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Mondiale, c’è già un vincitore: le multinazionali della birra

L’aumento dei consumi di birra durante il Mondiale di Russia spingerà il fatturato dei grandi produttori. E chi ha investito può cominciare a sorridere, a prescindere dai risultati della propria nazionale.

25 Giugno 2018 00:01

financialounge -  birra gambling Russia 2018
Indovinare chi alzerà la coppa del mondo nella finale di Mosca non è semplice. Sarà l’Argentina di Messi, il Brasile di Neymar o la Francia del “petit diable” Griezmann? Purtroppo per noi, di sicuro il 15 luglio l’onore non spetterà agli Azzurri. Ma c’è un altro pronostico abbastanza semplice da azzeccare, e riguarda i settori – e le società – che il loro mondiale lo stanno già vincendo grazie a un boom dei fatturati. Naturalmente, chi ha avuto la lungimiranza di investire in queste aziende, tra qualche mese potrà festeggiare a prescindere dal risultato della squadra del cuore: gli basterà guardare il conto in banca.

BIRRA MONDIALE


Ma quali sono i settori tradizionalmente favoriti dai mondiali di calcio? Sul gradino più alto del podio, secondo analisti e banche d’investimento, c’è quello della produzione e commercializzazione della birra. Chi vorrà festeggiare una vittoria memorabile o consolarsi dopo una sconfitta all’ultimo minuto lo farà, molto probabilmente, nella stessa maniera: con una birra in mano. Osservando i dati delle precedenti edizioni, Morgan Stanley ha rilevato che nel paese ospitante – durante l’evento – il consumo di birra aumenta del 2-3%. Numeri che faranno la gioia di Carlsberg -leader nel mercato russo della birra - ma anche di Budweiser – sponsor globale di Russia 2018 – e di ABInBev, la multinazionale proprietaria del marchio Bud. Previsioni ampiamente rispettate, visto che dopo la prima settimana di partite i locali di Mosca erano già a corto di birra. Anche se, come dimostra la trovata dei tifosi colombiani, c'è chi non si accontenta solo della birra.

BRASILE-MESSICO, FINALE DA SOGNO (PER BUD)


Tifosi e organizzatori sognano una finale tra squadre di grande tradizione: Germania-Brasile, Spagna-Argentina, Francia-Inghilterra o qualcosa del genere. Ma negli uffici di ABInBev la finale perfetta sarebbe Brasile-Messico. Un match che magari non promette scintille, ma assicura fiumi di birra visto che si tratta dei paesi che ne consumano di più tra quelli in cui “comanda” la multinazionale che produce, oltre Bud, anche Corona e Stella Artois. Tuttavia ai produttori di birra non dispiacerebbe anche una Germania in finale. I tedeschi, infatti, occupano il quarto posto nella top ten mondiale del consumo pro-capite di birra così composta: Repubblica Ceca (143 litri nel 2016), Namibia (108), Austria (106), Germani (104), Polonia (100), Romania (94), Irlanda (98), Seychelles (90), Estonia (89), Lituania (88). Senza dimenticare i dati in crescita in Cina, primo paese al mondo per consumo totale di birra davanti agli USA.

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PUB E SCOMMESSE SPORTIVE


Quindi la coppa del mondo dell’investimento, con ogni probabilità, finirà alle multinazionali della birra, per la gioia di chi ne ha acquistato le azioni. Ma ci sono altri settori che beneficiano dell’effetto Mondiale. Sempre Morgan Stanley, per esempio, ha evidenziato come la catena di pub Greene King abbia registrato un incremento delle vendite del 3,5% durante il campionato europeo 2016. Senza contare, poi, l’aumento delle scommesse e quindi la crescita del valore delle grandi società internazionali attive nel settore del gambling, come GVC o Paddy Power Betfair. In questo caso la differenza la fanno i risultati della nazionale per cui si tifa: più la squadra va avanti e più aumentano le scommesse fatte con il cuore, per la gioia degli operatori del settore.

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DERBY NIKE-ADIDAS


Un ultimo settore che tende a far bene durante i mondiali di calcio è quello dell’abbigliamento sportivo. Per giganti come Nike e Adidas Russia 2018 è un terreno di scontro per confermare la posizione dominante – attualmente detenuta da Nike – o provare l’assalto, magari potendo contare sulla vittoria di una nazionale con il logo delle “tre strisce”. Quindi, ricapitolando, il sogno delle multinazionali è avere un tifoso brasiliano vestito Nike o Adidas che guarda la finale Brasile-Messico, in un pub di proprietà di una catena internazionale, dopo aver scommesso sulla partita. A parte il Messico in finale, forse un sogno non irrealizzabile.

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