engagement
Engagement, una delle forme più avanzate di investimento responsabile
Etica Sgr è pioniera in Italia per l’engagement che, infatti, costituisce uno degli elementi essenziali nel processo di investimento della società. Il punto di Aldo Bonati.
12 Luglio 2018 13:13
Dialogo con le imprese con l’obiettivo di influenzare in modo positivo e sollecitare buone pratiche e comportamenti sostenibili e responsabili nel medio-lungo periodo. È questa la definizione di engagement, un approccio sempre più strettamente connesso agli investimenti ESG (ambientali, sociali e di governance), al punto di rappresentare una delle forme più avanzate di investimento sostenibile. Non a caso Etica Sgr, pioniera in Italia per l’engagement, ha predisposto una figura professionale preposta ad hoc per tutte le attività di engagement della società, e per coordinare le collaborazioni con altri enti e società sul tema engagement.
Si tratta di Aldo Bonati, Corporate Engagement and Networks Manager di Etica Sgr che spiega gli elementi distintivi dell’approccio di engagement di Etica Sgr: “Innanzitutto costituisce uno degli elementi essenziali nel processo di investimento della nostra società di gestione. Etica Sgr dapprima effettua un’approfondita analisi ESG per disegnare l’universo delle società investibili e, successivamente, tramite l’engagement, attua un presidio attivo per garantire la presenza e la qualità del controllo dei rischi”.
Per quanto riguarda poi l’attività di engagement, essa si articola sia nell’intervenire e votare alle assemblee e sia nel dialogo con le aziende non solo relativamente ai temi di governance ma anche su problematiche ambientali e sociali. L’obiettivo è quello di cercare di avere un impatto migliore delle aziende nelle quali investono i fondi.
“Ogni anno Etica Sgr redige un piano dettagliato sulle attività che si propone di svolgere. Tale piano viene sottoposto dapprima al Comitato Etico, un organo indipendente e autonomo, e successivamente al CdA per l’approvazione finale. Nel piano vengono definite sia le attività di voto e sia quelle di dialogo” specifica Aldo Bonati.
Per il 2018 gli ambiti prioritari di dialogo riguardano la biodiversità, il cambiamento climatico, i diritti umani, la fiscalità, la gestione delle risorse idriche. “Etica Sgr privilegia la vicinanza (cioè le aziende italiane) in modo da ottimizzare la partecipazione e gli incontri con il management, la continuità del dialogo e l’atteggiamento collaborativo da parte delle compagnie ma non disdegna affatto le iniziative di engagement condiviso come nel caso di SFC – Shareholders for Change (“Azionisti per il Cambiamento”)” tiene a far sapere Aldo Bonati.
Quest’ultima, che è una rete di investitori istituzionali europei che, in qualità di azionisti, svolgono attività di engagement, ha da poco presentato il suo primo “Engagement Report” a Vienna, presso la sede di “fair-finance Vorsorgekasse”, uno dei sette membri fondatori.
In totale sono stati sviluppati 15 progetti di engagement tuttora in corso. «Con un patrimonio gestito che supera i 22 miliardi di euro, abbiamo espresso i nostri voti, formulato domande nel corso delle Assemblee delle varie società, inviato lettere ai membri dei CdA e fissato incontri presso le diverse aziende», ha dichiarato Andrea Baranes, presidente di Fondazione Finanza Etica, ente coordinatore di SfC.
INCARICO AD ALDO BONATI
Si tratta di Aldo Bonati, Corporate Engagement and Networks Manager di Etica Sgr che spiega gli elementi distintivi dell’approccio di engagement di Etica Sgr: “Innanzitutto costituisce uno degli elementi essenziali nel processo di investimento della nostra società di gestione. Etica Sgr dapprima effettua un’approfondita analisi ESG per disegnare l’universo delle società investibili e, successivamente, tramite l’engagement, attua un presidio attivo per garantire la presenza e la qualità del controllo dei rischi”.
COS'È L'ENGAGEMENT
Per quanto riguarda poi l’attività di engagement, essa si articola sia nell’intervenire e votare alle assemblee e sia nel dialogo con le aziende non solo relativamente ai temi di governance ma anche su problematiche ambientali e sociali. L’obiettivo è quello di cercare di avere un impatto migliore delle aziende nelle quali investono i fondi.
“Ogni anno Etica Sgr redige un piano dettagliato sulle attività che si propone di svolgere. Tale piano viene sottoposto dapprima al Comitato Etico, un organo indipendente e autonomo, e successivamente al CdA per l’approvazione finale. Nel piano vengono definite sia le attività di voto e sia quelle di dialogo” specifica Aldo Bonati.
Green economy, allineare il sistema finanziario allo sviluppo sostenibile
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AMBITI PRIORITARI
Per il 2018 gli ambiti prioritari di dialogo riguardano la biodiversità, il cambiamento climatico, i diritti umani, la fiscalità, la gestione delle risorse idriche. “Etica Sgr privilegia la vicinanza (cioè le aziende italiane) in modo da ottimizzare la partecipazione e gli incontri con il management, la continuità del dialogo e l’atteggiamento collaborativo da parte delle compagnie ma non disdegna affatto le iniziative di engagement condiviso come nel caso di SFC – Shareholders for Change (“Azionisti per il Cambiamento”)” tiene a far sapere Aldo Bonati.
INVESTITORI ISTITUZIONALI
Quest’ultima, che è una rete di investitori istituzionali europei che, in qualità di azionisti, svolgono attività di engagement, ha da poco presentato il suo primo “Engagement Report” a Vienna, presso la sede di “fair-finance Vorsorgekasse”, uno dei sette membri fondatori.
In totale sono stati sviluppati 15 progetti di engagement tuttora in corso. «Con un patrimonio gestito che supera i 22 miliardi di euro, abbiamo espresso i nostri voti, formulato domande nel corso delle Assemblee delle varie società, inviato lettere ai membri dei CdA e fissato incontri presso le diverse aziende», ha dichiarato Andrea Baranes, presidente di Fondazione Finanza Etica, ente coordinatore di SfC.