Alexander Friedman

GAM: “Sette investitori italiani su dieci preferiscono la gestione attiva”

I risultati di un sondaggio commissionato dal gruppo evidenziano la netta preferenza degli investitori professionali per la gestione attiva, soprattutto nei periodi di volatilità.

12 Giugno 2018 15:37

financialounge -  Alexander Friedman GAM gestione attiva Riccardo Cervellin volatilità
La gestione attiva piace al 73% degli investitori professionali italiani, che preferiscono strategie attive pure o a predominanza attiva rispetto a quelle passive. È il risultato – piuttosto netto – di un sondaggio condotto per conto di GAM Investments da FINER, il think tank fondato da Nicola Ronchetti che coniuga ricerche di mercato con l’attenzione al capitale umano.

35 ANNI DI GESTIONE ATTIVA


Le evidenze del sondaggio sono state presentate da Alexander S. Friedman, CEO del Gruppo GAM, e Riccardo Cervellin, country head per l’Italia, in occasione della ricorrenza per i 35 anni di esperienza nella gestione di strategie di investimento attive del gruppo. Scopo della ricerca era sondare il sentimenti degli investitori professionali italiani sul confronto tra strategie attive e passive, un tema sempre attuale ma più che mai sentito in questo periodo di ricomparsa della volatilità sui mercati finanziari.

PREFERENZA OLTRE IL 70%


Oltre al già citato 73% che ha espresso una preferenza per le strategie attive pure o a predominanza attiva, dal sondaggio sono emersi altri dati interessanti. In particolare, la capacità di gestione del rischio e di protezione del portafoglio dei prodotti a gestione attiva sono considerate tra gli elementi di maggior valore per il 59% degli intervistati. Con questi presupposti, la maggioranza vuole continuare ad investire su prodotti attivi per la propria asset allocation (55%), mentre il 18% degli intervistati dichiara di essere intenzionata ad investire di più in prodotti attivi negli anni a venire.

APPROFONDIMENTO - VIDEO
Strategie “New Actives” per proteggere i portafogli

LA RISPOSTA ALLA VOLATILITÀ


Tornando al tema del ritorno della volatilità, il 57% del campione indica le strategie attive come la giusta scelta di investimento particolarmente durante i periodi di volatilità del mercato, mentre il 29% afferma di preferire le strategie attive non direzionali indipendentemente dal contesto di mercato. Al verificarsi poi di uno scenario di crisi, il 69% investirebbe esclusivamente in strategie attive o a predominanza attiva.

LE STRATEGIE NEW ACTIVES


Musica per le orecchie di Alexander Friedman, CEO del gruppo GAM, che ha ricordato come la gestione attiva sia nel DNA di GAM e si è soffermato sull’approccio “New Actives” della società, strategie che offrono canali alternativi di rendimento, come ad esempio i titoli insurance-linked o gli MBS (mortgage-backed securities), di strategie azionarie attive “che battono frequentemente i benchmark e di strategie quantitative sofisticate e diversificate”. “In particolare – ha spiegato Friedman - le strategie sistematiche offrono eccellenti opportunità per gli investitori attivi: le decisioni di investimento vengono prese sistematicamente sulla base di un complesso di regole, o algoritmi, che vengono programmati dai nostri scienziati. Ci aiutano a cogliere e interpretare i segnali di investimento molto più rapidamente, garantendoci un vantaggio significativo. L’investimento sistematico ricopre un ruolo importante nell’evoluzione delle strategie “New Actives”, e sta attirando sempre più interesse, anche da parte degli investitori italiani”.

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Gestione attiva e gestione passiva: lo speciale

SUPERARE LA TRADIZIONE


“I tempi stanno cambiando per gli investitori a livello globale – ha detto Riccardo Cervellin, country head per l’Italia di GAM - I mercati ora sono significativamente più volatili, e gli esperti di GAM vedono un potenziale ridotto per i tradizionali portafogli azionari e obbligazionari. È quindi un segnale molto incoraggiante che gli investitori italiani mostrino una chiara preferenza per le strategie attive. GAM è attenta alle esigenze sia di chi desidera migliorare le performance del portafoglio che a quelle di coloro che nella gestione attiva cercano protezione attraverso diversificazione e bassa correlazione. La nostra gamma prodotti ben si presta anche a soddisfare esigenze di investimento non coperte dalle asset class più tradizionali. Ne abbiamo continua testimonianza dagli incontri con i nostri investitori e distributori”.

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