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Wall Street in allerta: profitti delle small cap a rischio recessione
Secondo le ultime stime, le small cap americane incluse nell’indice Russell 2000 dovrebbero registrare un calo dei profitti del 14,3% nel primo trimestre e del 4,3% nel secondo trimestre
1 Aprile 2019 11:00
Il consenso degli analisti sulle stime dei profitti delle small cap USA per il primo trimestre e per l'intero anno 2019 è crollato ad un ritmo incalzante dall'inizio dell'anno, al punto che gli operatori di mercato si aspettano che i titoli a piccola capitalizzazione di Borsa, inclusi nell'indice Russell 2000, siano destinati ad entrare in una recessione degli utili nella prima metà del 2019.
Si parla di recessione dei profitti aziendali quando per due trimestri consecutivi la variazione degli utili è di segno negativo: una prospettiva che, se fosse confermata, alimenterebbe le pressioni sulle small cap USA che già nel mese di marzo hanno evidenziato difficoltà sui listini rispetto al mercato allargato. Infatti mentre l’indice S&P500 ha chiuso il terzo mese del 2019 con un rialzo dell’1,8%, l’indice Russell 2000 ha lasciato sul parterre il 2,2%.
A preoccupare gli analisti è il trend negativo che le small cap hanno disegnato dalla scorsa estate. "Il fatto che l’indice Russell 2000 stazioni al di sotto di oltre dieci punti percentuali rispetto ai massimi del 2 settembre 2018 è un campanello d’allarme per tutto il mercato azionario statunitense", ha dichiarato Carlos Dominguez, Chief Investment Officer di Element Pointe Advisors, in un'intervista a MarketWatch. Il suo riferimento è al fatto che, di solito, le small cap fungono da traino in un mercato rialzista, mentre in realtà stanno esprimendo l’esatto contrario.
Steven DeSanctis, strategist azionario small and mid cap di Jefferies, ha avvertito i clienti in un report della scorsa settimana che la prossima potrebbe rivelarsi una brutta stagione di reporting per i titoli a bassa capitalizzazione data la velocità e la gravità dei tagli alle stime sui profitti per azione (eps) delle ultime settimane. Il consenso degli analisti prevede ora un calo del 14,5% per gli eps delle aziende del Russell 2000 nel primo trimestre e del 4,3% nel secondo trimestre. Gli analisti, comunque, continuano a proiettare una crescita degli utili positiva per l'intero anno, sulla base di una convinzione che l'economia americana possa rimbalzare nella seconda parte del 2019.
Tra le principali ragioni che giocano a sfavore dei margini della small cap figurano l'aumento dei costi per lavoro e quello di servizi e forniture, visto che la crescita dei ricavi non mostra la stessa dinamica di contrazione: l’incremento dei ricavi per il primo trimestre dovrebbe infatti attestarsi al 3,5% e al 4,5% per l'anno.
Un altro aspetto frenante della performance dell’indice Russell 2000 è da ricercarsi nella sua composizione: le società finanziarie costituiscono all'incirca un quarto dell'indice, contro il 13,3% dell'S&P 500. La decisione della Federal Reserve di riabbracciare da quest’anno una politica monetaria più accomodante ha danneggiato le azioni bancarie e finanziarie nelle ultime settimane e dovrebbe continuare a pesare sulle performance dell’indice delle small cap anche per i prossimi trimestri.
RECESSIONE DEI PROFITTI
Si parla di recessione dei profitti aziendali quando per due trimestri consecutivi la variazione degli utili è di segno negativo: una prospettiva che, se fosse confermata, alimenterebbe le pressioni sulle small cap USA che già nel mese di marzo hanno evidenziato difficoltà sui listini rispetto al mercato allargato. Infatti mentre l’indice S&P500 ha chiuso il terzo mese del 2019 con un rialzo dell’1,8%, l’indice Russell 2000 ha lasciato sul parterre il 2,2%.
TREND NEGATIVO DALL’ESTATE
A preoccupare gli analisti è il trend negativo che le small cap hanno disegnato dalla scorsa estate. "Il fatto che l’indice Russell 2000 stazioni al di sotto di oltre dieci punti percentuali rispetto ai massimi del 2 settembre 2018 è un campanello d’allarme per tutto il mercato azionario statunitense", ha dichiarato Carlos Dominguez, Chief Investment Officer di Element Pointe Advisors, in un'intervista a MarketWatch. Il suo riferimento è al fatto che, di solito, le small cap fungono da traino in un mercato rialzista, mentre in realtà stanno esprimendo l’esatto contrario.
LE PREVISIONI DEGLI ANALISTI
Steven DeSanctis, strategist azionario small and mid cap di Jefferies, ha avvertito i clienti in un report della scorsa settimana che la prossima potrebbe rivelarsi una brutta stagione di reporting per i titoli a bassa capitalizzazione data la velocità e la gravità dei tagli alle stime sui profitti per azione (eps) delle ultime settimane. Il consenso degli analisti prevede ora un calo del 14,5% per gli eps delle aziende del Russell 2000 nel primo trimestre e del 4,3% nel secondo trimestre. Gli analisti, comunque, continuano a proiettare una crescita degli utili positiva per l'intero anno, sulla base di una convinzione che l'economia americana possa rimbalzare nella seconda parte del 2019.
AUMENTO DEI COSTI
Tra le principali ragioni che giocano a sfavore dei margini della small cap figurano l'aumento dei costi per lavoro e quello di servizi e forniture, visto che la crescita dei ricavi non mostra la stessa dinamica di contrazione: l’incremento dei ricavi per il primo trimestre dovrebbe infatti attestarsi al 3,5% e al 4,5% per l'anno.
COMPOSIZIONE DELL’INDICE
Un altro aspetto frenante della performance dell’indice Russell 2000 è da ricercarsi nella sua composizione: le società finanziarie costituiscono all'incirca un quarto dell'indice, contro il 13,3% dell'S&P 500. La decisione della Federal Reserve di riabbracciare da quest’anno una politica monetaria più accomodante ha danneggiato le azioni bancarie e finanziarie nelle ultime settimane e dovrebbe continuare a pesare sulle performance dell’indice delle small cap anche per i prossimi trimestri.
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