banche centrali

A 10 anni da Lehman il timone dei mercati resta in mano alle banche centrali

Secondo l’analisi di Columbia Threadneedle, dopo il QE anche il suo opposto, il QT, ha il pregio di sostenere il prezzo degli asset, anche se in modo diverso. E non è detto che lo stimolo sia andato per sempre in pensione.

12 Settembre 2018 07:50

financialounge -  banche centrali Columbia Threadneedle Investments Lehman Brothers Morning News quantitative easing Quantitative Tightening Toby Nangle
Un decennio dopo il crac di Lehman Brothers che prosciugò come un’idrovora la liquidità dai mercati globali e spinse al culmine dell’Orso lo S&P 500 a toccare a marzo del 2009 il minimo satanico di 666 - perdendo in pochi mesi metà del suo valore - i mercati finanziari, sia del debito che azionari, possono dire un grande grazie alle banche centrali, a cominciare dalla Federal Reserve americana. E non solo per il Quantitative Easing inventato da Ben Bernanke, che ha sostenuto i prezzi di tutti gli asset rendendo disponibile a costo zero la liquidità necessaria per gli acquisti, ma anche per il suo opposto, il Quantitative Tightening, messo in cantiere sin dal 2013 dallo stesso Bernanke e portato avanti prima con timidezza da Janet Yellen e poi con ferma determinazione da Jay Powell. Il QT è il contrario del QE: la Fed per prima cosa smette di comprare titoli al ritmo di miliardi al mese, poi smette anche di rinnovare a scadenza quelli che ha in portafoglio, e accompagna il tutto alzando i tassi da zero fino a quello che considera il livello ‘neutrale’.

C’è ancora valore nel reddito fisso, ma bisogna saperlo scovare


C’è ancora valore nel reddito fisso, ma bisogna saperlo scovare





I TRE CANALI PER SOSTENERE LE QUOTAZIONI


Toby Nangle, Global Head per l’Asset Allocation di Columbia Threadneedle Investments, sostiene in una motivata e stimolante analisi che entrambe le medicine somministrate al mercato dalla Fed e in prospettiva dalle altre banche centrali globali hanno avuto l’effetto di sostenere i prezzi degli asset, dalle azioni alle obbligazioni, anche se per vie diverse. E conclude che il QE potrebbe anche non essere andato definitivamente in pensione, ma magari messo in cassa integrazione in attesa che possa nuovamente tornare utile. Seguiamo il ragionamento di Nangle. Negli anni del QE i prezzi sono stati sostenuti attraverso tre canali: ribilanciamento dei portafogli, vale a dire che comprando dagli investitori i titoli la banca centrale fornisce i denari per acquistarne altri; riattivazione del credito bancario, vale a dire che i denari girati alle banche a costo zero possono andare a finanziare i prestiti a imprese e famiglie ed effetto sulla fiducia. Quest’ultimo è sicuramente la carta vincente, anche se è il risultato più della psicologia che del calcolo economico.

Rotazione a Wall Street? Può essere l’ora dell’healthcare


Rotazione a Wall Street? Può essere l’ora dell’healthcare





ANCHE IL QT HA DATO I SUOI EFFETTI


Poi si è passati, molto gradualmente, al QT. E anche questo ha avuto l’effetto di sostenere i prezzi degli asset, ma in modo diverso. Nangle spiega che, nonostante aspettative generalizzate, uno degli effetti del QT, proprio perché somministrato in modo assolutamente morbido, ha consentito agli effetti positivi del QE di sopravvivere alla sua fine grazie anche al meccanismo della fiducia ripristinata. Il bilancio finale dell’andata con il QE e del ritorno ancora in atto con il QT si cifra in un valore triplicato delle azioni globali rispetto ai minimi del 2009 e del 60% rispetto a settembre 2008, alla vigilia della deflagrazione della crisi. Nello stesso arco di tempo il global return portato a casa dall’investitore sulle obbligazioni totali, vale a dire il valore delle cedole staccate più il guadagno in conto capitale, si è attestato al 50% circa, mentre gli investitori nel debito high yield hanno più che raddoppiato il capitale investito.

FIDUCIA NEL FUTURO RAFFORZATA


Non solo, per tutto questo periodo non sono mancati gli shock, i più recenti sono la guerra dei dazi e le turbolenze di alcuni mercati emergenti. Ma la fiducia nell’azione delle banche centrali innescata dal QE e rafforzata dal QT ha consentito di superarli e ai mercati di continuare a crescere. Il QE, conclude Nangle, ha rappresentato uno strumento di politica monetaria “estremamente importante”, utilizzato prima per alleviare i problemi di liquidità dei mercati, poi per alimentare la fiducia e ancorare le aspettative sul futuro corso della politica monetaria e sul futuro dell’economia. Il QE ha esaurito la sua funzione e può essere accantonato … “ma con tassi così vicini ai minimi storici è probabile che non sia definitivamente uscito di scena”.

Trending