Brexit

Crisi Italia, lezione Brexit e fondamentali: cosa dicono gli investitori stranieri

Ethenea suggerisce di osservare cosa è successo agli inglesi dopo il voto per la Brexit mentre Vontobel AM predica pazienza e consiglia di guardare ai fondamentali dell’Italia.

31 Maggio 2018 09:46

financialounge -  Brexit Ethenea Guido Barthels italia Vontobel
In questi giorni lo scenario politico istituzionale si è di colpo avvitato spingendo lo spread (il differenziale di rendimento dei titoli di stato italiani rispetto a quello dei titoli tedeschi) su livelli che non si vedevano da alcuni anni. E, quando si parla di spread, si parla di mercati e i mercati sono il terreno sul quale si muovono anche i gestori professionali, chiamati a difendere i portafogli dei tanti piccoli investitori che affidano loro i risparmi. Abbiamo contattato due asset manager che, in attesa di sapere se si riuscirà a trovare una soluzione per scongiurare il ritorno al voto, ci aiutano a vedere la complicata situazione del caos Italia di questi giorni sotto una luce diversa.

CRISI, COSA DICONO GLI ESPERTI DI VONTOBEL AM


Gli esperti di Vontobel Asset Management, per esempio, ritengono che la forte svendita dei titoli di stato italiani di questi ultimi giorni non sia giustificata per il semplice motivo che, se è vero che il paese sta attraversando un crisi istituzionale seria, la situazione non è così terribile come viene descritta. Da un lato la situazione attuale potrebbe anche stimolare ulteriormente l'integrazione europea mentre, sul versante più strettamente politico italiano, potrebbe portare ad una maggioranza di governo alle prossime elezioni, che si dovrebbero tenere in settembre.

PAZIENZA E ALLA LARGA DALLE REAZIONI EMOTIVE


“La situazione quindi richiede pazienza, mettendo da parte le considerazioni emotive per qualche tempo” puntualizzano i professionisti di Vontobel AM secondo i quali il centrodestra (cioè la coalizione composta da Lega, Forza Italia, e Fratelli di Italia) dovrebbe essere il beneficiario della decisione del presidente della Repubblica Mattarella di non confermare la proposta del governo di Giuseppe Conte.

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VERTICE UE DI GIUGNO


Un altro evento chiave segnalato dagli esperti di Vontobel AM, nell'analisi della crisi italiana, è il prossimo vertice dei capi di stato dell'UE alla fine di giugno. Sarà l’occasione in cui la Commissione europea dovrebbe proporre la creazione dei bond europei o delle obbligazioni di protezione europea che le banche dovrebbero detenere per il loro fabbisogno di liquidità. Ciò faciliterebbe l’ulteriore integrazione dei sistemi bancari dell'UE, un'iniziativa di integrazione sostenuta e richiesta dal presidente francese Macron. “Infine, ribadiamo i progressi compiuti dall'economia e dal sistema bancario italiano negli ultimi due anni” concludono i professionisti di Vontobel AM.

COSA SUGGERISCE BARTHELS (ETHENEA)


Guido Barthels, portfolio manager di Ethenea, dal canto suo, suggerisce agli italiani di verificare i costi della Brexit per imparare una preziosa lezione. “Dopo il voto a favore della Brexit (ovvero a favore dell’uscita della Gran Bretagna dalla Ue) si può constatare che i titoli obbligazionari inglesi offrono rendimenti insufficienti a compensare l'inflazione e i vantaggi della Brexit raccontati dagli euroscettici si rivelano del tutto illusori. Queste difficoltà convinceranno i più intransigenti ad allentare la presa su una hard Brexit” spiega Guido Barthels.

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DAL VOTO ALLA BREXIT CRESCITA RALLENTATA


L’analisi dell’esperto sulla crisi dell'Italia parte dal referendum di due anni fa: da quel momento il tasso di crescita dell'economia britannica è stato inferiore a quello di Germania e Francia. Inoltre la Bank of England ha dovuto fare i conti con una sorta di stagflazione (inflazione alta e crescita debole al limite della recessione), perché la debolezza della sterlina, in seguito all'esito del referendum, ha reso più cari i beni e i servizi ai cittadini britannici.

BORSA DI LONDRA IN RITARDO


Anche la Borsa di Londra ha dato meno soddisfazioni di quello che si potrebbe pensare. È vero che dal referendum sulla Brexit l'indice azionario britannico FTSE ha registrato un rialzo del +18%, tuttavia sia l’indice tedesco DAX della Borsa di Francoforte che quello francese Cac del listino di Parigi vantano una performance di circa quattro punti percentuali in più.

ESPOSIZIONE RIDOTTA IN ASSET INGLESI


“In questo contesto, desiderosi di sottrarci all’incertezza, abbiamo deciso di mantenere nel portafoglio solo posizioni ridotte in titoli denominati in sterline” puntualizza Guido Barthels.
L’esperto, a questo punto, si dice persuaso che prima o poi le difficoltà della situazione convinceranno anche gli euroscettici più intransigenti, a indirizzarsi verso l'approvazione di una normativa Brexit relativamente soft. “Come per esempio un'unione doganale il più possibile ampia e regole generose di libera circolazione per i cittadini Ue. In tal caso, bisognerà chiedersi perché allora proseguire sulla strada dell'uscita dalla Ue” conclude Guido Barthels.

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