akira fuse
Trend secolari, il ruolo della nuova classe media negli investimenti
Per Fuse (Capital Group) esaminare da dove provengano i ricavi di una società, anziché limitarsi a verificarne la sede geografica, può consentire agli investitori di comprenderne meglio l’attività
3 Dicembre 2018 11:24
Volendo fare il punto della situazione macroeconomica a livello globale emergono luci e ombre nelle diverse aree geografiche. L’economia europea, per esempio, mostra ancora numeri piuttosto solidi ma, al contempo, vede riaffiorare diverse problematiche politiche. In Asia, invece, la guerra commerciale tra Washington e Pechino e l’avvio di alcune restrizioni sul credito potrebbe determinare un rallentamento superiore alle previsioni per l’economia cinese. Nei mercati emergenti oltre alle implicazioni dei dazi commerciali, pesano il dollaro forte e le criticità di singoli paesi. Negli Stati Uniti, che sono tornati ad essere la locomotiva della crescita globale, dopo l’accelerazione del PIL di quest’anno ci si interroga sul trend che l’economia potrà avere nel 2019. Tuttavia Akira Fuse, Direttore degli investimenti di Capital Group, è convinto che, anche in questo periodo di incertezza, i mercati globali siano in grado di offrire opportunità.
“Nell’ambito della nostra prospettiva a lungo termine, consideriamo la volatilità dei mercati una opportunità per investire in una più ampia gamma di opzioni. Siamo particolarmente attenti ai trend secolari a lungo termine che si stanno delineando, soprattutto sui mercati in fase di sviluppo, vale a dire le economie caratterizzate da un tasso di crescita più elevato rispetto al resto del mondo” dichiara Akira Fuse.
Il quale è convinto che utilizzando la combinazione di una ricerca approfondita e di un approccio selettivo è possibile individuare e cogliere al meglio le diverse opportunità. Una combinazione che ha come fattore determinate i fondamentali che evidenziano una situazione di ipervenduto per le azioni dei mercati emergenti le cui quotazioni attuali risultano più allettanti rispetto alle società dei paesi sviluppati.
Non solo. Se si tiene conto che l’FMI (Fondo Monetario Internazionale) giudica adeguate le riserve valutarie comprese in un range tra il 100% e il 150% del proprio standard di adeguatezza in materia, allora occorre ricordare che, secondo le recenti stime formulate nel corso di quest’anno, vi rientrano Argentina, Messico e Indonesia mentre altri importanti paesi (India, Brasile e Russia) vantano stime di percentuali di riserve valutarie superiori. Ne consegue che sono nelle condizioni di onorare il debito esterno.
Fin qui la cornice positiva d’insieme. Ma Capital Group punta sui temi di crescita secolare a lungo termine per sfruttarli a proprio vantaggio: tra questi figura per esempio l’avanzata della classe media. Se si osserva cosa sta succedendo in Cina si scopre per esempio che i consumatori si stanno orientando sempre di più dall’acquisto dei beni di base a quelli di lusso. Più di recente si registra uno spostamento dall’acquisto di beni di marca al desiderio di effettuare un maggior numero di viaggi all’estero, una inclinazione che risulta più diffusa tra i millennial, i quali però mostrano di gradire itinerari meno battuti e capaci di procurare loro interessanti e costruttive esperienze di viaggio.
Non deve pertanto stupire che il settore dei viaggi all’estero abbia innestato una marcia superiore in particolare nei mercati emergenti. I viaggiatori cinesi, in particolare, nel 2017 hanno totalizzato 142 milioni di partenze internazionali (fonte: Organizzazione Mondiale del Turismo) con un volume complessivo di spesa pari a 258 miliardi di dollari, cioè circa un quinto della spesa turistica globale. Se poi si aggiungono le partenze e le spese relative ai turisti russi e a quelli brasiliani l’incidenza sul totale cresce ancora di molto.
Un altro settore che ha suscitato l’interesse di Capital Group riguarda invece la crescita della tecnologia mobile che, sulla scia della rapida diffusione dei dispositivi mobili di ultima generazione sta modificando le tendenze di consumo in tutto il mondo, in particolare nei mercati emergenti in rapida crescita, come Cina, India e Brasile. “In settori come quello delle piattaforme di pagamento su dispositivi mobili, le società cinesi stanno facendo registrare una crescita sostanziale e si avviano a superare i concorrenti della Silicon Valley sul fronte del progresso tecnologico” riferisce Akira Fuse.
L’esperto, tornando ai viaggi all’estero, indica il gruppo Airbus come una delle compagnie che potrebbero beneficiare di un incremento della domanda in questo settore. Da notare che Airbus è francese, ha sede in Olanda ed è molto attiva sul mercato europeo ma, al contempo, vanta una significativa percentuale di ricavi e profitti dai mercati emergenti.
Ed è proprio questo il punto secondo Akira Fuse. “Comprendere da dove provengano i ricavi di una società, anziché limitarsi a verificare dove essa abbia sede, può consentire agli investitori di comprenderne meglio l’attività” puntualizza l’esperto.
