fusioni e acquisizioni

M&A, quando le acquisizioni aziendali possono creare valore

Nelle operazioni di M&A, il team di MSIM non si basa sul possibile effetto accrescitivo, ma si concentra sulle dimensioni, sulle abilità del management, sul prezzo, e, soprattutto, sulla sostenibilità dei rendimenti

29 Marzo 2019 12:34

financialounge -  fusioni e acquisizioni M&G Morgan Stanley
I numeri dell’M&A (fusione e acquisizione) dell’anno 2018 parlano chiaro: il controvalore delle operazioni su cui è stata fornita consulenza si è attestato a 3.350 miliardi di dollari, il livello più elevato dal 2015. Quello che i numeri non dicono, e che interessa agli esperti dell’International Equity Team di Morgan Stanley Investment Management (MSIM), è invece la capacità di creare valore tramite queste operazioni di M&A.

COME VALUTARE LA BONTA’ DI UN DEAL


Sebbene la maggior parte delle operazioni di M&A finiscano con il distruggere valore e il team preferisca la crescita organica, non tutti i deal possono essere bocciati. Per valutare la bontà di un deal di M&A, il team di MSIM non si basa sul possibile effetto accrescitivo, quanto piuttosto sulle dimensioni, sul prezzo, sulle abilità del management, e, soprattutto, sulla sostenibilità dei rendimenti. Con questo approccio, a fronte di un universo ampio di società impegnate in questa tipologia di operazioni, soltanto una piccola percentuale può definirsi di effettivo successo.

FOCUS SULLE DIMENSIONI


Uno degli aspetti che si dimostra rilevante per l’esito dell’operazione di M&A è quello relativo alle dimensioni e all’accuratezza della scelta dell’azienda target. Uno degli errori più frequenti è quello di fissare obiettivi eccessivamente ambiziosi in termini di sinergie di costi e ricavi per giustificare il prezzo pagato. Successivamente, i dirigenti dell’azienda acquirente, per non smentire le previsioni della vigilia del deal e per tenere fede a obiettivi che si dimostrano difficili (se non impossibili) da realizzare, si spingono a decisioni che possono destabilizzare la salute di lungo termine dell’azienda, come un taglio netto del budget per le attività di R&S (ricerca e sviluppo) o di marketing e vendita.

EFFETTO LEVA FUORI CONTROLLO


Anche quando queste decisioni sbagliate non vengono adottate, l‘azienda acquirente tende spesso a incrementare la propria posizione debitoria tramite l’effetto leva che la espone maggiormente alle periodiche oscillazioni dei trend operativi. Per tutte queste ragioni, il team di MSIM è incline a guardare con estrema diffidenza alle acquisizioni di grandi dimensioni mentre mostra più interesse verso quelle di minori dimensioni, soprattutto se firmate da acquirenti ‘seriali’ che hanno dimostrato sul campo e negli anni di riuscire a generare valore.

FOCUS SUGLI ACQUIRENTI ‘SERIALI’ DI SUCCESSO


“Secondo la nostra esperienza le compagnie capaci di costruire business model di successo grazie alle acquisizioni sono caratterizzate da un’organizzazione decentralizzata che consente di integrare, all’interno del proprio network, piccole e medie imprese che possono usufruire di servizi condivisi come acquisti, direzione generale, logistica e vendite” spiega il team. La chiave del successo è nella semplicità e nella facilità di comprensione del processo d’integrazione che spesso è in grado di attrarre il fondatore/imprenditore della piccola-media impresa al punto di accettare un prezzo di vendita inferiore pur di continuare a lavorare come general manager e contribuire allo sviluppo della propria azienda. “In altri casi, invece, il segreto del successo consiste nel fornire ad una piccola azienda acquisita la possibilità di sfruttare una piattaforma di scala globale senza tradire l’identità del marchio” aggiunge il team.

IL FATTORE COSTO


Anche il prezzo resta un fattore cruciale. In ogni operazione di M&A è davvero raro riuscire a generare sinergie di costo senza adottare tagli profondi al bilancio. “Possiamo accettare un prezzo pre-sinergie integrale se riusciamo ad individuare nell’analisi del deal un potenziale credibile di crescita di medio termine derivante dall’ottimizzazione dell’innovazione di prodotto, del management o del marketing ma solo a precise condizioni: l’abilità operativa dell’acquirente, il rigoroso controllo dell’effetto leva e un prezzo dell’operazione non eccessivo” fa sapere il Team.

COINVOLGIMENTO DELLE SOCIETA’


Uno dei modi per appurare l’attitudine operativa dell’acquirente e le affinità all’approccio del team di MSIM è rappresentato dal coinvolgimento periodico delle società. L’obiettivo che il Team si propone in base all’esperienza maturata in questo campo in più di 20 anni, è di assicurarsi che la governance aziendale rispetti i più elevati standard qualitativi e che non pregiudicherà la sostenibilità della redditività di lungo termine del capitale.

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