buyback
Azionario USA, come cavalcare il declino dei titoli growth
Forse siamo entrati in una fase in cui un approccio orientato al valore (value) potrebbe sovraperformare le strategie orientate alla crescita (growth) che hanno funzionato così bene negli ultimi anni.
21 Agosto 2018 09:45
Non si può sapere quando il mercato azionario rialzista iniziato a marzo 2009 finirà la sua corsa, ma il settore tecnologico di alto standing e a più alta capitalizzazione è finito sotto pressione in questa stagione delle trimestrali. Due delle più profonde correzione nel settore sono quelle di Netflix (per i deludenti numeri di crescita degli iscritti) e di Facebook (una crescita dei ricavi più lenta e un rapido aumento delle spese). D’altra parte, tutte le aziende alla fine vedono fisiologicamente maturare il proprio business e registrano una crescita più lenta. Questo spesso le porta a focalizzarsi su profitti, margini, efficienza, controllo delle spese, difendendo l'attività corrente e espandendosi in nuove aree.
Tutto ciò significa che potremmo essere appena entrati in una fase in cui un approccio orientato al valore per la selezione dei titoli (approccio value) potrebbe sovraperformare le strategie orientate alla crescita (approccio growth) che hanno funzionato così bene negli ultimi anni. In un contesto economico forte e con così tante aziende inondate di liquidità, ci si potrebbe aspettare di vedere molti aumenti degli importi dei dividendi.
Tuttavia, come spiegano alcuni addetti ai lavori, molti team di gestione preferiscono spendere le risorse liquide disponibili in cassa per operazioni di buy back (riacquisto di azioni proprie), anche a prezzi record. Da notare però che, se è vero che nessuno può ragionevolmente attendersi che i buy back continuino in eterno, è altrettanto vero che, nel momento in cui una compagnia taglia il suo dividendo, le azioni in genere subiscono una pesante correzione in Borsa.
Ma cosa succede se una società vince questa tendenza e decide di aumentare l’importo dei dividendi del 10% o più? Si tratta di una decisione che indica una profonda fiducia da parte del consiglio di amministrazione sulla consistenza dei flussi di cassa per sostenere il dividendo senza, al contempo, che si intraveda alcuna possibilità di un taglio dei dividendi all'orizzonte. In quest’ottica, una combinazione di un interessante rendimento da dividendo (dividend yield), un cospicuo recente aumento della cedola e una storia aziendale a lungo termine nella quale non figurino tagli al dividendo in passato, possono aiutare a identificare alcuni titoli difensivi che forniscono anche un reddito decente.
Don Taylor, che ha gestito per 22 anni il Franklin Rising Dividend Fund, un fondo specializzato sui titoli ad alto e sostenibile dividendo con 19 miliardi di patrimonio di asset in gestione, ha recentemente illustrato come un rapido aumento delle cedole, senza mai nessun taglio del dividendo nel tempo, possa essere correlato a una buona performance azionaria a lungo termine.
Ebbene se si aggregano i tre principali indici di Wall Street (S&P500, S&P 400 mid cap e S&P small cap 600) si ottiene un universo di circa 1.500 titoli. Tra tutti questi, in base ai dati FactSet al 30 luglio scorso, 199 titoli mostravano un dividend yield di almeno il 3,5%. Di quei 199 titoli 29 erano di aziende che hanno annunciato di recente un aumento dei dividendi del 10% o più.
Andando a scandagliare indietro di 46 trimestri (ovvero fino al 2007) al fine di verificare se le società avessero mai tagliato i loro dividendi, si arriva ad un elenco di sole 10 società. Si tratta per l’esattezza di: CareTrust REIT (settore degli investimenti immobiliari), Six Flags Entertainment Corp. (parchi divertimenti), AbbVie (prodotti farmaceutici), Janus Henderson Group (asset manager), Interpublic Group of Cos. (servizi pubblicitari e di marketing), Edison International (utilitiy elettrica), Cinemark Holdings (film e intrattenimento), LyondellBasell Industries (prodotti chimici), Wyndham Destinations (hotel e resorts) e Safety Insurance Group SA, (assicurazioni immobiliari).
