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Economia sostenibile: una scelta obbligata per industria, finanza e cittadini

Il modello di crescita lineare è ormai inadeguato: l’Onu ha tracciato la strada da seguire e la finanza può ricoprire un ruolo cruciale nel cambiamento

14 Marzo 2019 09:34

financialounge -  Candriam finanza sostenibile investimenti sostenibili Matthieu David
Venerdì 15 marzo gli studenti di tutto il mondo scenderanno in piazza per protestare contro il cambiamento climatico e sensibilizzare governi e società a fare qualcosa per invertire la rotta. Contrastare il surriscaldamento globale, i cui effetti sono drammaticamente sotto gli occhi di tutti noi, è uno dei 17 obiettivi fissati dall’Onu nell’Agenda 2030. L’obiettivo complessivo è uno: portare il pianeta verso uno sviluppo sostenibile.

OPPORTUNITÀ CONCRETA


Uno scopo nobile? Sicuramente. Un modo per placare le coscienze dei paesi occidentali dopo anni di crescita basata esclusivamente sul consumo di risorse? Forse anche questo. Ma in realtà perseguire uno sviluppo sostenibile ha a che fare con la sopravvivenza stessa dell’economia mondiale nel suo complesso e dei modelli democratici odierni. Si è parlato di questi temi, e di come la finanza ricopra un ruolo strategico in questo cambiamento, nell’evento “Economia sostenibile: da ideale a opportunità concreta” ospitato martedì scorso nella sede Edison di Milano.

I PROTAGONISTI


Ad affrontare queste tematiche sono stati “campioni” della sostenibilità nei diversi ambiti di competenza: Edison, appunto, CANDRIAM, KPMG e Degli Azzoni Wines. Dopo i saluti del Cfo di Edison Didier Calvez, che ha ribadito la necessità di “invertire la rotta dell’insostenibilità” ricordando come “le aziende che hanno fatto investimenti green sono cresciute di più” è intervenuto l’ex ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Enrico Giovannini.

DALLA GLOBALIZZAZIONE ALLA SOSTENIBILITÀ


Già presidente dell’Istat dal 2009 al 2013, Giovannini è intervenuto in veste di portavoce dell’ASviS, associazione italiana per lo sviluppo sostenibile, illustrando i temi trattati nel suo ultimo libro “L’Utopia Sostenibile”. “Un Pil che cresce dell’1,7% non basta a mantenere in vita le democrazie come le conosciamo oggi – ha detto – per questo il modello di sviluppo attuale va rivisto”. Secondo Giovannini, lo stesso capitalismo potrebbe “prolungare la sua vita di altri 40 anni come ha fatto con la globalizzazione” abbracciando un modello di sviluppo sostenibile basato sui 17 principi dell’Onu. Una rivoluzione che passa per scelte politiche ed economiche coraggiose, rispetto alle quali “l’Italia è ancora in ritardo” e per questo lo stesso ex ministro ha proposto di introdurre per ogni legge dello Stato un’analisi preventiva dell’impatto ambientale.

Le opportunità generate dalla lotta al cambiamento climatico


Le opportunità generate dalla lotta al cambiamento climatico





IL RUOLO DEGLI INVESTIMENTI


Un contributo fondamentale per favorire questo cambiamento può arrivare dal mondo della finanza e degli investimenti. Soprattutto dagli operatori che, nel corso degli anni, hanno costruito il proprio modello operativo proprio sulla sostenibilità. E’ il caso di CANDRIAM, i cui principi fondanti sono stati illustrati da Matthieu David, Head of Italian Branch, che ha messo in guardia dai rischi del cosiddetto “greenwashing” che porta molte aziende a cavalcare l’onda della sostenibilità senza crederci realmente. “CANDRIAM sta lavorando per ridefinire il rapporto del settore finanziario con la società nel suo complesso – ha spiegato David – e il nostro percorso è cominciato più di venti anni fa”.

L’ESPERIENZA DI CANDRIAM


Il ruolo dell’asset manager, infatti, viene declinato in CANDRIAM secondo diversi passaggi: dall’esclusione al dialogo con le aziende, fino ad arrivare alla selezione positiva (best in class) e all’impact investing. Il rapporto diretto con le aziende e con i cda è un passaggio cruciale per CANDRIAM, ha sottolineato David, ma la società ha fatto un passo ulteriore nell’ambito della formazione. Nel 2017 è nata la CANDRIAM Academy, una piattaforma gratuita dedicata agli investimenti sostenibili, preceduta l’anno prima dal Master in Management of Science in Sustainable Development Goals organizzato in collaborazione con LUMSA. E tra questi obiettivi rientra, ovviamente, anche la lotta al cambiamento climatico che vedrà anche gli studenti italiani scendere in piazza venerdì.

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