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Indice S&P500, come ridurre in modo semplice il rischio dell'investimento

È possibile difendere il proprio portafoglio guardando oltre gli ETF ponderati in base alla capitalizzazione di mercato che replicano l'indice S&P 500: forse è il momento di quelli equal weight

15 Novembre 2018 09:28

financialounge -  ETF portafogli rischio S&P 500 Wall Street
Chi avesse investito mille euro il 9 marzo 2009 sull’indice S&P500 di Wall Street se ne ritroverebbe oggi 4.575, pari ad una performance del 357,48%, ovvero il 17,03% annuo composto. Ma anche chi avesse puntato sull’azionario USA negli ultimi cinque anni non avrebbe certo di che lamentarsi (+14,9% medio all’anno) e neppure chi si fosse deciso solo tre anni fa (+10,03% annuo composto). Negli ultimi 12 mesi, dal 9 novembre 2017 al 9 novembre scorso, un buon etf che replica l’indice S&P500 ha fruttato l’11,95% in euro mentre da inizio anno la performance è dell’11,5%. Niente male neppure in questo caso, soprattutto se si pensa che l’Eurostoxx dal primo gennaio al 9 novembre segnava un -7,5% e il Ftse Mib di Piazza Affari addirittura un -11,9%.

DIVERSIFICARE IL PORTAFOGLIO AZIONARIO


Agli investitori viene spesso consigliato di diversificare il portafoglio azionario e di scegliere o un buon gestore attivo (meglio se con l’ausilio di un consulente di fiducia) oppure impiegare i risparmi in fondi indicizzati a basso costo (gli etf, exchange traded funds). Tuttavia, l'indice S&P 500 che è ponderato in base alla capitalizzazione di mercato, durante le turbolenze di ottobre ha evidenziato quanto il rischio fosse concentrato sui titoli a più alta capitalizzazione che lo compongono.

I PRIMI 10 TITOLI DELL’S&P500 VALGONO IL 22%


Secondo alcuni esperti del mercato degli ETF è possibile difendere il proprio portafoglio guardando oltre gli etf ponderati in base alla capitalizzazione di mercato che replicano l'indice S&P 500. Questo perché, se è vero che si potrebbe sostenere che l'S&P 500 sia diversificato in quanto comprende 500 diverse società, è altrettanto vero che la sua ponderazione della capitalizzazione di mercato concentra il rischio nelle grandi aziende, molte delle quali nel settore tecnologico. Basti pensare che sommando la capitalizzazione di mercato dei 10 più importanti titoli dell’indice S&P500 (Apple, Microsoft , Amazon.com, Johnson & Johnson, JPMorgan Chase & Co, Facebook, Exxon Mobil, Alphabet Classe A e Classe C e Walmart) si raggiunge un valore di mercato di 5.052 miliardi di dollari, pari al 21,9% di tutto il controvalore dei 500 titoli dell’Indice S & P 500 (pari a 23.022 miliardi di dollari). Pertanto il 22% circa dell’S&P 500 è concentrato nelle 10 maggiori aziende e chi acquista un ETF S&P500 classico (basato sulla ponderazione della capitalizzazione) deve sapere che sta essenzialmente concentrando il rischio su una manciata di titoli.

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L’ALTERNATIVA DEGLI ETF EQUAL WEIGHT


L’alternativa potrebbe essere quella di scegliere un buon fondo azionario USA a gestione attiva, che può limitare questi rischi ma costa molto di più di un ETF e, soprattutto,necessita di competenze per poterlo selezionare. In alternativa si può diversificare ulteriormente senza rinunciare ai vantaggi degli ETF. Alcuni analisti hanno recentemente sottolineato i vantaggi degli ETF equal weight, cioè equiponderati. Come suggerisce il termine, un etf azionario S&P 500 equal weight manterrà in portafoglio i 500 titoli dell’indice in proporzioni uguali.

COMPLEMENTARE AGLI ETF S&P 500 CLASSICI


Ciò significa un continuo riaggiustamento del portafoglio, con le posizioni dei titoli che corrono di più in Borsa che vengono rifilate e quelle dei titoli meno gettonati che vengono incrementate. Ciò ha l'effetto di ridurre la volatilità. Negli ultimi anni, questo approccio ha registrato una performance inferiore all’indice S&P 500 (che è ponderato in base alla capitalizzazione), ma si può dimostrare che per lunghi periodi gli ETF equal weight hanno saputo fare meglio della media di mercato e anche di quelli focalizzati su particolari settori di mercato. In tutti i casi, gli ETF equal weight dovrebbero essere considerati come una componente di portafoglio complementare agli ETF S&P 500 classici.

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