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Mercati emergenti, il valore aggiunto a medio-lungo termine dell’analisi ESG

Le strategie SRI sui mercati emergenti si basano sulla generazione di alfa tramite un mix di analisi ESG e un'analisi finanziaria interna con un orizzonte di medio-lungo termine.

8 Giugno 2018 10:27

financialounge -  Candriam ESG mercati emergenti SRI Wim Van Hyfte
Non ci sono soltanto le solide aspettative di rendimento che giocano a favore dell’asset class obbligazionaria dei mercati emergenti. Stanno acquisendo sempre maggior rilevanza anche gli approcci ambientali, sociali e di governance (ESG). Da un lato i rendimenti attesi per il 2018 sono compresi tra il 5% e il 5,5% con una volatilità tra il 4% e il 6% per i bond in valuta forte e tra il 9% e il 10% per quelle in valuta locale. Il tutto con il potenziale apprezzamento delle valute locali di un ulteriore 2-3 per cento alla luce della recente svalutazione rispetto al dollaro americano. Dall’altro, quello della sostenibilità, emergono importanti sfide che, però, offrono grandi opportunità d'investimento nel lungo periodo.


INTEGRAZIONE DEI CRITERI ESG


“L'integrazione dei criteri ESG consente di investire in una delle asset class più interessanti in modo remunerativo e sostenibile" specifica Wim Van Hyfte, Global Head of Responsible Investments and Research di Candriam Investors Group convinto tuttavia che
le metodologie e le strategie SRI tradizionali adottate e applicate nei paesi sviluppati non siano adeguate per una valutazione dei mercati emergenti.

APPROFONDIMENTO - RADIO
Cambiamenti ambientali e sociali, intervista radiofonica a Matthieu David (Candriam)


ANALISI PER SINGOLI PAESI


“Cerchiamo di raggiungere questi obiettivi attraverso l'analisi ESG dei singoli paesi” puntualizza Wim Van Hyfte ricordando come, questo approccio abbia permesso di verificare un miglioramento negli ultimi anni per molte economie emergenti. “Oggi godono di un punteggio relativamente positivo in termini di sostenibilità all'interno della nostra analisi paesi quali Slovenia, Repubblica Ceca e Polonia. Al di fuori dell’Est Europa, hanno registrato miglioramenti, sebbene con un ritmo minore, anche l’Indonesia, il Cile, la Costa d'Avorio, il Messico e l’India”. Non solo. L’analisi per singolo paese consente anche di valutare in quali ambiti si registrano miglioramenti e in quali stabilità o peggioramenti. India e Polonia, per esempio, hanno riportato un rallentamento rispetto all'anno scorso nell’ambito del capitale umano e della gestione delle risorse.


CINA E INDIA ORIENTATE VERSO UNA CRESCITA PIÙ ECOLOGICA


Al contrario Cina e India hanno mostrato un maggiore orientamento verso una crescita più ecologica grazie anche all’attuazione di ambiziosi programmi sul fronte delle energie rinnovabili. Il rating della Turchia, invece, è stato penalizzato dall’impronta sempre più autocratica del governo di Erdogan. Sempre l'autocrazia è il motivo che ha spinto al ribasso molti paesi asiatici, che tuttavia esprimono valutazioni positive in termini di capitale umano e di economia.

APPROFONDIMENTO
Parità di genere, governance, diritti dei lavoratori ed etica d’affari per investire in modo responsabile


ALLA RICERCA DELLE ECONOMIE SOSTENIBILI


“Il filtro degli investimenti socialmente responsabili ci consente quindi di investire in paesi che eccellono nella gestione del capitale umano, delle risorse, dell'ambiente e del capitale sociale, e nelle politiche monetarie e fiscali” sottolinea Wim Van Hyfte.
In virtù di questo approccio è possibile potenziare la convinzione che le economie sostenibili sono in grado di garantire prospettive migliori per uno sviluppo stabile: un aspetto capace di attrarre tutti gli investitori che hanno sperimentato con successo l’applicazione dei criteri ESG agli investimenti effettuati nei paesi industrializzati e che sarebbero orientati ad investire anche nei mercati emergenti.


LA PERFORMANCE RESTA FONDAMENTALE


“Naturalmente, oltre a valutazioni ESG importanti, la performance è fondamentale per gli investitori. Le strategie SRI sui mercati emergenti si basano sulla generazione di alfa attraverso una preselezione ESG e un'analisi finanziaria interna, e questo può favorire gli investitori nel medio-lungo termine” conclude Wim Van Hyfte.

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