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M&A Europa, la lotta dietro le quinte per trattenere i talenti aziendali

Secondo uno studio le società europee risultano particolarmente attente nel trattenere le risorse umane che sono alla base del successo di un’operazione di M&A.

13 Luglio 2018 10:01

financialounge -  capitale umano Europa fusioni e acquisizioni
Come abbiamo avuto modo di scrivere nell’articolo “Fusioni e acquisizioni nel 2018, Italia e Francia registrano un calo” le attività di fusioni e acquisizioni (M&A) continuano a correre anche nel 2018. Basti pensare che, in base all’ultimo report ‘The Investment Banking Scorecard’ a cura di Thomson Reuters, nei primi sei mesi (per l’esattezza dal primo gennaio allo scorso 7 giugno) ci sono stati 19.429 deal in tutte le aree del mondo con un volume complessivo di 2.148 miliardi di dollari, pari al 61 per cento in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

L’M&A COINVOLGE UN PO’ TUTTE LE SOCIETÀ


Una crescita sostenuta grazie anche ai tassi di interesse relativamente contenuti che permettono alle imprese di finanziarsi a basso costo. D’altra parte le aziende hanno la necessità di fare acquisizioni sia che siano già di grandi dimensioni (al fine di rafforzare la leadership e difendersi dai nuovi player di mercato) e sia che siano di dimensioni medie (con l’obiettivo di restare sul mercato grazie ad economie di scala e acquisizioni mirate che migliorino la competitività).

Fusioni e acquisizioni nel 2018, Italia e Francia registrano un calo


Fusioni e acquisizioni nel 2018, Italia e Francia registrano un calo





LA SFIDA PER TRATTENERE I TALENTI


Ma quello che forse non tutti sanno è che c’è una vera e propria lotta dietro le quinte di cui non si parla e che è invece cruciale per il successo dell’operazione di M&A: riuscire a trattenere i talenti aziendali. Ad alzare il velo sul fenomeno uno studio di Willis Towers Watson nel quale emerge l’utilizzo, da parte delle aziende europee, di una serie di incentivi per tentare di assicurarsi i talenti e i manager anche dopo la conclusione delle operazioni di M&A. La recente indagine (M&A Retention Study) di Willis Towers Watson ha infatti rivelato che il 78% delle compagnie europee che hanno operato un’acquisizione è riuscito a trattenere almeno l’80% dei propri dipendenti, all’interno dei piani di ristrutturazione aziendale durante il processo di M&A.

INTERESSE PER TUTTA LA FILIERA DEL LAVORO


Si tratta di un aspetto che sottolinea come le società europee siano particolarmente attente nel trattenere le risorse umane che sono alla base del successo di un’operazione di M&A, con particolare riferimento al business che si acquisisce. Infatti molto spesso il valore aggiunto delle aziende target sta proprio nel management e nel personale aziendale, cioè in tutta la filiera del talento che consente di fornire i prodotti e i servizi sul mercato.

IN EUROPA C’È UNA MAGGIORE ATTENZIONE


È interessante sottolineare come questa attenzione, nell’adottare un approccio strutturato nella definizione di accordi di retention, sia più avvertita dagli acquirenti europei. Dallo studio emerge infatti che in Europa i senior leader tendono a essere inseriti nel piano di ristrutturazione prima di chiunque altro. Per la precisione se nel resto del mondo soltanto il 24% di queste figure professioni è stato invitato a firmare accordi di retention prima dell’inizio di un’operazione di M&A, in Europa la percentuale è del 34 per cento. In termini di bonus offerti dagli acquirenti europei in percentuale allo stipendio base, nelle operazioni di M&A a livello mondiale soltanto il 40% dei deal lo prevede mentre in Europa la percentuale per i dirigenti della società target sale al 55%.

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PERCHÈ L’M&A EUROPEO HA PIÙ SUCCESSO


Secondo gli autori dello studio non deve sorprendere se il mercato europeo dell’M&A sia stato, rispetto al resto del mondo, tendenzialmente più efficace nel produrre valore agli azionisti negli ultimi anni. Una ragione, almeno parziale, deriverebbe proprio da uno specifico approccio da parte della società acquirente che, in fase preliminare, predilige impegnarsi con il management e il personale dell’azienda target in un momento critico, in cui la proprietà cambia e il personale è tentato da trasferirsi ad altre imprese concorrenti.

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