intelligenza artificiale
Intelligenza artificiale a guardia del VIX, l’indice della paura
Per evitare che l’indice VIX possa essere esposto a manipolazioni la Borsa di Chicago chiama in aiuto la tecnologia per verificare che coincida con quello che effettivamente sta dicendo il mercato.
21 Settembre 2018 07:50
La sigla è VIX, misura la volatilità dei mercati, è curato e quotato sul Chicago Board Options Exchange ma è noto soprattutto come ‘indice della paura’. Quando sale infatti segnala turbolenze sul mercato, quando scende vuol dire che la calma piatta regna. Al VIX sono legati una serie di strumenti finanziari, come gli ETF, che consentono anche al piccolo investitore di scommettere sulla paura o anche contro. Anzi il VIX è molto diffuso come protezione: si va lunghi di azioni a Wall Street ma ci si copre comprando VIX e simili, in modo che se il mercato azionario scende si recuperano le perdite sul rialzo dell’indice della paura.
Tuttavia c’è un problema, quello delle possibili manipolazioni. Se ne parla da febbraio, dopo che Wall Street e le altre Borse mondiali presero una sbandata che fece appunto impennare il VIX. L’indice misura la volatilità attesa a 30 giorni sull’azionario USA basandosi sulle opzioni put e call, vale a dire al ribasso e al rialzo, sull’indice S&P 500. I derivati sul VIX, futures e opzioni, vengono fissati al regolamento mensile dell'indice, che cade il quarto mercoledì del mese, e che viene a sua volta calcolato utilizzando il prezzo di apertura di un segmento di opzioni sullo S&P.
C’è la possibilità, non dimostrata, che qualche trader si metta d’accordo per orientare esattamente questi prezzi, in modo da ottenere movimenti anomali dell'indice. Già nel 2017 due esperti dell’Università del Texas avevano notato significativi movimenti di prezzo proprio in corrispondenza del regolamento del VIX. Insomma, come per il Libor e altri indicatori di riferimento, anche il VIX potrebbe essere manipolato.
Ora arriva la risposta del Cboe, interessato ovviamente a proteggere la propria reputazione in quanto primo mercato dei derivati del pianeta, che si è messo al lavoro con FINRA, il suo provider di servizi per la compliance. L’obiettivo è sviluppare tecniche di machine learning capaci di stabilire con precisione se ci siano anomalie nelle condizioni di mercato nel momento del regolamento mensile del VIX. Il Cboe ha già iniziato ad utilizzare il nuovo sistema basato sull’intelligenza artificiale, ma non si sa se abbia rilevato anomalie. In ogni caso già il semplice sospetto di manipolazioni ha fatto i suoi danni sulla reputazione e anche sul prezzo del Cboe, che come altri mercati, dal Nasdaq all’Intercontinental Exchange, è quotato, ed ha registrato un andamento meno brillante degli altri operatori.
Ma cosa era successo a febbraio? Che il VIX aveva messo a segno il balzo più violento da 25 anni, a fronte di uno sbandamento di mercato abbastanza brusco ma non certo drammatico.
[caption id="attachment_130590" align="alignnone" width="525"] L'andamento dell'indice VIX nell'ultimo anno (Fonte: cboe.com)[/caption]
Da allora sono partite una serie di azioni legali e richieste di danni da parte di operatori presi in contropiede che sono all’esame delle autorità competenti a cominciare dalla Securities and Exchange Commission e la Commodity Futures Trading Commission. C’è da dire che dopo quel 5 febbraio non si sono verificate particolare anomalie del prezzo, ma il regolamento resta sotto osservazione vigile dell’intelligenza umana e artificiale.
LE OPZIONI SULLO S&P 500
Tuttavia c’è un problema, quello delle possibili manipolazioni. Se ne parla da febbraio, dopo che Wall Street e le altre Borse mondiali presero una sbandata che fece appunto impennare il VIX. L’indice misura la volatilità attesa a 30 giorni sull’azionario USA basandosi sulle opzioni put e call, vale a dire al ribasso e al rialzo, sull’indice S&P 500. I derivati sul VIX, futures e opzioni, vengono fissati al regolamento mensile dell'indice, che cade il quarto mercoledì del mese, e che viene a sua volta calcolato utilizzando il prezzo di apertura di un segmento di opzioni sullo S&P.
INFLUENZE SUL VIX
C’è la possibilità, non dimostrata, che qualche trader si metta d’accordo per orientare esattamente questi prezzi, in modo da ottenere movimenti anomali dell'indice. Già nel 2017 due esperti dell’Università del Texas avevano notato significativi movimenti di prezzo proprio in corrispondenza del regolamento del VIX. Insomma, come per il Libor e altri indicatori di riferimento, anche il VIX potrebbe essere manipolato.
Wall Street, perché l'indice della paura segnala un pericolo
Wall Street, perché l'indice VIX della paura segnala un pericolo
MACHINE LEARNING
Ora arriva la risposta del Cboe, interessato ovviamente a proteggere la propria reputazione in quanto primo mercato dei derivati del pianeta, che si è messo al lavoro con FINRA, il suo provider di servizi per la compliance. L’obiettivo è sviluppare tecniche di machine learning capaci di stabilire con precisione se ci siano anomalie nelle condizioni di mercato nel momento del regolamento mensile del VIX. Il Cboe ha già iniziato ad utilizzare il nuovo sistema basato sull’intelligenza artificiale, ma non si sa se abbia rilevato anomalie. In ogni caso già il semplice sospetto di manipolazioni ha fatto i suoi danni sulla reputazione e anche sul prezzo del Cboe, che come altri mercati, dal Nasdaq all’Intercontinental Exchange, è quotato, ed ha registrato un andamento meno brillante degli altri operatori.
L’ANOMALIA DI FEBBRAIO
Ma cosa era successo a febbraio? Che il VIX aveva messo a segno il balzo più violento da 25 anni, a fronte di uno sbandamento di mercato abbastanza brusco ma non certo drammatico.
[caption id="attachment_130590" align="alignnone" width="525"] L'andamento dell'indice VIX nell'ultimo anno (Fonte: cboe.com)[/caption]
Da allora sono partite una serie di azioni legali e richieste di danni da parte di operatori presi in contropiede che sono all’esame delle autorità competenti a cominciare dalla Securities and Exchange Commission e la Commodity Futures Trading Commission. C’è da dire che dopo quel 5 febbraio non si sono verificate particolare anomalie del prezzo, ma il regolamento resta sotto osservazione vigile dell’intelligenza umana e artificiale.
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