Argentina
Obbligazioni, opportunità selettive su alcune valute e sul debito emergente
La corona svedese potrebbe riprendere quota mentre dovrebbe crescere la volatilità della sterlina. Opportunità sulle obbligazioni di Indonesia, Brasile e Argentina.
2 Maggio 2018 12:32
Le politiche monetarie delle principali banche centrali restano sostanzialmente accomodanti ma lasciano intravedere un graduale allontanamento da questi livelli ‘anomali’ di tassi. È su questa base che Marilyn Watson, Head of Global Fundamental Fixed Income Strategy di BlackRock, ha espresso i propri convincimenti sui temi del reddito fisso, dopo la riunione della BCE.
“Nelle ultime settimane gli indicatori di attività economica a livello globale hanno continuato a puntare in generale a una crescita più sincronizzata. Continuiamo a vedere, in prospettiva, un allontanamento delle banche centrali dalle posizioni di politica monetaria straordinariamente accomodanti. Nel frattempo, sebbene gli eventi politici abbiano dominato i titoli dei media, compresa la prospettiva di un maggiore protezionismo guidato dagli Stati Uniti, l'impatto sui mercati finanziari è stato molto maggiore in ambito azionario rispetto a quello obbligazionario”, specifica Marilyn Watson.
La manager, osservando come la BCE abbia mantenuto invariata la propria politica monetaria (tra cui il tasso sui depositi a -0,4% e gli acquisti mensili di asset di 30 miliardi di euro fino alla fine di settembre), è persuasa che Draghi completerà il suo programma di QE entro la fine di quest'anno per poi iniziare a innalzare i tassi di interesse nel 2019: ma su quest’ultimo aspetto Marilyn Watson si attende segnali più concreti dalla BCE nei prossimi mesi. Restando ai temi affrontati da Draghi nella conferenza stampa, emerge il riferimento alla forte crescita economica dello scorso anno e ad una ripresa che dovrebbe proseguire quest’anno in quanto gli ultimi indicatori in leggero calo dai picchi di dicembre 2017 – gennaio 2018 sono imputabili a fattori temporanei. Il presidente della BCE, che ha tenuto a precisare che la forza dell’euro non è stata oggetto di discussione della commissione, ha invece rilevato preoccupazioni per le relazioni internazionali e le implicazioni negative dei dazi internazionali, incluso l'impatto sulla fiducia dei consumatori e delle imprese.
APPROFONDIMENTO
Azioni, Stati Uniti e mercati emergenti mostrano una maggiore crescita degli utili
Intanto, in Svezia, il governatore della Riksbank (la banca centrale del Paese) Stefan Ingves ha commentato che un allontanamento dalla politica monetaria accomodante della Svezia richiede prove di una maggiore evidenza dei dati macro, nonostante i forti fondamentali economici. “In ogni caso, abbiamo una piccola posizione lunga (rialzista) sulla corona svedese, mentre nel Regno Unito abbiamo una duration (scadenza media dei titoli obbligazionari che caratterizza la sensibilità alle variazioni dei tassi) ridotta o sottoponderata e abbiamo attivamente negoziato opzioni sulla volatilità della sterlina britannica”, puntualizza Marilyn Watson.
APPROFONDIMENTO
Il flash mercati settimanale con Bruno Rovelli (VIDEO)
Negli Stati Uniti la manager si aspetta che la Fed continui ad alzare i tassi di interesse su un percorso costante e ben segnalato alla comunità finanziaria che dovrebbe favorire le obbligazioni indicizzate all'inflazione. “Infine, deteniamo un'ampia gamma di posizioni diversificate in obbligazioni societarie, attività cartolarizzate e debito dei mercati emergenti. In quest’ultimo ambito, alcune delle nostre posizioni favorite comprendono l'Indonesia, il Brasile e l'Argentina”, conclude Marilyn Watson.
CRESCITA PIÙ SINCRONIZZATA
“Nelle ultime settimane gli indicatori di attività economica a livello globale hanno continuato a puntare in generale a una crescita più sincronizzata. Continuiamo a vedere, in prospettiva, un allontanamento delle banche centrali dalle posizioni di politica monetaria straordinariamente accomodanti. Nel frattempo, sebbene gli eventi politici abbiano dominato i titoli dei media, compresa la prospettiva di un maggiore protezionismo guidato dagli Stati Uniti, l'impatto sui mercati finanziari è stato molto maggiore in ambito azionario rispetto a quello obbligazionario”, specifica Marilyn Watson.
DRAGHI LASCIA INVARIATI I TASSI
La manager, osservando come la BCE abbia mantenuto invariata la propria politica monetaria (tra cui il tasso sui depositi a -0,4% e gli acquisti mensili di asset di 30 miliardi di euro fino alla fine di settembre), è persuasa che Draghi completerà il suo programma di QE entro la fine di quest'anno per poi iniziare a innalzare i tassi di interesse nel 2019: ma su quest’ultimo aspetto Marilyn Watson si attende segnali più concreti dalla BCE nei prossimi mesi. Restando ai temi affrontati da Draghi nella conferenza stampa, emerge il riferimento alla forte crescita economica dello scorso anno e ad una ripresa che dovrebbe proseguire quest’anno in quanto gli ultimi indicatori in leggero calo dai picchi di dicembre 2017 – gennaio 2018 sono imputabili a fattori temporanei. Il presidente della BCE, che ha tenuto a precisare che la forza dell’euro non è stata oggetto di discussione della commissione, ha invece rilevato preoccupazioni per le relazioni internazionali e le implicazioni negative dei dazi internazionali, incluso l'impatto sulla fiducia dei consumatori e delle imprese.
APPROFONDIMENTO
Azioni, Stati Uniti e mercati emergenti mostrano una maggiore crescita degli utili
CORONA SVEDESE VISTA IN RIALZO
Intanto, in Svezia, il governatore della Riksbank (la banca centrale del Paese) Stefan Ingves ha commentato che un allontanamento dalla politica monetaria accomodante della Svezia richiede prove di una maggiore evidenza dei dati macro, nonostante i forti fondamentali economici. “In ogni caso, abbiamo una piccola posizione lunga (rialzista) sulla corona svedese, mentre nel Regno Unito abbiamo una duration (scadenza media dei titoli obbligazionari che caratterizza la sensibilità alle variazioni dei tassi) ridotta o sottoponderata e abbiamo attivamente negoziato opzioni sulla volatilità della sterlina britannica”, puntualizza Marilyn Watson.
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Il flash mercati settimanale con Bruno Rovelli (VIDEO)
PIACCIONO I BOND DI INDONESIA, BRASILE E ARGENTINA
Negli Stati Uniti la manager si aspetta che la Fed continui ad alzare i tassi di interesse su un percorso costante e ben segnalato alla comunità finanziaria che dovrebbe favorire le obbligazioni indicizzate all'inflazione. “Infine, deteniamo un'ampia gamma di posizioni diversificate in obbligazioni societarie, attività cartolarizzate e debito dei mercati emergenti. In quest’ultimo ambito, alcune delle nostre posizioni favorite comprendono l'Indonesia, il Brasile e l'Argentina”, conclude Marilyn Watson.