china manufacturing 2025
Il piano della Cina per superare l’invecchiamento della popolazione
Si chiama China Manufacturing 2025 ed è il programma del governo per rivoluzionare l’industria della Cina. Basterà a garantire la crescita nonostante il freno demografico? Secondo Roger Merz di Vontobel la risposta è sì
5 Febbraio 2019 08:20
Basterà il programma China Manufacturing 2025 per invertire le sorti dell’economia cinese penalizzata dall’invecchiamento della popolazione? Secondo Roger Merz, Head of mtx Portfolio Management di Vontobel Asset Management, la risposta è affermativa. Non solo, la Cina forte di una nuova base industriale, proiettata verso prodotti di fascia alta ad elevato contenuto tecnologico, ha tutte le carte in regola per diventare un ricco terreno di caccia per gli investitori bottom up che cercano di investire nella trasformazione a lungo termine della seconda economia mondiale.
L’analisi di Roger Merz arriva nei giorni che segnano l’inizio del nuovo anno in Cina. E secondo l’oroscopo cinese il 2019 sarà l’anno del maiale, simbolo tradizionale di fortuna e ricchezza. La stessa ricchezza che il governo di Pechino vuole perseguire con un importante piano di riforme per affrancare, definitivamente, la Cina dal ruolo di “fabbrica del mondo”.
Tale ruolo, che dal 2001 a oggi ha permesso alla Cina di guadagnare fette sempre più importanti di PIL globale con crescita a due cifre, sembra aver esaurito la spinta propulsiva. Ad oggi, secondo la Camera di Commercio dell'Unione Europea in Cina, il Paese produce o assembla il 28% di tutte le auto, il 90% degli smartphone mondiali e l'80% di tutti i computer e condizionatori.
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Ma questo modello economico sembra aver raggiunto il picco, principalmente a causa del fattore demografico: forse uno dei pochi punti che accomuna la Cina alle economie avanzate. Complice la politica del figlio unico – cancellata tre anni fa ma ancora impattante sul calo delle nascite – la popolazione cinese sta rapidamente invecchiando, come dimostra il grafico seguente.
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La piramide demografica cinese del 1980 (a sinistra) confrontata con quella del 20150 (Fonte: populationpyramid.net)[/caption]
Secondo le Nazioni Unite, la quota di popolazione anziana (65 anni e oltre), che nel 2010 era solo dell'8%, raddoppierà al 16% entro il 2030 e triplicherà al 24% entro il 2050.
Legittimo, dunque, porsi la domanda: una Cina che invecchia può essere una Cina in crescita? “Il Paese ha un piano strategico: l'iniziativa China Manufacturing 2025 (CM2025) – spiega Roger Merz, Head of mtx Portfolio Management di Vontobel Asset Management - Esso mira ad affrontare il fatto che l'industria manifatturiera cinese sia attualmente grande senza essere forte. Le ragioni includono la mancanza di prodotti propri competitivi a livello internazionale, nonché la dipendenza da società straniere per molte tecnologie di base e attrezzature di produzione”.
In sostanza, per rimanere competitiva, la Cina deve migliorare la qualità della sua base industriale: “Attenzione – prosegue Merz - la transizione verso questa nuova economia è già in corso, il che - in una certa misura - spiega anche i bassi tassi di crescita del PIL a cui abbiamo assistito ultimamente. Ma l'iniziativa China Manufacturing 2025, insieme alle dimensioni del mercato interno cinese e alla popolazione altamente istruita, garantirà che la Cina rimanga la sede di un numero crescente di aziende leader negli anni a venire”.
L’ANNO DEL MAIALE
L’analisi di Roger Merz arriva nei giorni che segnano l’inizio del nuovo anno in Cina. E secondo l’oroscopo cinese il 2019 sarà l’anno del maiale, simbolo tradizionale di fortuna e ricchezza. La stessa ricchezza che il governo di Pechino vuole perseguire con un importante piano di riforme per affrancare, definitivamente, la Cina dal ruolo di “fabbrica del mondo”.
FABBRICA DEL MONDO
Tale ruolo, che dal 2001 a oggi ha permesso alla Cina di guadagnare fette sempre più importanti di PIL globale con crescita a due cifre, sembra aver esaurito la spinta propulsiva. Ad oggi, secondo la Camera di Commercio dell'Unione Europea in Cina, il Paese produce o assembla il 28% di tutte le auto, il 90% degli smartphone mondiali e l'80% di tutti i computer e condizionatori.
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Ma questo modello economico sembra aver raggiunto il picco, principalmente a causa del fattore demografico: forse uno dei pochi punti che accomuna la Cina alle economie avanzate. Complice la politica del figlio unico – cancellata tre anni fa ma ancora impattante sul calo delle nascite – la popolazione cinese sta rapidamente invecchiando, come dimostra il grafico seguente.
[caption id="attachment_134284" align="alignnone" width="1181"]
La piramide demografica cinese del 1980 (a sinistra) confrontata con quella del 20150 (Fonte: populationpyramid.net)[/caption]Secondo le Nazioni Unite, la quota di popolazione anziana (65 anni e oltre), che nel 2010 era solo dell'8%, raddoppierà al 16% entro il 2030 e triplicherà al 24% entro il 2050.
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PIANO STRATEGICO
Legittimo, dunque, porsi la domanda: una Cina che invecchia può essere una Cina in crescita? “Il Paese ha un piano strategico: l'iniziativa China Manufacturing 2025 (CM2025) – spiega Roger Merz, Head of mtx Portfolio Management di Vontobel Asset Management - Esso mira ad affrontare il fatto che l'industria manifatturiera cinese sia attualmente grande senza essere forte. Le ragioni includono la mancanza di prodotti propri competitivi a livello internazionale, nonché la dipendenza da società straniere per molte tecnologie di base e attrezzature di produzione”.
NUOVA CRESCITA
In sostanza, per rimanere competitiva, la Cina deve migliorare la qualità della sua base industriale: “Attenzione – prosegue Merz - la transizione verso questa nuova economia è già in corso, il che - in una certa misura - spiega anche i bassi tassi di crescita del PIL a cui abbiamo assistito ultimamente. Ma l'iniziativa China Manufacturing 2025, insieme alle dimensioni del mercato interno cinese e alla popolazione altamente istruita, garantirà che la Cina rimanga la sede di un numero crescente di aziende leader negli anni a venire”.