Se si sta cercando una soluzione alternativa ai titoli growth, questi dieci titoli potrebbero costituire una valida base di partenza per un investimento a lungo termine a Wall Street con un approccio value. Tuttavia, il consiglio resta sempre quello di incontrare un consulente di fiducia insieme al quale studiare nel dettaglio le proprie esigenze familiari e pianificare al meglio gli investimenti più adeguati per soddisfarle.
DA UN APPROCCIO GROWTH A UNO VALUE
Tutto ciò significa che potremmo essere appena entrati in una fase in cui un approccio orientato al valore per la selezione dei titoli (approccio value) potrebbe sovraperformare le strategie orientate alla crescita (approccio growth) che hanno funzionato così bene negli ultimi anni. In un contesto economico forte e con così tante aziende inondate di liquidità, ci si potrebbe aspettare di vedere molti aumenti degli importi dei dividendi.
LA CORSA AI BUY BACK
Tuttavia, come spiegano alcuni addetti ai lavori, molti team di gestione preferiscono spendere le risorse liquide disponibili in cassa per operazioni di buy back (riacquisto di azioni proprie), anche a prezzi record. Da notare però che, se è vero che nessuno può ragionevolmente attendersi che i buy back continuino in eterno, è altrettanto vero che, nel momento in cui una compagnia taglia il suo dividendo, le azioni in genere subiscono una pesante correzione in Borsa.
Wall Street, pioggia di mille miliardi di dollari di buy back
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SE LE SOCIETÀ AUMENTANO I DIVIDENDI DEL 10%
Ma cosa succede se una società vince questa tendenza e decide di aumentare l’importo dei dividendi del 10% o più? Si tratta di una decisione che indica una profonda fiducia da parte del consiglio di amministrazione sulla consistenza dei flussi di cassa per sostenere il dividendo senza, al contempo, che si intraveda alcuna possibilità di un taglio dei dividendi all'orizzonte. In quest’ottica, una combinazione di un interessante rendimento da dividendo (dividend yield), un cospicuo recente aumento della cedola e una storia aziendale a lungo termine nella quale non figurino tagli al dividendo in passato, possono aiutare a identificare alcuni titoli difensivi che forniscono anche un reddito decente.
IL PARERE DELL’ESPERTO
Don Taylor, che ha gestito per 22 anni il Franklin Rising Dividend Fund, un fondo specializzato sui titoli ad alto e sostenibile dividendo con 19 miliardi di patrimonio di asset in gestione, ha recentemente illustrato come un rapido aumento delle cedole, senza mai nessun taglio del dividendo nel tempo, possa essere correlato a una buona performance azionaria a lungo termine.
UN UNIVERSO DI 1.500 TITOLI
Ebbene se si aggregano i tre principali indici di Wall Street (S&P500, S&P 400 mid cap e S&P small cap 600) si ottiene un universo di circa 1.500 titoli. Tra tutti questi, in base ai dati FactSet al 30 luglio scorso, 199 titoli mostravano un dividend yield di almeno il 3,5%. Di quei 199 titoli 29 erano di aziende che hanno annunciato di recente un aumento dei dividendi del 10% o più.
L’ELENCO DELLE 10 SOCIETÀ DIFENSIVE
Andando a scandagliare indietro di 46 trimestri (ovvero fino al 2007) al fine di verificare se le società avessero mai tagliato i loro dividendi, si arriva ad un elenco di sole 10 società. Si tratta per l’esattezza di: CareTrust REIT (settore degli investimenti immobiliari), Six Flags Entertainment Corp. (parchi divertimenti), AbbVie (prodotti farmaceutici), Janus Henderson Group (asset manager), Interpublic Group of Cos. (servizi pubblicitari e di marketing), Edison International (utilitiy elettrica), Cinemark Holdings (film e intrattenimento), LyondellBasell Industries (prodotti chimici), Wyndham Destinations (hotel e resorts) e Safety Insurance Group SA, (assicurazioni immobiliari).
Wall Street, guadagni limitati anche con l'aumento degli utili
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IL CONSIGLIO DI UN ESPERTO DI FIDUCIA
Se si sta cercando una soluzione alternativa ai titoli growth, questi dieci titoli potrebbero costituire una valida base di partenza per un investimento a lungo termine a Wall Street con un approccio value. Tuttavia, il consiglio resta sempre quello di incontrare un consulente di fiducia insieme al quale studiare nel dettaglio le proprie esigenze familiari e pianificare al meglio gli investimenti più adeguati per soddisfarle.
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