fiducia investitori
Fiducia degli investitori in aumento solo nel Nord America
Nel mese di aprile, la fiducia degli investitori istituzionali è scesa in Europa e soprattutto in Asia sulla scia delle preoccupazioni per l'economia e per le aspettative degli utili riviste al ribasso
2 Maggio 2019 11:19
Un aumento di 1,7 punti, da 71,2 a 72,9 dell'Investor Confidence Index (ICI) di State Street segnala che nel mese di aprile la fiducia degli investitori istituzionali (fondi pensione, asset manager, casse di previdenza, desk assicurativi, fondi sovrani) ha registrato un aumento. Ma se questo è vero a livello globale, diverso è invece il discorso a livello regionale.
Infatti, mentre la fiducia degli investitori nordamericani è aumentata, con l'ICI Nord America in rialzo di 2,8 punti mensili (da 68,3 a 71,1 punti), l'ICI Europa segnala una contrazione di 1,5 punti (da 88,2 a 86,7) e l'ICI Asia addirittura una discesa di 6,7 punti (da 99,6 a 92,9).
Con queste variazioni mensili, tutti gli indici ICI regionali si attestano ad aprile ben al di sotto dei 100 punti, la soglia che demarca la propensione al rischio (per valori da 100 in su) e l’inclinazione da parte degli investitori istituzionali a scelte di portafoglio più conservative (per valori, come quelli correnti, inferiori ai cento punti).
"Mentre i mercati azionari hanno registrato una buona performance nei primi quattro mesi, gli investitori istituzionali continuano a mostrare cambiamenti limitati nella loro propensione al rischio e restano per lo più riluttanti ad esporsi nuovamente ad asset rischiosi", ha dichiarato Secondo Rajeev Bhargava, Managing Director e Responsabile Investor Behavior Research di State Street Associates. E’ piuttosto evidente a questo punto la divergenza tra l’intonazione positiva dei mercati finanziari , che ad aprile hanno proseguito il trend di recupero, e la fiducia degli investitori, nonostante altri fattori di supporto.
Secondo alcuni osservatori, nel mese di aprile hanno prevalso le preoccupazioni per l'economia a livello globale e i timori sugli utili aziendali che, dopo aver toccato un picco nel 2018, evidenziano aspettative negative per i prossimi trimestri. La fiducia degli investitori non sembra tenere più conto della svolta accomodante da inizio anno della Federal Reserve e della Bce in materia di politiche monetarie. Al contempo il sostanzioso recupero dei mercati finanziari da inizio anno comincia paradossalmente a preoccupare, in quanto le valutazioni delle asset class di rischio (azioni, obbligazioni societarie e mercati emergenti) non sono più a buon mercato come lo erano a dicembre.
Non trovando opportunità di investimento né nel proprio mercato regionale e nemmeno al di fuori di esso, gli investitori istituzionali di tutto il mondo preferiscono restare in stand by, in attesa di una correzione che riporti i prezzi a valori più attraenti: la fiducia degli investitori può attendere.
IN NORD AMERICA SU, IN EUROPA E ASIA GIÙ
Infatti, mentre la fiducia degli investitori nordamericani è aumentata, con l'ICI Nord America in rialzo di 2,8 punti mensili (da 68,3 a 71,1 punti), l'ICI Europa segnala una contrazione di 1,5 punti (da 88,2 a 86,7) e l'ICI Asia addirittura una discesa di 6,7 punti (da 99,6 a 92,9).
LA SOGLIA DEI 100 PUNTI
Con queste variazioni mensili, tutti gli indici ICI regionali si attestano ad aprile ben al di sotto dei 100 punti, la soglia che demarca la propensione al rischio (per valori da 100 in su) e l’inclinazione da parte degli investitori istituzionali a scelte di portafoglio più conservative (per valori, come quelli correnti, inferiori ai cento punti).
DIVERGENZA TRA MERCATI E FIDUCIA
"Mentre i mercati azionari hanno registrato una buona performance nei primi quattro mesi, gli investitori istituzionali continuano a mostrare cambiamenti limitati nella loro propensione al rischio e restano per lo più riluttanti ad esporsi nuovamente ad asset rischiosi", ha dichiarato Secondo Rajeev Bhargava, Managing Director e Responsabile Investor Behavior Research di State Street Associates. E’ piuttosto evidente a questo punto la divergenza tra l’intonazione positiva dei mercati finanziari , che ad aprile hanno proseguito il trend di recupero, e la fiducia degli investitori, nonostante altri fattori di supporto.
FED E BCE ACCOMODANTI NON BASTANO
Secondo alcuni osservatori, nel mese di aprile hanno prevalso le preoccupazioni per l'economia a livello globale e i timori sugli utili aziendali che, dopo aver toccato un picco nel 2018, evidenziano aspettative negative per i prossimi trimestri. La fiducia degli investitori non sembra tenere più conto della svolta accomodante da inizio anno della Federal Reserve e della Bce in materia di politiche monetarie. Al contempo il sostanzioso recupero dei mercati finanziari da inizio anno comincia paradossalmente a preoccupare, in quanto le valutazioni delle asset class di rischio (azioni, obbligazioni societarie e mercati emergenti) non sono più a buon mercato come lo erano a dicembre.
IN ATTESA DI UNA CORREZIONE
Non trovando opportunità di investimento né nel proprio mercato regionale e nemmeno al di fuori di esso, gli investitori istituzionali di tutto il mondo preferiscono restare in stand by, in attesa di una correzione che riporti i prezzi a valori più attraenti: la fiducia degli investitori può attendere.
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