagnato ottime trimestrali con l’avvertimento che potrebbe essere stato toccato il picco della crescita, è finita con i FANG protagonisti positivi, proprio il quartetto composto da Facebook, Amazon, Netflix e Google, che fino a pochissimo tempo fa era sul banco degli imputati come possibile portatore di bolla. Ora il mercato si interroga sulla sostenibilità della crescita globale e soprattutto della crescita degli utili di Wall Steet. Bloomberg cita due estremi: da una parte lo strategists di SocGen Alain Bokobza, secondo cui lo S&P 500 potrebbe cedere fino al 18% se la curva degli utili dovesse restare piatta nel 2019-2020, dall’altra l’investitore e asset manager Laszlo Birinyi, che invece vede lo stesso S&P 500 rimbalzare e recuperare il picco di gennaio andando a toccare quota 2.860 per giugno. In realtà le due visioni non sono contrastanti, ci sta un rally a breve e magari una correzione nel medio periodo. Qualche indicazione in più potrebbe arrivare già il 2 maggio dal FOMC che inizia domani la sua due giorni. Nessuno si aspetta che tocchi i tassi (le attese sono per giugno) anche perché non è prevista la conferenza stampa, ma una lettura del quadro economico che aggiunga qualcosa a quella della BCE giovedì scorso.

LA TENTAZIONE ARAMCO: PETROLIO A $100?


C’è un rumor che circola tra siti e blog americani specializzati in petrolio: che l’Arabia Saudita voglia portare il prezzo fino a $100 al barile per massimizzare i ricavi dell’IPO del colosso Aramco, da tempo in rampa di lancio ma non si è ancora deciso su quale piazza finanziaria. Londra sta facendo di tutto per accaparrarsela, sarebbe il trofeo per sancire che il ruolo di piazza finanziaria globale non è stato intaccato dalla Brexit. Storicamente, quando il prezzo del petrolio supera $100 no riesce a restare a lungo sopra quella soglia. Nell’estate del 2008 era arrivato fino a quasi $150, ma solo per precipitare in area $30 nella primavera del 2009 dopo l’esplosione della crisi, mentre è durato più a lungo, ma meno in alto, nel periodo 2011-2014, fino a che l’esplosione dello shale Americano non ha fatto crollare i prezzi. Un corollario di un petrolio a $100 è che potrebbe impattare la crescita economica, non tanto in USA, ma nel resto del mondo e segnatamente in Europa, dove la ripresa è ancora fragile, almeno secondo quello che dice la BCE. Per i produttori americani di shale sarebbe ovviamente una manna, le tecniche di estrazione sono migliorate e sarebbe una corsa a pompare. Con la conseguenza abbastanza prevedibile di far riscendere rapidamente i prezzi.

IL BIO PAGA ANCORA DI PIU' DEL TECH


Insieme alle trimestrali, le società che compongono lo S&P 500 hanno cominciato anche a pubblicare i dati sulle retribuzioni che pagano ai propri dipendenti. La classifica è ormai abbastanza completa e conferma che i giganti dell’high-tech, ma ancora di più le società magari meno grandi del bio-tech, non stanno a risparmiare per assicurarsi i talenti. La classifica alla fine del primo trimestre vede infatti in testa Incyte, basata a Wilmington nel Delaware, attiva nel biotecnologico: i suoi 1.208 dipendenti ricevono in media $253.000. A seguire un nome scontato, Facebook, che paga un salario medio di $240.000. Al terzo posto segue Vertex Pharmaceuticals, dove si guadagnano in media poco più di $211.000, subito dietro Alphabet, la controllante di Google, dove non si arriva a $200.000, la media è a $197.000. La media delle 379 società che finora hanno pubblicato i dati è poco sotto $70.000. Nel tecnologico si guadagna di più, $85.000 in media. Ma non sempre. Il dipendente di Amazon porta a casa in media $28.446. Sono in mezzo milione e nel loro lavoro di addetti ai magazzini e consegne dei prodotti non c’è molto di high-tech.

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