Asia

Un fondo per salire sul treno della crescita asiatica

Il comparto di Fidelity International permette di investire in una delle aree con la crescita più rapida garantendo flessibilità negli investimenti.

13 Settembre 2018 09:35

financialounge -  Asia crescita economica Eugene Philalithis Fidelity International George Efstathopoulos
Il peso dell’Asia è ancora troppo basso nei portafogli degli investitori? Secondo George Efstathopoulos la risposta è sì. E per spiegare perché gli investitori italiani dovrebbero dare più attenzione al continente asiatico, è arrivato a Milano per partecipare al roadshow autunnale di Fidelity International “What’s Next”. Prima, però, il co-gestore del fondo Fidelity Asia Pacific Multi Asset Growth & Income Fund, ha illustrato alla stampa la strategia di funzionamento del comparto lanciato nel 2016.

“What’s Next”, al via il roadshow firmato Fidelity International


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IL CONTINENTE DEL FUTURO


“In Asia si trova il maggior numero di consumatori al mondo – ha spiegato Efstathopoulos - si genera oltre un terzo dell’attività economica globale e lo sviluppo tecnologico sta superando quello delle altre regioni. Un approccio bilanciato all’investimento in Asia, che mira ad offrire un mix tra crescita del capitale e generazione di un reddito interessante, può essere quindi adatto a chi cerca un’allocazione strutturale sulle economie mondiali a più rapida crescita”.

LA STRUTTURA DEL FONDO


Ma come è costruito il fondo che Efstathopoulos gestisce insieme a Eugene Philalithis? Si tratta di un mix altamente diversificato investito prevalentemente (minimo 70%) nella regione Asia Pacifico (escluso Giappone), bilanciato tra azioni, obbligazioni, investimenti alternativi e liquidità. Le allocazioni sono estremamente flessibili per cogliere le opportunità: attualmente il 38% è investito in azioni, il 27% in bond investment grade e il 13% in liquidità e alternativi.

PREFERENZA PER I BOND GOVERNATIVI CINESI


George Efstathopoulos, che gestisce il fondo da Hong Kong, si è soffermato in particolare sull’universo obbligazionario asiatico sottolineando una particolare predilezione per le obbligazioni governative cinesi, “che dall’inizio dell’anno hanno sovraperformato sia i Bund che i Treasury”. Allo stesso modo, il gestore di Fidelity ha illustrato i motivi dell’interesse sia per le obbligazioni investment grade (“quelli in renminbi hanno registrato la performance migliore tra i corporate bond”) che per gli high yield cinesi, tracciando un possibile parallelo con quanto accaduto durante la “frenata” dell’economia cinese nel 2015.

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ATTENZIONE ALLA VOLATILITÀ


Inoltre il fondo, che mira a cogliere il potenziale di crescita di lungo termine della regione asiatica fornendo al tempo stesso un reddito elevato con una volatilità contenuta, sfrutta gli investimenti alternativi per aumentare la diversificazione e aumentare così l’efficienza rischio-rendimento del comparto.

RICERCA IN ASIA


“Fidelity può vantare un’esperienza di 47 anni negli investimenti in Asia – ha sottolineato Efstathopoulos – e grazie ai team di ricerca dislocati nel continente, ogni singola azione o obbligazione tra le 1300 aziende monitorate viene studiata a fondo dai nostri esperti.

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