Comcast

M&A, cosa insegna (agli investitori) la guerra per Fox

Nel braccio di ferro infinito tra Disney e Comcast per aggiudicarsi la Fox vincono i piccoli azionisti del gruppo di Murdoch e il mercato che può contare sul supporto delle fusioni e acquisizioni.

28 Giugno 2018 09:45

financialounge -  Comcast Disney FOX fusioni e acquisizioni
Il gruppo Fox guidato da Rupert Murdoch, che include tra gli altri 21st Century Fox e la britannica Sky, è finito al centro dell’attenzione dei due colossi della comunicazione Disney e Comcast. Lo scorso mese di dicembre aveva visto il raggiungimento di un pre-accordo siglato da Disney per rilevare gli asset della Fox per un controvalore di 52,4 miliardi di dollari, ovvero 28 dollari per azione. Poi però Comcast ha lanciato nella seconda settimana di giugno un’offerta in contanti per 65 miliardi di dollari, ovvero 35 dollari per titolo.

IL RILANCIO DI DISNEY A 38 DOLLARI


Ma il 20 giugno Disney ha rilanciato ancora, portando a 38 dollari per azione l’offerta per un totale di 71,3 miliardi in contanti. Secondo gli analisti di Thomson Reuters l’ultima offerta si colloca al primo posto in assoluto nella graduatoria delle operazioni di M&A (fusioni e acquisizioni) di tutti i tempi del settore media e al primo posto nei deal di sempre in contanti, sorpassando di gran lunga persino l’acquisizione di Monsanto da parte di Bayer per 63,87 miliardi di dollari in contanti completata lo scorso 23 maggio.

Fusioni e acquisizioni nel 2018, Italia e Francia registrano un calo


Fusioni e acquisizioni nel 2018, Italia e Francia registrano un calo





CONTRASTARE L’AVANZATA DI NETFLIX E AMAZON


Tornando all’operazione, gli analisti sono persuasi che Disney sembri avere maggiori necessità di Comcast a contrarre il matrimonio con Fox in quanto ha l’obiettivo primario di rafforzarsi nello streaming per contrastare l'avanzata di Netflix e Amazon. Ma, al di là di chi si aggiudicherà Fox, ci sono due considerazioni che si possono fare già oggi.

ANCHE I PICCOLI RISPARMIATORI CI GUADAGNANO


In primis, a vincere è il mercato e, a cascata, gli azionisti, non soltanto quelli che vantano le partecipazioni più rilevanti ma anche i piccoli risparmiatori. Alcuni di questi ultimi sono stati bravi (o fortunati) a investire in Fox a tempo debito, ma molti altri lo hanno fatto affidandosi agli ETF e ai fondi a gestione attiva, un modo semplice e alla portata di tutti per attingere alle tante opportunità del mercato azionario che ancora ci sono.

Strategie alternative, il 2018 può essere l'anno della consacrazione


Strategie alternative, il 2018 può essere l'anno della consacrazione





IL SUPPORTO DELLE M&A ALLA BORSA


In secondo luogo, le M&A proseguono a pieno ritmo e continueranno almeno finchè il quadro macro economico negli USA non peggiorerà e i tassi non saliranno in modo brusco oltre le aspettative di mercato. Questo significa che le quotazioni di Borsa potranno ancora contare sul supporto di valutazioni che in molti casi sono salite oltre ogni ragionevole considerazione rispetto ai fondamentali. Basti pensare che nello scorso mese di dicembre (soltanto 6 mesi fa) la Disney valutava il gruppo Fox 28 dollari per azione, cioè pari ad un rapporto prezzo/utili (p/e) di 22 (ben al di sopra del già caro p/e di 20 dell’intero indice S&P500): oggi, con il rilancio da parte di Comcast e quello successivo di Disney, si è arrivati a 38 dollari (il 35,7% in più), cioè ad un p/e di trenta, senza che siano emerse novità di rilievo nei margini e nei profitti della Fox.

Trending