azioni

Fioritura fuori stagione per la Borsa di Tokyo

I deterrenti tradizionali come situazione demografica complessa, eccessivo accumulo di debito e crescita anemica nascondono i pregi del mercato azionario giapponese.

19 Settembre 2018 07:50

financialounge -  azioni Borsa di Tokyo Ernst Glanzmann GAM giappone
Dopo un periodo di appannamento, l’azionario Giappone è tornato nei radar degli investitori internazionali. I gestori con maggiore esperienza e competenza hanno le qualità per individuare le aziende giapponesi di nicchia in grado di offrire una crescita degli utili sostenibile a un prezzo ragionevole. “Se però il governo nipponico riuscisse a convincere la popolazione a riallocare parte dei risparmi verso i consumi differiti incrementando l’inflazione verso il target del 2%, le prospettive di redditività aziendale diventerebbero estremamente interessanti” dichiara Ernst Glanzmann, responsabile strategie azionarie per il Giappone di GAM Investments.

SUPERARE I DETERRENTI


Ma c’è di più. Nel momento in cui i cosiddetti ‘deterrenti’ (situazione demografica complessa, eccessivo accumulo di debito e crescita anemica) venissero valutati meno esagerati di quanto lo siano attualmente, si potrebbe registrare un'ondata di flussi di capitali capace di fornire un robusto sostegno alle quotazioni della Borsa di Tokyo. Le conclusioni a cui giunge Ernst Glanzmann sono il frutto di una minuziosa analisi nella quale l’esperto ha esaminato sia gli elementi che ostacolano l’ascesa del listino azionario giapponese e sia i potenziali fattori di supporto. Per esempio tra i principali elementi ostativi spiccano la difficile situazione demografica del Paese, un’economia ingabbiata in una crescita anemica e un elevatissimo rapporto debito/PIL.

INVECCHIAMENTO DEMOGRAFICO


Per quanto attiene l’invecchiamento demografico, il governo Abe ha promosso, come contromisura a medio lungo termine, l’incremento della percentuale di lavoro femminile. Nell’ambito invece del rapporto debito/PIL, attualmente intorno al 235%, occorre ricordare che a differenza della zona Euro, la Bank of Japan è un ‘acquirente di ultima istanza’ per le emissioni di titoli di Stato del Sol Levante. La crescita anemica, spesso indicata come un altro dei motivi principali per non investire nel mercato azionario locale, sembra poi un finto problema o, meglio, un dato meno preoccupante di quello che possa sembrare.

Settore lusso, Asia e Stati Uniti spingono la crescita strutturale


Settore lusso, Asia e Stati Uniti spingono la crescita strutturale





CRESCITA UTILI DEL 7-8% ANNUO


È vero che i dati sul PIL sono relativamente poco entusiasmanti, ma è altrettanto vero che le società giapponesi stanno generando, in media, una crescita degli utili per azione di circa il 7-8% annuo in un ciclo di tre anni. Inoltre questi sono i valori medi di mercato, ma in realtà molte compagnie stanno mostrando tassi di crescita molto più consistenti mentre, più in generale, gli sviluppi sul fronte della corporate governance dovrebbero andare a vantaggio degli investitori in termini di rendimento del capitale.

ROE AL 19% E P/E AL 12,9


In quest’ottica va letta l’ascesa della redditività del capitale proprio (RoE) che ha superato quota 10% per la prima volta nella storia nell’esercizio chiuso nel 2017. “In questa fase, i prezzi delle azioni non scontano ancora i suddetti sviluppi positivi: basti pensare che le valutazioni rimangono con multipli interessanti con un rapporto prezzo/utili suI profitti attesi nei prossimi 12 mesi (p/e forward ) pari a 12,9 (rispetto al 16,9 di Wall Street” rivela Ernst Glanzmann che, inoltre, nota un incoraggiante aumento sia nelle distribuzioni costante dei dividendi che nei riacquisti di azioni proprie al fine di accrescere il valore per gli azionisti.

Oltre Wall Street: forse c’è valore anche verso Oriente


Oltre Wall Street: forse c’è valore anche verso Oriente





STIMOLARE I CONSUMI INTERNI


Sul lato della crescita, infine, una leva a disposizione del governo giapponese potrebbe consistere nell’incentivare i consumi privati. “Il vero problema per le autorità consiste nel portare l’inflazione del Giappone al livello target. Per farlo, più che gli strumenti di politica monetaria non convenzionale, servono soluzioni dalla politica governativa. Un pacchetto completo in grado di ricaricare la politica di Abenomics potrebbe far decollare la crescita economica del paese” conclude Ernst Glanzmann.

Trending