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Tech e healthcare per rafforzare la resilienza dei portafogli azionari
Alla luce delle ultime trimestrali e delle possibili ripercussioni della guerra dei dazi, Turnill (BlackRock) suggerisce le società di qualità, in particolare quelle nei settori della tecnologia e dell'healthcare.
1 Novembre 2018 07:50
Uno degli aspetti che più colpisce di questa correzione azionaria è che sta proseguendo anche in presenza di trimestrali aziendali molto positive, addirittura superiori, nella maggioranza dei casi, alle aspettative di consenso degli analisti. Gli investitori, infatti, hanno concentrato la loro attenzione soprattutto sulla sostenibilità della crescita degli utili rispetto ai solidi profitti annunciati dalle compagnie. Alla luce di questo fenomeno, Richard Turnill, BlackRock’s Global Chief Investment Strategist nel suo commento settimanale ai mercati dal titolo “An unrewarded earnings season”, ritiene che l'incertezza sulla crescita dei guadagni futuri non solo è aumentata ma, con ogni probabilità, resterà elevata: ciò rafforza la propria raccomandazione di implementare una maggiore resilienza ai portafogli azionari tramite esposizioni verso società di qualità.
“Il nostro scenario base prevede che una solida crescita globale possa sostenere i profitti delle aziende. Tuttavia i rischi sono aumentati, a cominciare dalle tensioni geopolitiche e dalle politiche fiscali e monetarie meno stimolanti che amplificano l'incertezza economica e le preoccupazioni degli investitori” puntualizza l’esperto. Turnill, proprio per questo, suggerisce di privilegiare le società di qualità, in particolare quelle con bilanci solidi e robuste prospettive di guadagno. Molte delle quali sono quotate negli Stati Uniti e rientrano in larga parte nei settori della tecnologia e dell'healthcare.
Le conclusioni operative a cui giunge l’esperto partono, come accennato sopra, dalla constatazione che la recente debolezza del mercato azionario statunitense non sia un riflesso degli utili correnti quanto piuttosto dell'incertezza che circonda la sostenibilità di robusti guadagni anche nel 2019 e negli anni successivi, alla luce della crescente preoccupazione per i conflitti commerciali e il loro impatto sulle catene di approvvigionamento globale. D’altra parte il ritmo di crescita degli utili finora è solo lievemente diminuito rispetto al secondo trimestre ma è ancora piuttosto accelerato, soprattutto negli Stati Uniti. Le aziende USA a fronte di un incremento del 10% dei ricavi del secondo trimestre stanno evidenziando un aumento del fatturato del 7% nel terzo trimestre, che resta ampiamente al di sopra della media a lungo termine.
“Il selloff (vendita sul mercato senza limitazione di quantità e prezzo) della scorsa settimana sembra essere un evento di rischio, con i rendimenti obbligazionari in calo e le azioni difensive che hanno registrato performance migliori della media di mercato” spiega
Richard Turnill. L’esperto poi sottolinea un altro aspetto di rilievo del mercato. Anche i titoli di aziende che annunciano utili per il terzo trimestre in forte aumento possono essere penalizzate dal mercato per il semplice fatto che il management indichi un possibile rallentamento nei prossimi trimestri.
A questo proposito, va segnalato che un certo numero di compagnie ha illustrato l'impatto sulle catene di approvvigionamento globali derivanti da un deterioramento nei rapporti commerciali tra gli Stati Uniti e la Cina. Infatti, l'aumento delle tariffe potrebbe spingere alcune aziende a spostare le catene di approvvigionamento dalla Cina con spese che potrebbero risultare tanto significative da minacciare in modo serio i margini aziendali nei prossimi trimestri. Se a questo si aggiungono le maggiori preoccupazioni in termini di aumento del costo del lavoro raccolte sul mercato dal team Systematic Active Equity di BlackRock, e l'incertezza sulle elezioni di mid term negli Stati Uniti previste per il prossimo 6 novembre, ecco che il quadro di instabilità emotiva degli investitori azionari è completo.
“Tenendo conto di tutte le variabili, e del fatto che il nostro indicatore BlackRock GPS (un modello di misura macroeconomica interno) indica ancora una solida crescita globale il prossimo anno con inflazione moderata, ci sono le premesse per uno scenario positivo per i guadagni delle imprese. Tuttavia, è giusto aspettarsi un ritmo più lento di profitti e ricavi nel 2019. Inoltre la gamma del potenziale (sia al rialzo che al ribasso) dei risultati degli utili societari sembra in aumento, così come è cresciuta l'incertezza sulle prospettive di crescita (sia negli Stati Uniti che a livello globale). Le prospettive per i margini societari potrebbero quindi virare al ribasso se i conflitti commerciali dovessero intensificarsi nel 2019 e le pressioni sui prezzi aumentassero ulteriormente” conclude Richard Turnill.
