FED
Obbligazioni, 4 mosse per proteggere il portafoglio dal rialzo dei tassi
In vista di uno scenario di tassi crescenti, Mivelaz (GAM) punta essenzialmente su alta qualità del credito, rendimenti elevati e stabili, bassa sensibilità ai tassi e gestione della liquidità
19 Ottobre 2018 12:01
Se si osserva l’andamento degli ultimi 30 anni dei rendimenti dei mercati obbligazionari si nota una chiara tendenza discendente. Un trend che ha portato cospicui benefici ai possessori di bond i cui prezzi si muovono infatti nella direzione opposta ai rendimenti. Ma ora questa tendenza potrebbe invertirsi anche alla luce dell’azzeramento degli ingenti stimoli monetari (Qe) messi in campo nell’ultimo decennio dalla principali banche centrali le quali, sebbene in ordine sparso, si stanno orientando verso politiche monetarie più restrittive.
In questo contesto l’investimento in obbligazioni necessita di un approccio sistematico e rigoroso come quello dichiarato da Grégoire Mivelaz, gestore delle strategie Credit Opportunities di GAM Investments e basato su quattro pilastri principali: alta qualità del credito, rendimenti elevati e stabili, bassa sensibilità ai tassi e gestione della liquidità. “Nei nostri portafogli privilegiamo emittenti con rating investment grade, che garantiscono il pagamento delle cedole e la restituzione del capitale investito alla data di scadenza o di call (richiami prima della scadenza, ndr), indipendentemente dalle condizioni di mercato” specifica Grégoire Mivelaz.
Una peculiarità che assume un aspetto di assoluto rilievo durante i periodi di stress di mercato: i titoli di emittenti di medio alta qualità del merito di credito evidenziano una maggiore resilienza rispetto alle oscillazioni indotte dalle varie fonti di turbolenza, dai rischi politici e geopolitici alle politiche monetarie della banca centrale, dai timori sui dazi commerciali alle preoccupazioni sulla sostenibilità del debito. Per quanto riguarda invece l’aspetto relativo ai rendimenti elevati e stabili, nel momento in cui, tramite una rigorosa selezione, si individuano emittenti solidi e affidabili, il flusso cedolare costante assicura un rendimento e un cuscinetto di protezione alle oscillazioni di mercato.
Certo, ammette Grégoire Mivelaz, possono delinearsi momenti in cui le valutazioni dei titoli obbligazionari offrano un ottimale punto di ingresso, per esempio dopo una correzione di mercato. A questo proposito, l’esperto non nasconde di essere attualmente particolarmente ottimista dal momento che le valutazioni sono diminuite di circa il 7% dall’inizio dell’anno. Anche la bassa sensibilità ai tassi di interesse costituisce, come anticipato sopra, un fattore distintivo nella scelta dei titoli che Grégoire Mivelaz inserisce in portafoglio.
Ed è proprio per questo che fa leva sulle obbligazioni a bassa sensibilità agli aumenti dei tassi di interesse: un approccio che dovrebbe essere in grado di far risultare impermeabile il portafoglio alle decisioni delle banche centrali, che sia la Fed (avviata da tre anni sul percorso di rialzo dei tassi) e sia che si tratti della Bce (che dovrebbe inaugurare tale percorso l’anno prossimo).
Infine, ma non certo per importanza, Grégoire Mivelaz mette l’enfasi sulla gestione della liquidità. Un aspetto che nei prossimi anni dovrà fare i conti con costi di finanziamento delle imprese in aumento e, a cascata, provocare implicazioni sui tassi di default (fallimenti) degli emittenti. Dovrebbero fare eccezione i bond del settore finanziario, i cui bilanci sono molto più solidi del passato e che potrebbero beneficiare di tassi più elevati, grazie ai maggiori margini sulla differenza tra tassi attivi e tassi passivi. Infine, un aspetto tecnico di supporto al mercato per il futuro che certo non guasta: Grégoire Mivelaz si aspetta un'offerta lorda limitata di ‘Capital Securities’" (debito junior).
UN APPROCCIO BASATO SU 4 PILASTRI
In questo contesto l’investimento in obbligazioni necessita di un approccio sistematico e rigoroso come quello dichiarato da Grégoire Mivelaz, gestore delle strategie Credit Opportunities di GAM Investments e basato su quattro pilastri principali: alta qualità del credito, rendimenti elevati e stabili, bassa sensibilità ai tassi e gestione della liquidità. “Nei nostri portafogli privilegiamo emittenti con rating investment grade, che garantiscono il pagamento delle cedole e la restituzione del capitale investito alla data di scadenza o di call (richiami prima della scadenza, ndr), indipendentemente dalle condizioni di mercato” specifica Grégoire Mivelaz.
Scenario economico - ottobre 2018 - Video - FinanciaLounge
Scenario economico - ottobre 2018 - Video - FinanciaLounge
UNO SCUDO AGLI STRESS DI MERCATO
Una peculiarità che assume un aspetto di assoluto rilievo durante i periodi di stress di mercato: i titoli di emittenti di medio alta qualità del merito di credito evidenziano una maggiore resilienza rispetto alle oscillazioni indotte dalle varie fonti di turbolenza, dai rischi politici e geopolitici alle politiche monetarie della banca centrale, dai timori sui dazi commerciali alle preoccupazioni sulla sostenibilità del debito. Per quanto riguarda invece l’aspetto relativo ai rendimenti elevati e stabili, nel momento in cui, tramite una rigorosa selezione, si individuano emittenti solidi e affidabili, il flusso cedolare costante assicura un rendimento e un cuscinetto di protezione alle oscillazioni di mercato.
COGLIERE LE OCCASIONI DOPO UNA CORREZIONE
Certo, ammette Grégoire Mivelaz, possono delinearsi momenti in cui le valutazioni dei titoli obbligazionari offrano un ottimale punto di ingresso, per esempio dopo una correzione di mercato. A questo proposito, l’esperto non nasconde di essere attualmente particolarmente ottimista dal momento che le valutazioni sono diminuite di circa il 7% dall’inizio dell’anno. Anche la bassa sensibilità ai tassi di interesse costituisce, come anticipato sopra, un fattore distintivo nella scelta dei titoli che Grégoire Mivelaz inserisce in portafoglio.
BASSA SENSIBILITA’ ALLE VARIAZIONI SUI TASSI
Ed è proprio per questo che fa leva sulle obbligazioni a bassa sensibilità agli aumenti dei tassi di interesse: un approccio che dovrebbe essere in grado di far risultare impermeabile il portafoglio alle decisioni delle banche centrali, che sia la Fed (avviata da tre anni sul percorso di rialzo dei tassi) e sia che si tratti della Bce (che dovrebbe inaugurare tale percorso l’anno prossimo).
L’ENFASI SULLA LIQUIDITA’ DI MERCATO
Infine, ma non certo per importanza, Grégoire Mivelaz mette l’enfasi sulla gestione della liquidità. Un aspetto che nei prossimi anni dovrà fare i conti con costi di finanziamento delle imprese in aumento e, a cascata, provocare implicazioni sui tassi di default (fallimenti) degli emittenti. Dovrebbero fare eccezione i bond del settore finanziario, i cui bilanci sono molto più solidi del passato e che potrebbero beneficiare di tassi più elevati, grazie ai maggiori margini sulla differenza tra tassi attivi e tassi passivi. Infine, un aspetto tecnico di supporto al mercato per il futuro che certo non guasta: Grégoire Mivelaz si aspetta un'offerta lorda limitata di ‘Capital Securities’" (debito junior).