Columbia Threadneedle Investments
Small cap, i segreti della caccia alle future imprese dominanti
La strategia di Columbia TI punta su 70-90 titoli di small cap dislocati in tutto il mondo selezionati per il loro vantaggio competitivo
2 Maggio 2019 07:00
Se si esamina l’universo delle small cap a livello mondiale è possibile constatare due aspetti che delineano interessanti opportunità di investimento in questo specifico segmento del mercato azionario. Il primo è costituito dalla vastità dei titoli quotati: il paniere dell’indice MSCI World Small Cap, per esempio, è composto da quasi 4.400 titoli. Il secondo aspetto di rilievo è invece rappresentato dalla scarsa copertura dal punto di vista analitico e mediatico: trattandosi di aziende con profili meno noti, se ne parla di meno sui media e si esaminano ancora di meno i bilanci rispetto alle aziende di grandi dimensioni.
“La combinazione di questi due aspetti ha determinato una maggiore dispersione delle performance di Borsa nella small cap rispetto a quelle riscontrabili tra le large cap o le mega cap” fa presente Scott Woods, Gestore azionario di Columbia Threadneedle Investments. Il quale, alla luce di questo fenomeno, sostiene che il modo più efficace per diversificare gli investimenti dribblando il continuo flusso di notizie finanziarie quotidiane consista nel ricercare le future imprese di punta del pianeta che si possano annidare proprio nelle small cap meno conosciute.
“L’obiettivo della nostra strategia [tooltip-fondi codice_isin="LU0570871706"]Global Smaller Companies[/tooltip-fondi] è di investire nelle società che, in base alle nostre valutazioni, potranno recitare un ruolo di primo piano nei prossimi cinque, dieci anni, o forse di più. Aziende spesso sconosciute ai più ma che nascondono un valore inespresso” specifica infatti Scott Woods. Tra l’altro, come dimostra un’analisi comparativa della performance degli indici MSCI World Large Cap e MSCI World Small Cap, negli ultimi due decenni le aziende di minori dimensioni hanno sostanzialmente sovraperformato le loro omologhe large cap con livelli di volatilità (16,2%) non molto superiori a quelli dell’MSCI World Large Cap (14,8%).
Questa dinamica offre una significativa opportunità di generare extra rendimento rispetto al mercato e alle large cap a patto, tuttavia, di disporre, come avviene per la strategia Global Smaller Companies di Columbia Threadneedle Investments, di team regionali specializzati in small cap che coprono gli Stati Uniti, il Regno Unito e l’Europa, nonché di professionisti di lunga esperienza specializzati sull’azionario giapponese e asiatico.
Il portafoglio azionario risulta circoscritto a 70-90 titoli di small cap rigorosamente selezionate applicando una filosofia d’investimento incentrata sul concetto di vantaggio competitivo sostenibile e sulla misura in cui viene sottovalutato dal mercato.
A questo proposito, sono cinque le possibili fonti che consentono agli esperti di Columbia TI di identificare e misurare il vantaggio competitivo. In primis, il vantaggio di costo, ricavato individuando il produttore dai costi più bassi. In secondo luogo la scala efficiente, delineando quali e quante siano le aziende dominanti in quel settore o nicchia di mercato. In terzo luogo i costi sostenuti per cambiare fornitore mentre in quarto luogo ci si pone l’obiettivo di determinare se il valore aziendale è in grado di crescere in funzione dell’incremento del numero di utenti. Infine ma non per importanza, figurano le attività immateriali, come marchi o brevetti, che possono costituire una robusta barriera all’entrata in quel mercato o settore specifico.
La strategia Global Small Cap, che implementa questo approccio d’investimento a lungo termine incentrato sul vantaggio competitivo sostenibile, ha generato sovraperformance e rendimenti corretti per il rischio superiori a quelli dei concorrenti con notevole regolarità. “Generiamo la maggior parte dell’extra rendimento tramite la meticolosa selezione dei titoli, ricercando le imprese che si stanno affermando stabilmente come operatori dominanti nel rispettivo campo. Small cap che evidenziano un crescente potere e costituiscono le future imprese di punta del pianeta” conclude Scott Woods.
