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Mutui e prestiti, ecco le domande che tormentano gli americani
Le ricerche principali degli americani in campo finanziario sono frutto della ingente situazione debitoria degli studenti e delle famiglie e della scarsa cultura finanziaria.
10 Maggio 2018 09:00
Cos’è un prestito studentesco, come funziona un mutuo e cosa si intende per prestito auto. È questo il podio delle principali ricerche che gli americani hanno effettuato interrogando ‘Google’ negli ultimi 12 mesi. A rivelarlo un articolo di Marketwatch che ha riportato la graduatoria delle richieste da parte degli americani in ambito finanziario tramite il più famoso motore di ricerca al mondo che vede al primo posto con una media mensile di 2,4 milioni di richieste "Come funzionano i prestiti agli studenti?". Segue, con 2,3 milioni di ricerche medie mensili, ‘Cos’è un mutuo’ mentre in terza posizione (con 568 mila richieste) si è piazzato ‘Cos’è un prestito auto?’.
Altre ricerche gettonate sono quelle relative ai prestiti personali per le famiglie (401 mila richieste) e i piani previdenziali (301 mila ricerche). I risultati non dovrebbero stupire più di tanto dal momento che gli americani sono attualmente alle prese con 1.400 miliardi di dollari in debito derivante dai prestiti agli studenti. Secondo un recente rapporto pubblicato dal Levy Economics Institute of Bard College se si azzerasse tutto il debito in essere che grava sui 44 milioni di americani si potrebbe aumentare il prodotto interno lordo tra gli 86 e i 108 miliardi di dollari all'anno, in media, per i 10 anni successivi alla cancellazione del debito.
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Ma la vera sorpresa è scoprire che le domande su Google rafforzano una triste verità: gli americani non sono molto istruiti quando si tratta di questioni finanziarie. Una situazione figlia del fatto che pochi stati richiedono corsi di alfabetizzazione finanziaria nelle scuole pubbliche. Un'indagine condotta dal fornitore di mutui Fannie Mae nel 2015 su oltre 3.000 adulti ha evidenziato che circa la metà dei consumatori non è stata in grado di fornire una risposta, alla richiesta di identificare i criteri chiave di qualificazione dei mutui quali acconto, punteggio di credito e rapporto debito/reddito: una mancanza di comprensione che si è rivelata più pronunciata tra coloro che hanno meno istruzione e meno reddito, oltre che tra gli affittuari.
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Più in generale si può affermare che anche negli Stati Uniti emergano le medesime problematiche diffuse in Europa ( e in Italia) e questo nonostante il miglioramento del mercato del lavoro e l'economia in crescita. Infatti molti lavoratori americani continuano a convivere con retribuzioni stagnanti e faticano a tenere il passo con le loro spese mensili. Una situazione che non dovrebbe migliorare nemmeno quest’anno. Secondo i dati della società di servizi professionali globali Aon, basati su un sondaggio di oltre 1.000 società, i salari per i dipendenti degli Stati Uniti dovrebbero crescere soltanto del 3% nel 2018, in leggero aumento rispetto al 2,9% nel 2017.
1.400 MILIARDI DI DOLLARI DI DEBITI STUDENTESCHI
Altre ricerche gettonate sono quelle relative ai prestiti personali per le famiglie (401 mila richieste) e i piani previdenziali (301 mila ricerche). I risultati non dovrebbero stupire più di tanto dal momento che gli americani sono attualmente alle prese con 1.400 miliardi di dollari in debito derivante dai prestiti agli studenti. Secondo un recente rapporto pubblicato dal Levy Economics Institute of Bard College se si azzerasse tutto il debito in essere che grava sui 44 milioni di americani si potrebbe aumentare il prodotto interno lordo tra gli 86 e i 108 miliardi di dollari all'anno, in media, per i 10 anni successivi alla cancellazione del debito.
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SCARSA CULTURA FINANZIARIA
Ma la vera sorpresa è scoprire che le domande su Google rafforzano una triste verità: gli americani non sono molto istruiti quando si tratta di questioni finanziarie. Una situazione figlia del fatto che pochi stati richiedono corsi di alfabetizzazione finanziaria nelle scuole pubbliche. Un'indagine condotta dal fornitore di mutui Fannie Mae nel 2015 su oltre 3.000 adulti ha evidenziato che circa la metà dei consumatori non è stata in grado di fornire una risposta, alla richiesta di identificare i criteri chiave di qualificazione dei mutui quali acconto, punteggio di credito e rapporto debito/reddito: una mancanza di comprensione che si è rivelata più pronunciata tra coloro che hanno meno istruzione e meno reddito, oltre che tra gli affittuari.
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RETRIBUZIONI USA AL PALO ANCHE NEL 2018
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