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Obbligazioni, disco verde per le emissioni con rating BB e quelle di Brasile e Russia

Entro 18 mesi dovrebbe essere rivisto al rialzo il rating di un bond USA di grado BB su quattro: l’analisi di Ken Leech, CIO di Western Asset.

9 Maggio 2018 09:56

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“Il 25% circa delle obbligazioni high yield USA valutate attualmente con rating BB potrebbero migliorare il proprio merito di credito entro i prossimi 18 mesi, grazie al momento economico favorevole degli Stati Uniti”. È questa la previsione fatta da Ken Leech, CIO di Western Asset, affiliata del gruppo Legg Mason, gestore del fondo [tooltip-fondi codice_isin="IE00BHBFD143"]Legg Mason Western Asset Macro Opportunities Bond[/tooltip-fondi], a cui fa capo un patrimonio in gestione di 9,6 miliardi di dollari.

TRE FATTORI DI SUPPORTO


Le convinzioni del manager poggiano su tre fattori concomitanti: prospettive positive per la crescita USA, rimozione dello stimolo monetario e graduale aumento dei tassi di interesse. Ne consegue che Ken Leech ritiene possibile, tramite un’attenta selezione degli emittenti e dei singoli titoli, catturare ancora valore in questo specifico segmento high yield USA.

POSIZIONATI SULLE RISING STARS


“Considerate le valutazioni attuali, stiamo mantenendo un’esposizione, seppure molto modesta, al debito high yield, concentrandoci sulle emissioni ‘rising stars’ (titoli di società che dovrebbero vedere incrementato il rating nei prossimi mesi, ndr) che hanno il potenziale per passare ad investment grade” dichiara Ken Leech. A livello di settori, Western Asset è focalizzata soprattutto su quello energetico e quello dei titoli finanziari.

IL DEBITO EMERGENTE RESTA INTERESSANTE


Allargando l’orizzonte al di fuori del perimetro high yield, nel quale Western Asset è investito per circa il 9%, emergono interessanti opportunità anche nel debito del mercato emergente. Il fondo Legg Mason Western Asset Macro Opportunities Bond, nonostante il contesto di graduale rialzo dei tassi americani che impatta negativamente sul debito emergente, detiene in portafoglio circa il 40% in titoli dei mercati emergenti, in particolare di emittenti del Brasile e della Russia.

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POSSIBILE COMPRESSIONE DEGLI SPREAD


“Manteniamo un atteggiamento costruttivo sul debito emergente, convinti che ci sia ancora spazio per ulteriore compressioni degli spread (extra rendimenti rispetto ai titoli di stato, ndr) nei confronti dei mercati sviluppati” specifica Ken Leech che poi aggiunge: “Siamo dunque posizionati per beneficiare dei potenziali premi per il rischio in alcuni bond emergenti selezionati, mantenendo l’esposizione su quei paesi che mostrano fondamentali positivi e valutazioni convenienti”.

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