MAGGIORE DISPERSIONE DI PERFORMANCE RISPETTO ALLE LARGE CAP
“La combinazione di questi due aspetti ha determinato una maggiore dispersione delle performance di Borsa nella small cap rispetto a quelle riscontrabili tra le large cap o le mega cap” fa presente Scott Woods, Gestore azionario di Columbia Threadneedle Investments. Il quale, alla luce di questo fenomeno, sostiene che il modo più efficace per diversificare gli investimenti dribblando il continuo flusso di notizie finanziarie quotidiane consista nel ricercare le future imprese di punta del pianeta che si possano annidare proprio nelle small cap meno conosciute.
ALLA RICERCA DI VALORE INESPRESSO
“L’obiettivo della nostra strategia [tooltip-fondi codice_isin="LU0570871706"]Global Smaller Companies[/tooltip-fondi] è di investire nelle società che, in base alle nostre valutazioni, potranno recitare un ruolo di primo piano nei prossimi cinque, dieci anni, o forse di più. Aziende spesso sconosciute ai più ma che nascondono un valore inespresso” specifica infatti Scott Woods. Tra l’altro, come dimostra un’analisi comparativa della performance degli indici MSCI World Large Cap e MSCI World Small Cap, negli ultimi due decenni le aziende di minori dimensioni hanno sostanzialmente sovraperformato le loro omologhe large cap con livelli di volatilità (16,2%) non molto superiori a quelli dell’MSCI World Large Cap (14,8%).
TEAM REGIONALI SPECIALIZZATI
Questa dinamica offre una significativa opportunità di generare extra rendimento rispetto al mercato e alle large cap a patto, tuttavia, di disporre, come avviene per la strategia Global Smaller Companies di Columbia Threadneedle Investments, di team regionali specializzati in small cap che coprono gli Stati Uniti, il Regno Unito e l’Europa, nonché di professionisti di lunga esperienza specializzati sull’azionario giapponese e asiatico.
PORTAFOGLIO CONCENTRATO IN 70-90 TITOLI
Il portafoglio azionario risulta circoscritto a 70-90 titoli di small cap rigorosamente selezionate applicando una filosofia d’investimento incentrata sul concetto di vantaggio competitivo sostenibile e sulla misura in cui viene sottovalutato dal mercato.
VANTAGGIO COMPETITIVO, LE 5 FONTI DI ANALISI
A questo proposito, sono cinque le possibili fonti che consentono agli esperti di Columbia TI di identificare e misurare il vantaggio competitivo. In primis, il vantaggio di costo, ricavato individuando il produttore dai costi più bassi. In secondo luogo la scala efficiente, delineando quali e quante siano le aziende dominanti in quel settore o nicchia di mercato. In terzo luogo i costi sostenuti per cambiare fornitore mentre in quarto luogo ci si pone l’obiettivo di determinare se il valore aziendale è in grado di crescere in funzione dell’incremento del numero di utenti. Infine ma non per importanza, figurano le attività immateriali, come marchi o brevetti, che possono costituire una robusta barriera all’entrata in quel mercato o settore specifico.
EXTRA RENDIMENTO, CON NOTEVOLE REGOLARITÀ
La strategia Global Small Cap, che implementa questo approccio d’investimento a lungo termine incentrato sul vantaggio competitivo sostenibile, ha generato sovraperformance e rendimenti corretti per il rischio superiori a quelli dei concorrenti con notevole regolarità. “Generiamo la maggior parte dell’extra rendimento tramite la meticolosa selezione dei titoli, ricercando le imprese che si stanno affermando stabilmente come operatori dominanti nel rispettivo campo. Small cap che evidenziano un crescente potere e costituiscono le future imprese di punta del pianeta” conclude Scott Woods.