automazione
Intelligenza artificiale, solo buone notizie per gli investitori di lungo termine
Gli investitori possono beneficiare del tema d'investimento a lungo termine che punta sulle aziende attive nella realtà virtuale per il cloud computing e i big data oltre che su quelle specializzate nella riqualificazione dei lavoratori.
7 Settembre 2018 09:53
Il capo economista della Bank of England Andy Haldane ha recentemente dichiarato che l'ascesa dell'intelligenza artificiale (AI) può portare a una diffusione a lungo termine della disoccupazione. Non solo. Per l’esperto l’impatto sull’occupazione potrebbe rivelarsi addirittura più significativo persino rispetto a quello provocato dalla rivoluzione industriale.
Tuttavia, sebbene tale convinzione si stia rapidamente diffondendo, molti altri osservatori non la pensano così: secondo un altro filone di pensiero (che comprende per esempio gli esperti di UBS) è improbabile che la diffusione di intelligenza artificiale, robotica e automazione possa produrre disoccupazione di massa, tranne nei paesi con mercati del lavoro rigidi nei quali i lavoratori faticano ad adattarsi alle nuove richieste di lavoro. Nel frattempo, l'automazione presenta interessanti opportunità per gli investitori a lungo termine. Scopriamo insieme dove e perché.
Il primo aspetto da constatare è che, mentre l'automazione si sta diffondendo rapidamente negli ultimi anni (per esempio grazie alla robotica le spedizioni sono cresciute ad un tasso composto del 16% all'anno tra il 2010 e 2017), la disoccupazione in molte parti del mondo è storicamente su livelli minimi. La Corea del Sud, che vanta la più alta densità di robot, evidenzia un tasso di disoccupazione di appena il 3,8%.
Dal punto di vista degli investitori, occorre ricordare che le aziende coinvolte nell'automazione dovrebbero beneficiare di una crescita degli utili superiore alla media nei prossimi anni. In particolare le compagnie attive nell’AI sembrano destinate a registrare un tasso medio di crescita del 25% fino al 2025.
Gli investitori possono pertanto sfruttare il tema d'investimento a lungo termine orientato verso un ampio gruppo di imprese attive nelle aree dell'IA e della realtà virtuale per il cloud computing e i big data. Un altro settore che può riservare interessanti opportunità è quello attivo nella riqualificazione dei lavoratori per nuovi posti di lavoro.
Si tratta di un segmento di mercato che offre anche potenziale di crescita per i provider di servizi educativi, di fatto un altro tema di investimento a medio lungo termine. Il mercato per la formazione professionale e lo sviluppo della carriera si sta peraltro già espandendo rapidamente: le stime più recenti parlano di un mercato (quello che potremmo definire della tecnologia educativa) in grado di crescere ad un tasso annuo composto del 17% per raggiungere 252 miliardi di dollari entro il 2020.
In conclusione, l'intelligenza artificiale e altre forme di automazione non devono necessariamente essere viste solo come potenziali cattive notizie per i lavoratori, ma inquadrate come un fenomeno strutturale capace di offrire una gamma di opportunità di investimento per investitori a lungo termine.
PERICOLI VERI SOLO PER I MERCATI DEL LAVORO RIGIDI
Tuttavia, sebbene tale convinzione si stia rapidamente diffondendo, molti altri osservatori non la pensano così: secondo un altro filone di pensiero (che comprende per esempio gli esperti di UBS) è improbabile che la diffusione di intelligenza artificiale, robotica e automazione possa produrre disoccupazione di massa, tranne nei paesi con mercati del lavoro rigidi nei quali i lavoratori faticano ad adattarsi alle nuove richieste di lavoro. Nel frattempo, l'automazione presenta interessanti opportunità per gli investitori a lungo termine. Scopriamo insieme dove e perché.
ALTA AUTOMAZIONE, BASSA DISOCCUPAZIONE
Il primo aspetto da constatare è che, mentre l'automazione si sta diffondendo rapidamente negli ultimi anni (per esempio grazie alla robotica le spedizioni sono cresciute ad un tasso composto del 16% all'anno tra il 2010 e 2017), la disoccupazione in molte parti del mondo è storicamente su livelli minimi. La Corea del Sud, che vanta la più alta densità di robot, evidenzia un tasso di disoccupazione di appena il 3,8%.
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TASSI DI CRESCITA ANNUI DEL 25% FINO AL 2025
Dal punto di vista degli investitori, occorre ricordare che le aziende coinvolte nell'automazione dovrebbero beneficiare di una crescita degli utili superiore alla media nei prossimi anni. In particolare le compagnie attive nell’AI sembrano destinate a registrare un tasso medio di crescita del 25% fino al 2025.
AI, REALTÀ VIRTUALE PER CLOUND COMPUTING E BIG DATA
Gli investitori possono pertanto sfruttare il tema d'investimento a lungo termine orientato verso un ampio gruppo di imprese attive nelle aree dell'IA e della realtà virtuale per il cloud computing e i big data. Un altro settore che può riservare interessanti opportunità è quello attivo nella riqualificazione dei lavoratori per nuovi posti di lavoro.
LA TECNOLOGIA EDUCATIVA
Si tratta di un segmento di mercato che offre anche potenziale di crescita per i provider di servizi educativi, di fatto un altro tema di investimento a medio lungo termine. Il mercato per la formazione professionale e lo sviluppo della carriera si sta peraltro già espandendo rapidamente: le stime più recenti parlano di un mercato (quello che potremmo definire della tecnologia educativa) in grado di crescere ad un tasso annuo composto del 17% per raggiungere 252 miliardi di dollari entro il 2020.
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UN FENOMENO STTRUTTURALE DA SFRUTTARE
In conclusione, l'intelligenza artificiale e altre forme di automazione non devono necessariamente essere viste solo come potenziali cattive notizie per i lavoratori, ma inquadrate come un fenomeno strutturale capace di offrire una gamma di opportunità di investimento per investitori a lungo termine.
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