LO SCENARIO DI BASE
“Il nostro scenario base prevede che una solida crescita globale possa sostenere i profitti delle aziende. Tuttavia i rischi sono aumentati, a cominciare dalle tensioni geopolitiche e dalle politiche fiscali e monetarie meno stimolanti che amplificano l'incertezza economica e le preoccupazioni degli investitori” puntualizza l’esperto. Turnill, proprio per questo, suggerisce di privilegiare le società di qualità, in particolare quelle con bilanci solidi e robuste prospettive di guadagno. Molte delle quali sono quotate negli Stati Uniti e rientrano in larga parte nei settori della tecnologia e dell'healthcare.
TIMORI SULLA SOSTENIBILITÀ DEGLI UTILI
Le conclusioni operative a cui giunge l’esperto partono, come accennato sopra, dalla constatazione che la recente debolezza del mercato azionario statunitense non sia un riflesso degli utili correnti quanto piuttosto dell'incertezza che circonda la sostenibilità di robusti guadagni anche nel 2019 e negli anni successivi, alla luce della crescente preoccupazione per i conflitti commerciali e il loro impatto sulle catene di approvvigionamento globale. D’altra parte il ritmo di crescita degli utili finora è solo lievemente diminuito rispetto al secondo trimestre ma è ancora piuttosto accelerato, soprattutto negli Stati Uniti. Le aziende USA a fronte di un incremento del 10% dei ricavi del secondo trimestre stanno evidenziando un aumento del fatturato del 7% nel terzo trimestre, che resta ampiamente al di sopra della media a lungo termine.
Wall Street può continuare a primeggiare tra le piazze finanziarie
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UN SELLOFF FRUTTO DI UN EVENTO DI RISCHIO
“Il selloff (vendita sul mercato senza limitazione di quantità e prezzo) della scorsa settimana sembra essere un evento di rischio, con i rendimenti obbligazionari in calo e le azioni difensive che hanno registrato performance migliori della media di mercato” spiega
Richard Turnill. L’esperto poi sottolinea un altro aspetto di rilievo del mercato. Anche i titoli di aziende che annunciano utili per il terzo trimestre in forte aumento possono essere penalizzate dal mercato per il semplice fatto che il management indichi un possibile rallentamento nei prossimi trimestri.
UN QUADRO DI INSTABILITÀ EMOTIVA
A questo proposito, va segnalato che un certo numero di compagnie ha illustrato l'impatto sulle catene di approvvigionamento globali derivanti da un deterioramento nei rapporti commerciali tra gli Stati Uniti e la Cina. Infatti, l'aumento delle tariffe potrebbe spingere alcune aziende a spostare le catene di approvvigionamento dalla Cina con spese che potrebbero risultare tanto significative da minacciare in modo serio i margini aziendali nei prossimi trimestri. Se a questo si aggiungono le maggiori preoccupazioni in termini di aumento del costo del lavoro raccolte sul mercato dal team Systematic Active Equity di BlackRock, e l'incertezza sulle elezioni di mid term negli Stati Uniti previste per il prossimo 6 novembre, ecco che il quadro di instabilità emotiva degli investitori azionari è completo.
Dazi commerciali e dinamiche valutarie al centro dell’attenzione
Dazi commerciali e dinamiche valutarie al centro dell’attenzione
PROSPETTIVE 2019 TUTTE DA VERIFICARE
“Tenendo conto di tutte le variabili, e del fatto che il nostro indicatore BlackRock GPS (un modello di misura macroeconomica interno) indica ancora una solida crescita globale il prossimo anno con inflazione moderata, ci sono le premesse per uno scenario positivo per i guadagni delle imprese. Tuttavia, è giusto aspettarsi un ritmo più lento di profitti e ricavi nel 2019. Inoltre la gamma del potenziale (sia al rialzo che al ribasso) dei risultati degli utili societari sembra in aumento, così come è cresciuta l'incertezza sulle prospettive di crescita (sia negli Stati Uniti che a livello globale). Le prospettive per i margini societari potrebbero quindi virare al ribasso se i conflitti commerciali dovessero intensificarsi nel 2019 e le pressioni sui prezzi aumentassero ulteriormente” conclude Richard Turnill.