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Wall Street in fuga, ma il gruppo degli inseguitori ha due armi per ricucire

Da inizio anno, mentre Wall Street vanta una buona performance positiva, gli altri mercati sono in rosso: gli esperti di AMUNDI indicano due scenari per chiudere tale divergenza.

18 Settembre 2018 13:06

financialounge -  Amundi azioni USA utili Wall Street
Il 2018 era iniziato di corsa per i mercati azionari di tutto il mondo. Poi però, a fine gennaio, è arrivata la brusca inversione di tendenza che ha portato ad una correzione degli indici di Borsa di circa dieci punti percentuali. Ma, al 14 settembre scorso, l’unica piazza finanziaria al mondo in cui la performance dall’inizio dell’anno è positiva è Wall Street. Infatti mentre l’indice MSCI USA vanta un rotondo +8,8%, l’Europa (-3,6%), il Giappone (-6,5%) e i mercati emergenti (-6,6%) evidenziano un bilancio borsistico in negativo. Non solo.

NESSUN TREND PER EUROPA E GIAPPONE


Esaminando l’andamento dal punto di vista tecnico, si può constatare come sia il mercato europeo che quello giapponese non stiano evidenziando alcuna tendenza, mentre i mercati emergenti tracciano da qualche mese un trend decisamente ribassista. D’altra parte, la netta superiorità del ritmo di crescita degli utili delle aziende statunitensi rispetto a quelle europee giustifica ampiamente la sovraperformance del mercato USA.

UTILI USA +23% NEL 2018


Infatti, secondo i dati di consenso degli analisti IBES, la crescita dei profitti USA si attesta al +23% per quest’anno e al +11% per il 2019 mentre quella relativa alle imprese europee si posiziona al 9% sia per il 2018 che per l’anno prossimo.

I DUE SCENARI


Nell’ultimo Weekly market review, gli analisti di AMUNDI, pur non escludendo che tale divergenza possa proseguire, illustrano due modi per uscirne. Il primo dei quali si configurerebbe sulla scia dei tanti rischi globali che, crescendo ulteriormente, frenerebbero la propensione al rischio da parte degli investitori. In pratica le guerre commerciali, i negoziati sui bilanci in Europa (in particolare in Italia), l’aumento del prezzo del petrolio, i rischi specifici nei paesi emergenti (Argentina, Turchia, Venezuela) e le elezioni USA di midterm, spingerebbero le prese di beneficio, soprattutto dove le plusvalenze sono evidenti (tecnologia e titoli growth). E il pretesto per innescare tale scenario potrebbe essere rappresentato dall’incertezza sulle elezioni americane di novembre.

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UNO SCENARIO PIÙ FAVOREVOLE


Proprio il voto di metà mandato negli States potrebbe rappresentare il traguardo temporale entro il quale chiudere la divergenza dei mercati azionari con il secondo scenario. Un contesto nel quale gli altri mercati azionari seguirebbero il trend rialzista di Wall Street grazie ad un ridimensionamento, anche solo parziale, dei rischi. Infatti prima delle elezioni di midterm statunitensi, dovrebbero essersi chiarite anche le opzioni sulla legge di bilancio 2019 dell’Italia mentre Pechino, che ha avviato un processo di sostegno più deciso alla propria economia, potrebbe rendere ancora più robuste e visibili tali intenzioni: il tutto faciliterebbe un ritorno della propensione al rischio sui mercati.

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MEGLIO ESSERE PRUDENTI


“Ovviamente non si può escludere un mix dei due scenari descritti in precedenza. Tuttavia, dal momento che gli argomenti a favore di ogni scenario non vanno nella medesima direzione, è più probabile che si verifichino uno dopo l’altro” riferiscono i professionisti di AMUNDI che, in ogni caso, suggeriscono agli investitori prudenza: la loro preoccupazione è che limitarsi a seguire i trend attuali potrebbe rivelarsi a fine anno un approccio pericoloso.

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