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Tonfo Juve anche in Borsa mentre l’Ajax vola: +10%
I mercati si aspettavano la squadra di Ronaldo in finale, titolo destinato a scendere a 1,20 euro. Pesano i mancati introiti: 93 milioni di euro che non saranno ricompensati dalla vittoria, già scontata dagli operatori, dell’ottavo scudetto
17 Aprile 2019 11:22
I mercati si aspettavano la Juventus in finale di Champions e l’eliminazione della squadra di Cristiano Ronaldo da parte dell’Ajax fa male, tanto male anche in Borsa. Questa mattina il titolo ha aperto gli scambi con un crollo del 22%, è stato sospeso una volta per poi tornare a scambiare e cedere circa il 18%. Nel complesso ha bruciato in meno di due ore 500 milioni di capitalizzazione scendendo da 1,7 miliardi a 1,3 miliardi di euro. Dietro le vendite, la scommessa degli investitori che a ridosso della vigilia della partita con l'Ajax persa per 2 a 1 a Torino avevano puntato sul passaggio del turno.
“Gli operatori adesso vanno a riposizionarsi sulle aspettative di minori introiti derivanti dall’uscita anticipata dalla Champions – ci spiega Vincenzo Longo, market strategist per IG GROUP – il mercato era carico di aspettative, non doveva essere una partita difficile. Il titolo ha trovato un supporto intorno all’area di 1,30 anche se la forte volatilità e la speculazione intraday ha un po’ mascherato la quotazione che nei prossimi giorni dovrebbe scendere verso un target più accettabile di 1,20. Di contro l’Ajax, che capitalizza appena 300 milioni di euro, fa +10% sul listino di Amsterdam con il titolo che viene scambiato a 19 euro: anche qui le aspettative del passaggio del turno erano molto basse e la squadra olandese adesso beneficerà dei maggiori introiti per questo cammino di Champions che potrebbe perfino vincere”.
Una coppa che evidentemente non porta bene alla squadra di Massimiliano Allegri eppure i mercati avevano puntato molto sul titolo che solo nell’ultimo mese era salito del 38%. Le performance del titolo sul medio e lungo periodo non sono ancora negative: mantiene ancora un +20% di guadagno a sei mesi e un +124% a un anno. “Certo – ribadisce Longo - ora l'uscita di scena dalla competizione più prestigiosa verrà a far mancare dalle casse della società circa 93 milioni di introiti previsti. E non sarà compensato neanche dalla vittoria dello Scudetto già ampiamente scontata dai mercati”.
L’altalena in Borsa è la dimostrazione palese che la prima cosa da fare quando si investe su questi titoli è che si sta davvero facendo un investimento atipico. “La solidità finanziaria della società è la prima cosa da guardare – conclude il market strategist di IG Group – e deriva dai diritti televisivi, dagli introiti che vengono dalle sponsorizzazioni, dal merchandising, dalle partnership, dalle tournée all’estero e dagli incassi dello stadio. Ma non bisogna mai dimenticare però che il valore azionario può risentire anche pesantemente dei risultati sul campo. Come è successo oggi alla Juventus”.
JUVE IN BORSA, TITOLO DESTINATO A SCENDERE CON UN TARGET A 1,20 EURO
“Gli operatori adesso vanno a riposizionarsi sulle aspettative di minori introiti derivanti dall’uscita anticipata dalla Champions – ci spiega Vincenzo Longo, market strategist per IG GROUP – il mercato era carico di aspettative, non doveva essere una partita difficile. Il titolo ha trovato un supporto intorno all’area di 1,30 anche se la forte volatilità e la speculazione intraday ha un po’ mascherato la quotazione che nei prossimi giorni dovrebbe scendere verso un target più accettabile di 1,20. Di contro l’Ajax, che capitalizza appena 300 milioni di euro, fa +10% sul listino di Amsterdam con il titolo che viene scambiato a 19 euro: anche qui le aspettative del passaggio del turno erano molto basse e la squadra olandese adesso beneficerà dei maggiori introiti per questo cammino di Champions che potrebbe perfino vincere”.
PERFORMANCE NON SONO ANCORA NEGATIVE, MA PESANO I 93 MILIONI DI MANCATI INTROITI
Una coppa che evidentemente non porta bene alla squadra di Massimiliano Allegri eppure i mercati avevano puntato molto sul titolo che solo nell’ultimo mese era salito del 38%. Le performance del titolo sul medio e lungo periodo non sono ancora negative: mantiene ancora un +20% di guadagno a sei mesi e un +124% a un anno. “Certo – ribadisce Longo - ora l'uscita di scena dalla competizione più prestigiosa verrà a far mancare dalle casse della società circa 93 milioni di introiti previsti. E non sarà compensato neanche dalla vittoria dello Scudetto già ampiamente scontata dai mercati”.
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INVESTIMENTI ATIPICI, ATTENZIONE QUANDO SI PUNTA SULLA SQUADRA DEL CUORE
L’altalena in Borsa è la dimostrazione palese che la prima cosa da fare quando si investe su questi titoli è che si sta davvero facendo un investimento atipico. “La solidità finanziaria della società è la prima cosa da guardare – conclude il market strategist di IG Group – e deriva dai diritti televisivi, dagli introiti che vengono dalle sponsorizzazioni, dal merchandising, dalle partnership, dalle tournée all’estero e dagli incassi dello stadio. Ma non bisogna mai dimenticare però che il valore azionario può risentire anche pesantemente dei risultati sul campo. Come è successo oggi alla Juventus”.
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