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Brasile, effetto Bolsonaro su valuta, azioni e bond
I mercati hanno reagito positivamente all'elezione del nuovo presidente del Brasile. Ma secondo Catechis (Legg Mason) la strada delle riforme sarà complessa
31 Ottobre 2018 12:32
Le sfide che Bolsonaro dovrà affrontare saranno molte e complesse, ma i mercati per il momento sembrano dare credito al nuovo presidente del Brasile e al prossimo ministro delle Finanze Paul Guedes.
Secondo Kim Catechis, Head of Global Emerging Markets di Martin Currie (Legg Mason), dalla vittoria di Bolsonaro gli investitori dovranno aspettarsi tre importanti conseguenze: una significativa ripresa della valuta, delle azioni e delle obbligazioni brasiliane.
Tuttavia Catechis non manca di sottolineare le difficoltà che Bolsonaro dovrà superare, a cominciare da una crescita debole e da una disoccupazione di nuovo in aumento. E la strada verso le attese riforme non sarà in discesa: "In un paese già polarizzato - afferma l'esperto di Martin Currie - i sindacati contrasteranno le riforme e le privatizzazioni. Qualsiasi iniziativa anticorruzione risulterà in un periodo di stagnazione politica, in quanto i burocrati esiteranno a firmare provvedimenti che rischiano di farli finire in carcere. I mercati non hanno la pazienza necessaria per attendere tutto questo tempo. Positivo è il fatto che alcune figure chiave nella Banca centrale e nel ministero delle Finanze dovrebbero restare al loro posto, assicurando continuità".
Ma l’economia in generale non è in una situazione del tutto negativa secondo Catechis: l'inflazione sta crescendo, ma rimane a livelli storicamente bassi, e il Brasile non è in prima linea nella guerra commerciale USA-Cina. "Anzi - afferma - gli agricoltori brasiliani già beneficiano dei dazi statunitensi, perché Pechino – come ritorsione - sta modificando le sue fonti di approvigionamento di prodotti agricoli. Inoltre il Brasile è un beneficiario netto dell'aumento dei prezzi del petrolio e delle materie prime, e il settore corporate è in gran parte under-leveraged".
In questo contesto, secondo Kim Catechis, gli investitori saranno soddisfatti anche di riforme modeste, e pertanto l'esperto si aspetta che le società nei portafogli di Martin Currie continueranno a far bene.
TRE CONSEGUENZE
Secondo Kim Catechis, Head of Global Emerging Markets di Martin Currie (Legg Mason), dalla vittoria di Bolsonaro gli investitori dovranno aspettarsi tre importanti conseguenze: una significativa ripresa della valuta, delle azioni e delle obbligazioni brasiliane.
RIFORME COMPLICATE
Tuttavia Catechis non manca di sottolineare le difficoltà che Bolsonaro dovrà superare, a cominciare da una crescita debole e da una disoccupazione di nuovo in aumento. E la strada verso le attese riforme non sarà in discesa: "In un paese già polarizzato - afferma l'esperto di Martin Currie - i sindacati contrasteranno le riforme e le privatizzazioni. Qualsiasi iniziativa anticorruzione risulterà in un periodo di stagnazione politica, in quanto i burocrati esiteranno a firmare provvedimenti che rischiano di farli finire in carcere. I mercati non hanno la pazienza necessaria per attendere tutto questo tempo. Positivo è il fatto che alcune figure chiave nella Banca centrale e nel ministero delle Finanze dovrebbero restare al loro posto, assicurando continuità".
I DAZI NON SPAVENTANO IL BRASILE
Ma l’economia in generale non è in una situazione del tutto negativa secondo Catechis: l'inflazione sta crescendo, ma rimane a livelli storicamente bassi, e il Brasile non è in prima linea nella guerra commerciale USA-Cina. "Anzi - afferma - gli agricoltori brasiliani già beneficiano dei dazi statunitensi, perché Pechino – come ritorsione - sta modificando le sue fonti di approvigionamento di prodotti agricoli. Inoltre il Brasile è un beneficiario netto dell'aumento dei prezzi del petrolio e delle materie prime, e il settore corporate è in gran parte under-leveraged".
LA REAZIONE DEGLI INVESTITORI
In questo contesto, secondo Kim Catechis, gli investitori saranno soddisfatti anche di riforme modeste, e pertanto l'esperto si aspetta che le società nei portafogli di Martin Currie continueranno a far bene.
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