Alberto Chiandetti

“Manovra, prepararsi a nuovi scontri e volatilità”

Secondo gli analisti di Fidelity le sfide per l’Italia sono appena iniziate: il governo è in lotta su due fronti, ma presterà attenzione agli umori degli imprenditori. Focus sulle banche.

29 Ottobre 2018 16:58

financialounge -  Alberto Chiandetti Andrea Iannelli Fidelity International italia manovra
Il botta e risposta tra il governo italiano e la Commissione europea, dopo la bocciatura della manovra, va avanti. I mercati reagiscono alle prese di posizione dei protagonisti del dibattito e lo spread segue questo andamento tenendo le banche con il fiato sospeso. Una diminuzione del valore dei molti titoli di Stato italiani a bilancio, infatti, può incidere significativamente sui livelli di capitale. Tuttavia, dal governo italiano non arrivano solo dichiarazioni battagliere, ma come nel caso della presa di posizione sulle banche o su Draghi da parte di Salvini, arrivano anche segnali che il mercato può giudicare distensivi.

GOVERNO IN ASCOLTO


Secondo Andrea Iannelli e Alberto Chiandetti, Investment director e gestore di portafoglio di Fidelity International, lo spread tra i titoli decennali italiani e quelli tedeschi sta scontando “scenari particolarmente negativi” con prospettive che “potrebbero migliorare nettamente se gli italiani dimostrassero una certa flessibilità nelle negoziazioni per il bilancio”. Iannelli e Chiandetti ritengono che difficilmente la posizione conflittuale dell’Italia cambierà, ma fanno notare come il governo debba prestare attenzione agli umori dell’elettorato e degli imprenditori “specialmente nel ricco nord-est dove la maggioranza ha una delle sue roccaforti”.

VOLATILITÀ NEI PROSSIMI TRIMESTRI


Un atteggiamento ambivalente, dunque, che nell’analisi di Fidelity porterà “ulteriori scontri, notizie e volatilità nei prossimi trimestri”. Pur riconoscendo che le banche sono il canale tramite il quale la volatilità dei mercati si riversa sull’economia reale, Iannelli e Chiandetti ritengono che le grandi banche italiane dispongano di “margini di protezione più consistenti” che permette loro di “affrontare le turbolenze in modo più vantaggioso”. Per questo motivo Fidelity ha deciso di mantenere l’esposizione sul fronte obbligazionario riducendo, invece, l’esposizione alle banche su quello azionario. Oppure, sempre in ottica di protezione del portafoglio, si concentrano su aziende italiane con un’ampia diffusione all’estero nonché su emittenti non ciclici con una situazione patrimoniale solida.

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CONTAGIO MINIMO MA DA NON SOTTOVALUTARE


Per quanto riguarda la possibilità di un declassamento dei bond governativi italiani ad high yield, secondo Iannelli e Chiandetti si tratta di uno scenario lontano da quello di base di Fidelity ma “vista la gravità potenziale di questa eventualità” il mercato potrebbe cominciare a scontarla. Anche sul possibile contagio, gli esperti di Fidelity parlano di un effetto limitato per gli altri mercati di titoli di Stato e minimo nei titoli corporate italiani. Ma, avvertono, “sebbene i dati indichino un contagio limitato, gli investitori non devono sottovalutare il rischio”.

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