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Azioni, l’Europa può fare meglio di Wall Street grazie... alla tecnologia

I titoli dei big della tecnologia, che hanno un peso importante sugli indici, tenderanno a frenare la corsa dell’azionario USA favorendo le azioni dell’Europa.

17 Maggio 2018 09:40

financialounge -  azioni Ethenea Europa Harald Berres mercati azionari microsoft settore tecnologico USA
“La sovraperformance dell’azionario USA sulle azioni dell’Europa, guidata da alcuni big della tecnologia, non può durare per sempre” dichiara Harald Berres, portfolio manager di Ethenea. Un convincimento, il suo, che si basa su alcune specifiche constatazioni.
Il punto di partenza del manager è la motivazione che sta alla base dell’extra rendimento, rispetto alle azioni Europa, dell’azionario statunitense negli ultimi anni.

IL PESO SCHIACCIANTE DELLA TECNOLOGIA


Le ragioni vanno infatti ricercate nelle performance straordinarie dei grandi nomi della tecnologia il cui peso specifico sugli indici azionari americani è cresciuto fino a diventarne quasi determinante. Ma adesso, fa notare il manager, molti dei giganti tecnologici americani hanno raggiunto una posizione dominante sul mercato che stride in modo piuttosto significativo con le regole sulla concorrenza. Le autorità di regolamentazione hanno infatti aumentato la loro attenzione come il recente scandalo sui dati di Facebook dimostra.

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COSA ACCADDE NEGLI ANNI NOVANTA


“È già accaduto negli anni Novanta, quando aziende come Microsoft, Intel e Cisco erano protagoniste nel loro settore di attività, detenendo quote di mercato fino all'80%. Gli anni che seguirono divennero sempre più difficili per queste grandi compagnie, a causa di problemi di regolamentazione che le portarono a perdere quote di mercato e fecero scendere i prezzi delle loro azioni” ricorda Harald Berres. Il manager ammette che esistano differenze rispetto ad allora, ma solo in termini di valutazione.

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DIFFERENZE IN TERMINI DI VALUTAZIONE


È vero che le valutazioni attuali di Facebook, Amazon e Alphabet - Google sono inferiori a quelle ‘monstre’ di allora che vantavano colossi del calibro di Microsoft, Cisco e Intel ma, in termini di quote di mercato, la situazione ricorda molto quella a cavallo tra la fine degli anni novanta e il 2000. Al contrario, mentre negli ultimi dieci anni lo sviluppo economico negli Stati Uniti è stato più avanzato di quello in Europa, dal 2017 i tassi di crescita si sono allineati e il Vecchio Continente è tornato su un trend di crescita pari a quello americano. Un contesto nel quale, l’azionario Europa sembra quindi avere le carte in regola per registrare performance migliori rispetto a Wall Street.

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