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Settore hi tech, caccia aperta alle possibili Google europee

Il comparto europeo vale circa il 10% di quello USA, ma secondo Columbia Threadneedle Investments ci sono opportunità da cogliere. Per Pwc nei prossimi 4 anni sarà proprio il settore tecnologico quello in più rapida crescita in Europa.

17 Ottobre 2018 07:50

financialounge -  azioni Azioni europa Columbia Threadneedle Investments hi tech Morning News Philip Dicken
Quando in finanza si parla di tecnologia viene subito in mente il Nasdaq, il listino tecnologico che raccoglie i principali gruppi mondiali dell’hi tech avanzato. Colossi del valore di centinaia di miliardi di dollari di capitalizzazione di Borsa e che, in virtù della loro continua crescita in termini di diffusione, margini e profitti, hanno alimentato il rialzo della Borsa americana. I cosiddetti FAANG (Facebook, Apple, Amazon, Netflix e Google), che insieme costituiscono circa il 15% del valore vantato a fine luglio dall'indice S&P 500, circa un quarto dei rendimenti totali dello stesso indice da inizio anno.

I BATTS ASIATICI


“Una dinamica analoga è stata osservata in Asia, dove i cosiddetti BATTS (Baidu, Alibaba, Tencent, Taiwan Semiconductor e Samsung) hanno anch'essi impresso slancio ai mercati azionari” specifica Philip Dicken, Responsabile azionario Europa di Columbia Threadneedle Investments. Al contrario, in Europa, non è accaduto nulla di tutto questo per il semplice fatto che sulle piazze azionarie europee non sono quotati colossi di quel calibro nel settore hi tech.

L’HI TECH EUROPEO IN 17 PAESI


Un’analisi più attenta, tuttavia, evidenzia che, all’interno dell’indice STOXX Europe 600 Technology, figura un elenco piuttosto corposo di aziende tecnologiche quotate in 17 paesi europei, con capitalizzazioni di mercato comprese tra circa 1 miliardo fino a oltre 100 miliardi di euro. Tra queste, oltre al leader tedesco del software SAP e il provider olandese di apparecchiature per chip ASML, si possono citare due importanti produttori di semiconduttori (l'italo-francese STM e la tedesca Infineon Technologies), i due giganti nelle infrastrutture telecom (Nokia ed Ericsson) e la società francese di software Dassault Systèmes.

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PERFORMANCE SUPERIORI ALLA MEDIA DI MERCATO


Un settore, quello tecnologico, che ha evidenziato anche in Europa una marcia in più in Borsa. Infatti, al 30 giugno scorso, la performance annualizzata a 5 anni dell’indice STOXX Europe 600 Technology si è attestata al 16,2%, contro il 9,6% dell'indice STOXX Europe 600 generale. Nonostante ciò, la sua perfomance è risultata al di sotto di quella dell’omologo indice statunitense (Dow Jones US Technology Index). Questo, però, non esclude che nell’immediato futuro il settore hi tech europeo non possa dare delle solide soddisfazioni agli investitori.

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PREVISIONI A QUATTRO ANNI FAVOREVOLI


“Secondo le previsioni formulate della società di servizi professionali PwC, nei prossimi quattro anni il TMT (tecnologia, media e telecomunicazioni) sarà il settore in più rapida crescita in Europa e, al suo interno, i risultati più robusti sono attesi dai provider di software” sottolinea infatti Philip Dicken. Secondo il quale l’innovazione, che è alla base del successo delle imprese tecnologiche, può premiare in futuro nuove aziende, quelle capaci di intercettare nuove esigenze o di intuire nuovi bisogni: alcune delle aziende più piccole potrebbero diventare i giganti di domani, e non si può escludere che qualcuna di esse possa essere europea. Una ipotesi che rende il rapporto prezzo/utili (p/e) prospettico dell’indice STOXX Europe 600 Technology , attualmente pari a 23 volte non particolarmente eccessivo rispetto al p/e prospettico di 14 dello STOXX Europe 600 generale.

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