Il principio esposto da Akira Fuse in Capital Group viene definito ‘New Geography of Investing’ (nuova geografia degli investimenti). Nella sostanza, Capital Group investe nel lungo periodo in titoli di aziende con una significativa esposizione ai Paesi con mercati e economie in via di sviluppo: sia aziende con sede nei mercati emergenti e sia multinazionali con sede in Paesi sviluppati ma con significative attività in regioni in via di sviluppo.
LA VOLATILITÀ MOLTIPLICA LE OPPORTUNITÀ
“Nell’ambito della nostra prospettiva a lungo termine, consideriamo la volatilità dei mercati una opportunità per investire in una più ampia gamma di opzioni. Siamo particolarmente attenti ai trend secolari a lungo termine che si stanno delineando, soprattutto sui mercati in fase di sviluppo, vale a dire le economie caratterizzate da un tasso di crescita più elevato rispetto al resto del mondo” dichiara Akira Fuse.
RICERCA E SELEZIONE
Il quale è convinto che utilizzando la combinazione di una ricerca approfondita e di un approccio selettivo è possibile individuare e cogliere al meglio le diverse opportunità. Una combinazione che ha come fattore determinate i fondamentali che evidenziano una situazione di ipervenduto per le azioni dei mercati emergenti le cui quotazioni attuali risultano più allettanti rispetto alle società dei paesi sviluppati.
CONSISTENTI RISERVE VALUTARIE
Non solo. Se si tiene conto che l’FMI (Fondo Monetario Internazionale) giudica adeguate le riserve valutarie comprese in un range tra il 100% e il 150% del proprio standard di adeguatezza in materia, allora occorre ricordare che, secondo le recenti stime formulate nel corso di quest’anno, vi rientrano Argentina, Messico e Indonesia mentre altri importanti paesi (India, Brasile e Russia) vantano stime di percentuali di riserve valutarie superiori. Ne consegue che sono nelle condizioni di onorare il debito esterno.
Azioni, bond e valute dei mercati emergenti a sconto dopo la correzione
Azioni, bond e valute dei mercati emergenti a sconto dopo la correzione
BOOM DEL SETTORE VIAGGI
Fin qui la cornice positiva d’insieme. Ma Capital Group punta sui temi di crescita secolare a lungo termine per sfruttarli a proprio vantaggio: tra questi figura per esempio l’avanzata della classe media. Se si osserva cosa sta succedendo in Cina si scopre per esempio che i consumatori si stanno orientando sempre di più dall’acquisto dei beni di base a quelli di lusso. Più di recente si registra uno spostamento dall’acquisto di beni di marca al desiderio di effettuare un maggior numero di viaggi all’estero, una inclinazione che risulta più diffusa tra i millennial, i quali però mostrano di gradire itinerari meno battuti e capaci di procurare loro interessanti e costruttive esperienze di viaggio.
Non deve pertanto stupire che il settore dei viaggi all’estero abbia innestato una marcia superiore in particolare nei mercati emergenti. I viaggiatori cinesi, in particolare, nel 2017 hanno totalizzato 142 milioni di partenze internazionali (fonte: Organizzazione Mondiale del Turismo) con un volume complessivo di spesa pari a 258 miliardi di dollari, cioè circa un quinto della spesa turistica globale. Se poi si aggiungono le partenze e le spese relative ai turisti russi e a quelli brasiliani l’incidenza sul totale cresce ancora di molto.
DISPOSITIVI MOBILI DI ULTIMA GENERAZIONE
Un altro settore che ha suscitato l’interesse di Capital Group riguarda invece la crescita della tecnologia mobile che, sulla scia della rapida diffusione dei dispositivi mobili di ultima generazione sta modificando le tendenze di consumo in tutto il mondo, in particolare nei mercati emergenti in rapida crescita, come Cina, India e Brasile. “In settori come quello delle piattaforme di pagamento su dispositivi mobili, le società cinesi stanno facendo registrare una crescita sostanziale e si avviano a superare i concorrenti della Silicon Valley sul fronte del progresso tecnologico” riferisce Akira Fuse.
IL CASO AIRBUS
L’esperto, tornando ai viaggi all’estero, indica il gruppo Airbus come una delle compagnie che potrebbero beneficiare di un incremento della domanda in questo settore. Da notare che Airbus è francese, ha sede in Olanda ed è molto attiva sul mercato europeo ma, al contempo, vanta una significativa percentuale di ricavi e profitti dai mercati emergenti.
NEW GEOGRAPHY OF INVESTING
Ed è proprio questo il punto secondo Akira Fuse. “Comprendere da dove provengano i ricavi di una società, anziché limitarsi a verificare dove essa abbia sede, può consentire agli investitori di comprenderne meglio l’attività” puntualizza l’esperto.
Il principio esposto da Akira Fuse in Capital Group viene definito ‘New Geography of Investing’ (nuova geografia degli investimenti). Nella sostanza, Capital Group investe nel lungo periodo in titoli di aziende con una significativa esposizione ai Paesi con mercati e economie in via di sviluppo: sia aziende con sede nei mercati emergenti e sia multinazionali con sede in Paesi sviluppati ma con significative attività in regioni in via di sviluppo.