debito pubblico

Attese & Mercati – Settimana dall'8 aprile 2019

Riflettori sulla riunione di banchieri centrali e ministri delle finanze per l'Fmi. In arrivo trimestrali deboli a Wall Street, ma le stime sono facili da battere. Il debito pubblico francese sta sorpassando quello italiano, ma resta ancora sotto il 100% del PIL  

8 Aprile 2019 09:51

financialounge -  debito pubblico FMI trimestrali

IN SCENA A WASHINGTON LO SHOW GLOBALE DI FMI E WORLD BANK


Settimana globale ricca di appuntamenti. Si comincia mercoledì con i dati americani sull’inflazione di marzo e la pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione della Fed, ci sarà molta carne al fuoco per capire la direzione dei tassi americani. Sempre mercoledì si riunisce la Bce, magari Draghi coglie l’occasione per un annuncio su cosa vuol fare nel dettaglio per mitigare l‘impatto sulle banche dei tassi negativi. Per tutta la settimana andrà avanti il tormentone della Brexit, dove si è ormai perso il bandolo della matassa nella sostanziale indifferenza dei mercati, ma il gran finale globale andrà in scena da venerdì per tutto il weekend sul palcoscenico di Washington, dove si riuniscono i banchieri centrali e i ministri delle finanze delle 20 principali economie per lo Spring Meeting di Fondo Monetario e Banca Mondiale. Potrebbe essere l’occasione giusta per qualche annuncio importante, magari in materia di rapporti commerciali tra USA e Cina.


A WALL STREET SARA’ FACILE BATTERE LE ATTESE SULLE TRIMESTRALI


Arrivano le trimestrali americane. Si parte con le grandi banche, venerdì JP Morgan e Wells Fargo, settimana dopo tra lunedì e martedì arrivano Citi, Goldman, BofA e Morgan Stanley. Per le banche dell'S&P 500 le attese sono di una crescita degli utili per azione di appena il 2,3% contro l’8,2% stimato appena sei mesi fa. Per il resto del listino le stime degli analisti puntano addirittura a EPS in contrazione intorno al 4% contro la crescita del 25% messa a segno nel 2018. Si tratterebbe del primo arretramento dal secondo trimestre del 2016. Tuttavia il mercato non sembra preoccupato e molti broker si aspettano che nelle prossime settimane il record storico messo a segno da Wall Street tra fine settembre-inizio ottobre venga ritoccato al rialzo. Il fatto è che le stime degli EPS negli ultimi mesi sono state riviste più volte, e drasticamente, al ribasso. E ora si punta a sorprese positive proprio perché l’asticella è bassissima.


LA FRANCIA SORPASSA L’ITALIA, MA NON C’E’ DA VANTARSI


La Francia prepara il sorpasso sull’Italia, ma non è qualcosa di cui poter andare orgogliosi. Secondo quanto ha riportato Bloomberg qualche giorno fa il debito pubblico francese oggi è di un soffio meno grande di quello italiano, una distanza di soli 1,4 mld su una cifra superiore ai 2.300 mld, praticamente un errore statistico. Il debito francese cresce più velocemente di quello italiano, soprattutto dopo le concessioni di Macron ai gilet gialli, quindi il sorpasso è praticamente un fatto, e porterà la Francia alla poco invidiabile posizione del paese con il quarto debito più grande del mondo, dopo USA, Giappone e Cina. In termini di rapporto con il PIL il discorso è diverso perché la Francia è ancora di un soffio sotto il 100% mentre l’Italia viaggia sopra il 130%. Ma ha un vantaggio rispetto ai cugini d’oltralpe. Secondo le stime di Unicredit solo più o meno un quarto del debito italiano è in mani estere, quindi esposto alla speculazione, mentre quello francese è detenuto da investitori internazionali per ben oltre la metà. La prossima tempesta dello spread investirà Parigi?

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