A-share
Mercati emergenti, Messico e Brasile sono ora buone occasioni di acquisto
Per Love (GAM Investments) un altro segmento piuttosto conveniente è quello del mercato domestico cinese delle A-shares.
2 Novembre 2018 13:00
I mercati azionari emergenti quest’anno sono stati tra le asset class che hanno procurato le peggiori perdite agli investitori. Dall’inizio dell’anno al 30 ottobre, l’indice MSCI emerging markets in valuta locale ha registrato una perdita del 19,2%. E non è andata meglio nemmeno a chi si è affidato ai mercati di frontiera, quei paesi che rappresentano i futuri mercati emergenti (come, per fare qualche esempio, Croazia, Mongolia, Nigeria, Vietnam): nello stesso arco di tempo, l’indice MSCI mercati di frontiera ha lasciato sul parterre il 17,5 per cento.
Secondo Tim Love, responsabile strategie azionarie Paesi Emergenti di GAM Investments, in questo contesto l’approccio da adottare deve essere rigoroso e coerente per riuscire a individuare i titoli di qualità. Società che abbiano un merito di credito investment grade (possibilmente nella parte alta del rating), dimostrino l’attitudine a generare flussi di cassa positivi e che abbiano un prezzo di acquisto non eccessivo, altrimenti meglio aspettarne una correzione.
La risultante di questo approccio indirizza le scelte, in questo momento, soprattutto in Messico e Brasile. “Il primo, tra dicembre e gennaio, ha sofferto in maniera sproporzionata la fase precedente la nomina del nuovo Presidente mentre il paese sudamericano ha risentito in maniera eccessiva degli scandali legati alla corruzione (ad esempio il caso Car Wash) e la campagna elettorale per le elezioni presidenziali” spiega Tim Love. Per il quale, alle attuali valutazioni di mercato, sia il Messico che il Brasile offrono all’interno dei propri listini diverse buone opportunità di acquisto.
L’approccio di Tim Love individua poi nelle A-shares, le azioni di aziende cinesi quotate sul listino di Shanghai, un altro segmento con valutazioni molto convenienti, sia rispetto alla loro media storica e sia se confrontate con quelle dei mercati sviluppati. Per l’esperto le loro quotazioni hanno sofferto un insieme di fattori negativi, dai timori sulla guerra commerciale alle tematiche legate ad una corporate governance opaca fino, soprattutto, alla contrazione dello yuan che dal primo trimestre di quest’anno è arretrato di oltre 10 punti percentuali. “Tenendo conto che le quotazioni delle B-shares, i titoli di aziende cinesi contrattati a Hong Kong, hanno tenuto grazie al fatto che il dollaro di Hong Kong è ancorato al dollaro statunitense, le A-shares cinesi in yuan stanno offrendo al momento entry point più interessanti sebbene in modo molto selettivo” specifica Tim Love.
L’esperto individua poi nel Vietnam e nella Romania due mercati di frontiera interessanti, sebbene implichino per gli investitori una maggiore predisposizione al rischio e una minore liquidità. Le qualità che rendono questi due mercati azionari attraenti agli occhi di Tim Love non si limitano al loro buon rischio di credito, ma spaziano su altri fronti: dai fondamentali robusti ai cospicui flussi di cassa, dalla presenza di aziende di alta qualità caratterizzate da buoni tassi di crescita al fatto che le società siano sempre più inclini a migliorare anche i punteggi
“Riteniamo, però, che le opportunità in questi specifici mercati possano persistere fintanto che i movimenti legati al rischio siano dovuti alla sfera globale” tiene a precisare l’esperto. Il quale, infine, segnala i paesi che lo convincono di meno, soprattutto alla luce dei loro fondamentali: Turchia, Sudafrica e Indonesia.
UN APPROCCIO RIGOROSO E COERENTE
Secondo Tim Love, responsabile strategie azionarie Paesi Emergenti di GAM Investments, in questo contesto l’approccio da adottare deve essere rigoroso e coerente per riuscire a individuare i titoli di qualità. Società che abbiano un merito di credito investment grade (possibilmente nella parte alta del rating), dimostrino l’attitudine a generare flussi di cassa positivi e che abbiano un prezzo di acquisto non eccessivo, altrimenti meglio aspettarne una correzione.
BUONE OPPORTUNITÀ IN BRASILE E MESSICO
La risultante di questo approccio indirizza le scelte, in questo momento, soprattutto in Messico e Brasile. “Il primo, tra dicembre e gennaio, ha sofferto in maniera sproporzionata la fase precedente la nomina del nuovo Presidente mentre il paese sudamericano ha risentito in maniera eccessiva degli scandali legati alla corruzione (ad esempio il caso Car Wash) e la campagna elettorale per le elezioni presidenziali” spiega Tim Love. Per il quale, alle attuali valutazioni di mercato, sia il Messico che il Brasile offrono all’interno dei propri listini diverse buone opportunità di acquisto.
Mercati emergenti, la solida crescita globale spingerà i flussi in entrata
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A-SHARES CINESI SOTTOVALUTATE
L’approccio di Tim Love individua poi nelle A-shares, le azioni di aziende cinesi quotate sul listino di Shanghai, un altro segmento con valutazioni molto convenienti, sia rispetto alla loro media storica e sia se confrontate con quelle dei mercati sviluppati. Per l’esperto le loro quotazioni hanno sofferto un insieme di fattori negativi, dai timori sulla guerra commerciale alle tematiche legate ad una corporate governance opaca fino, soprattutto, alla contrazione dello yuan che dal primo trimestre di quest’anno è arretrato di oltre 10 punti percentuali. “Tenendo conto che le quotazioni delle B-shares, i titoli di aziende cinesi contrattati a Hong Kong, hanno tenuto grazie al fatto che il dollaro di Hong Kong è ancorato al dollaro statunitense, le A-shares cinesi in yuan stanno offrendo al momento entry point più interessanti sebbene in modo molto selettivo” specifica Tim Love.
Debito emergente, le scelte per sfruttare un’inversione di tendenza
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VIETNAM E ROMANIA, CON QUALCHE RISCHIO IN PIÙ
L’esperto individua poi nel Vietnam e nella Romania due mercati di frontiera interessanti, sebbene implichino per gli investitori una maggiore predisposizione al rischio e una minore liquidità. Le qualità che rendono questi due mercati azionari attraenti agli occhi di Tim Love non si limitano al loro buon rischio di credito, ma spaziano su altri fronti: dai fondamentali robusti ai cospicui flussi di cassa, dalla presenza di aziende di alta qualità caratterizzate da buoni tassi di crescita al fatto che le società siano sempre più inclini a migliorare anche i punteggi
ESG. ALLA LARGA DA TURCHIA, SUDAFRICA E INDONESIA
“Riteniamo, però, che le opportunità in questi specifici mercati possano persistere fintanto che i movimenti legati al rischio siano dovuti alla sfera globale” tiene a precisare l’esperto. Il quale, infine, segnala i paesi che lo convincono di meno, soprattutto alla luce dei loro fondamentali: Turchia, Sudafrica e Indonesia.