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Chandran (Legg Mason): “Perché comprare i Treasury USA ora”
L’esperto fa il punto sulla guerra commerciale ed evidenzia come il PIL cinese sarà più colpito rispetto a quello USA, con una minor crescita stimata allo 0,7% nel 2019. Visti gli attuali rendimenti, i Treasury rappresentano un’occasione da cogliere.
26 Ottobre 2018 07:50
È sotto gli occhi di tutti che la guerra commerciale promossa dall’amministrazione Trump alla Cina e, in misura minore, agli altri partner commerciali sia stata una delle fonti di maggiore preoccupazione dei mercati in questo 2018. I mercati azionari ed obbligazionari per tutto l’anno sono stati in balia delle news riguardanti i dazi commerciali e ora gli investitori temono che, se Trump dovesse trionfare nelle elezioni di midterm (previste per il prossimo 6 novembre) la sua posizione politica ne risulterebbe rafforzata e le tensioni sui mercati potrebbero proseguire.
Alla luce di queste prospettive, Prashant Chandran, fund manager di Western Asset (Legg Mason), ritiene che, in uno scenario di prolungata guerra commerciale, la crescita di Pechino risulterebbe più colpita rispetto a quella di Washington, con una sottrazione nel prossimo anno dello 0,7% al PIL cinese. Una previsione, quella di Prashant Chandran, che insieme a Ken Leech gestisce il fondo Legg Mason Western Asset Macro Opportunities Bond da 7,5 miliardi di dollari, che tiene conto sia della conferma dell’incontro tra il presidente americano Trump e quello cinese Xi al prossimo G20, e sia della imminente visita del premier giapponese Abe in Cina.
L’esperto, che esclude però un brusco calo della crescita (hard landing) della Cina, aggiunge che la contrazione del PIL di Pechino di tale entità “si verificherebbe solo se la Cina non rispondesse a ulteriori dazi ricorrendo agli investimenti, per esempio nella spesa infrastrutturale”. Resta il fatto che venerdì scorso è stato annunciato che il PIL del terzo trimestre (luglio-settembre) è sceso al 6,5%, il tasso di crescita più basso registrato dalla crisi finanziaria globale in poi.
Tenendo conto di questi dati e di queste previsioni e osservando che il titolo di stato (Treasury) USA a 10 anni ha visto salire il proprio rendimento in un anno dal 2,3% all’attuale 3,15%, il gestore reputa che i governativi americani siano da acquistare, soprattutto in un regime di prezzi al consumo moderati.
“Crediamo che nei prossimi mesi l’inflazione dovrebbe restare contenuta, e quindi che, a questi livelli, i titoli di stato americani a 10 anni siano un buy” spiega Prashant Chandran. Secondo il quale è probabile che l’attuale divergenza in termini di crescita tra l’economia USA e quelle delle altre economie sviluppate non possa continuare e, di conseguenza, sta scommettendo su un appiattimento della curva dei rendimenti.
IL PIL CINESE RISCHIA SOTTRAZIONE DELLO 0,7%NEL 2019
Alla luce di queste prospettive, Prashant Chandran, fund manager di Western Asset (Legg Mason), ritiene che, in uno scenario di prolungata guerra commerciale, la crescita di Pechino risulterebbe più colpita rispetto a quella di Washington, con una sottrazione nel prossimo anno dello 0,7% al PIL cinese. Una previsione, quella di Prashant Chandran, che insieme a Ken Leech gestisce il fondo Legg Mason Western Asset Macro Opportunities Bond da 7,5 miliardi di dollari, che tiene conto sia della conferma dell’incontro tra il presidente americano Trump e quello cinese Xi al prossimo G20, e sia della imminente visita del premier giapponese Abe in Cina.
MA NESSUN HARD LANDING PER PECHINO
L’esperto, che esclude però un brusco calo della crescita (hard landing) della Cina, aggiunge che la contrazione del PIL di Pechino di tale entità “si verificherebbe solo se la Cina non rispondesse a ulteriori dazi ricorrendo agli investimenti, per esempio nella spesa infrastrutturale”. Resta il fatto che venerdì scorso è stato annunciato che il PIL del terzo trimestre (luglio-settembre) è sceso al 6,5%, il tasso di crescita più basso registrato dalla crisi finanziaria globale in poi.
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TREASURY A 10 ANNI DA COMPRARE
Tenendo conto di questi dati e di queste previsioni e osservando che il titolo di stato (Treasury) USA a 10 anni ha visto salire il proprio rendimento in un anno dal 2,3% all’attuale 3,15%, il gestore reputa che i governativi americani siano da acquistare, soprattutto in un regime di prezzi al consumo moderati.
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CURVA DEI TASSI USA IN VIA DI APPIATTIMENTO
“Crediamo che nei prossimi mesi l’inflazione dovrebbe restare contenuta, e quindi che, a questi livelli, i titoli di stato americani a 10 anni siano un buy” spiega Prashant Chandran. Secondo il quale è probabile che l’attuale divergenza in termini di crescita tra l’economia USA e quelle delle altre economie sviluppate non possa continuare e, di conseguenza, sta scommettendo su un appiattimento della curva dei rendimenti.
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