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Correzione dei mercati: quattro possibili opzioni per gli investitori

La correzione può essere un buon punto di ingresso, ma non vanno dimenticate le regole generali. Ecco quattro possibilità per cercare di navigare i mercati odierni.

2 Novembre 2018 09:32

financialounge -  correzione di borsa Ethenea liquidità portafogli Trumponomics Yves Longchamp
La correzione dei mercati azionari in atto questo mese sta dando agli investitori motivo di temere che il mercato toro (rialzista) partito nel marzo 2009, e tra i più i lunghi del dopoguerra, stia volgendo al termine. Certo, osservando quanto accaduto dopo la correzione di febbraio, si potrebbe essere tentati di pensare che comperare adesso in Borsa possa rappresentare una buona occasione di investimento: chi lo avesse fatto dopo la correzione di febbraio avrebbe spuntato un guadagno fino al 20% investendo nell’azionario USA. D’altronde, i migliori acquisti si fanno durante le correzioni non sui massimi di Borsa. Ma non è così semplice. Perché le variabili in gioco sono tante e non si può escludere un ulteriore calo dei listini così come non è certo il rimbalzo dei mercati. Inoltre ogni investitore ha una storia personale e quindi non si può affatto generalizzare. Allora procediamo per ordine, ripassando i suggerimenti standard che valgono per la maggior parte dei risparmiatori.


UN FONDO DI LIQUIDITÀ PER LE SPESE FAMILIARI


Il primo punto è verificare se la maggior parte della propria ricchezza sia vincolata al patrimonio finanziario investito. In altre parole investire nel mercato azionario per esigenze a lungo termine e denaro o titoli di alta qualità e liquidabilità per esigenze a breve termine è del tutto appropriato. Ma è opportuno disporre di risorse di emergenza (tra contanti e strumenti monetari e di liquidità) adeguate per coprire il controvalore di sei mesi di spese familiari. Questo approccio permette che brevi periodi di volatilità del mercato non distraggano dal perseguimento dei propri obiettivi finanziari di lungo termine.


RIESAMINARE GLI INVESTIMENTI A LUNGO TERMINE


Il secondo punto, è quello di riesaminare il proprio portafoglio per verificare se ci siano alcuni degli asset preferiti che si possano acquistare a prezzi più bassi. Quindi, è giusto non reagire emotivamente se si dispone di una valida pianificazione finanziaria ma non per questo non si deve approfittare di opportunità tattiche offerte dalle correzioni dei mercati.
Ma attenzione, questo non vuol dire precipitarsi a mettere tutti i propri risparmi liquidi in un’azione o in un bond preferito: ogni nuovo investimento deve essere sempre contestualizzato all’interno della propria strategia e deve assicurare un’ampia diversificazione dei rischi.


QUATTRO OPZIONI AGGIUNTIVE


Fin qui due regole generali evergreen. Ma, osservando il mercato americano, gli esperti suggeriscono quattro possibili opzioni per coloro che disponessero di una somma liquida da investire in questo contesto di alta volatilità, tassi di interesse in aumento e ciclo economico e finanziario giunto nella sua parte finale. Opzioni che potrebbero interessare anche gli investitori italiani.


SOCIETÀ CHE INCREMENTANO I DIVIDENDI


La prima la indica Eric Ervin, CEO di Blockforce Capital, una società fintech di San Diego, in California: le azioni che garantiscono la crescita dei dividendi. "Con gli indici di mercato a livelli storicamente elevati e considerando l'ambiente caratterizzato da tassi di interesse e obbligazionari in crescita, è importante che gli investitori cerchino le azioni di qualità più elevata con il potenziale migliore per continuare a far crescere i loro dividendi", specifica Eric Ervin, citando Divcon, il sistema di classificazione dei dividendi di qualità di Blockforce che comprende titoli di compagnie quali Mastercard, Nvidia Corp., Intuit , Visa , Motorola Solutions, Nike, Apple.


BOND SOCIETARI USA DI ALTA QUALITÀ


Una seconda opzione è rappresentata dalle obbligazioni societarie statunitensi a breve termine di alta qualità, acquistabili tramite un ETF che permette di diversificare anche piccoli capitali in centinaia di emittenti. Il rendimento medio di questi titoli oscilla tra il 3,5% e il 4% lordo annuo e, grazie alla scadenza ridotta, non dovrebbero risentire eccessivamente della variazione dei tassi di mercato. A suggerirla è Lorraine Ell, amministratore delegato e senior financial adviser di Better Money Decisions, una società di consulenza finanziaria vicino ad Albuquerque.


MATERIE PRIME, ORO E IMMOBILIARE


Will Rhind, fondatore e amministratore delegato di GraniteShares, un emittente indipendente dell'ETF con sede a New York, afferma invece, e siamo alla terza opzione, che le attività reali (come le materie prime, l'oro e l’immobiliare) potrebbero registrare un buona performance anche in un ambiente contraddistinto dal rialzo dei tassi di interesse.

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TREASURY USA 1-3 ANNI


La quarta opzione consiste infine nel parcheggiare la liquidità nei titoli di stato (Treasury) USA con scadenza 1-3 anni che offrono attualmente un buon rendimento (2,8%). Ciò permette di aspettare l’evoluzione dei mercati e, pertanto, di decidere con calma gli investimenti a medio e lungo termine


ETHENEA: PRIVILEGIARE QUALITÀ E LIQUIDITÀ


Precisato tutto questo, Yves Longchamp, Head of Research di ETHENEA Independent Investors, la società di gestione dei fondi Ethna Funds, suggerisce di non trascurare la struttura della curva dei rendimenti statunitensi per il semplice motivo che l’appiattimento della curva (con tassi a breve molto vicini a quelli a lungo termine) esprime perplessità sul lungo periodo. “La politica economica messA in atto dal presidente Trump (la cosiddetta Trumponomics) è chiaramente una strategia a breve termine. Finanziare la spesa pubblica facendo ricorso al debito significa imporre maggiori spese alle generazioni future e nel prossimo decennio arriverà il momento di pagare il conto” spiega Yves Longchamp. Tuttavia, sebbene la curva dei rendimenti statunitensi sia per Yves Longchamp un chiaro segnale di allarme, l’esperto, nell’attuale contesto, ritiene opportuno investire in azioni e obbligazioni, privilegiando però sia la qualità delle società e degli emittenti e sia la liquidità degli asset acquistati.

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