AllianceBernstein
È ancora il momento delle obbligazioni euro
Il quadro macroeconomico è ancora favorevole, AllianceBernstein suggerisce un mix dinamico di titoli di Stato e obbligazioni societarie
7 Maggio 2019 15:30
Le obbligazioni europee potrebbero rivelarsi un investimento sorprendentemente favorevole. Ne sono convinti Flavio Carpenzano e Markus Peters, Senior Portfolio Manager-Fixed Income di AllianceBernstein: il quadro economico caratterizzato da una crescita ridotta - la stima per il 2019 è di un +1,1% - e da bassa inflazione - dovrebbe attestarsi all’1,4% - rappresenta una combinazione ideale per il reddito fisso europeo perché contribuisce a ridurre i principali rischi di un investimento obbligazionario. L’economia non è surriscaldata, condizione che potrebbe portare a una rapida crescita dell’inflazione e a un rialzo dei tassi, né troppo in frenata, le recessioni in genere determinano un incremento dei default. Gioca a favore anche una politica monetaria molto accomodante: in marzo la Banca Centrale Europea ha deciso di posticipare al 2020 il rialzo dei tassi e di lanciare nuove operazioni di rifinanziamento per il settore bancario. Un annuncio considerato positivo per gli asset rischiosi e in particolare per il settore finanziario, il sostegno assicurato all’economia dell’Eurozona riduce poi le probabilità di una recessione a breve e rende possibile una politica fiscale espansionistica.
Anche se i rendimenti restano molto ridotti in Europa, questo non significa necessariamente che lo siano anche i ritorni degli investitori obbligazionari, osservano in AllianceBernstein. Il rendimento iniziale non è infatti lʼunico fattore a incidere sui ritorni complessivi di un investimento obbligazionario, hanno un ruolo determinante anche lʼandamento dei prezzi e il roll-down, come dimostrano le performance degli ultimi 10 anni dei titoli di Stato giapponesi, decisamente più elevate dello yield vicino - se non inferiore - all’1%.
Oggi chi investe in titoli di Stato dellʼEurozona potrebbe ottenere ritorni stabili ma ridotti, chi sceglie i titoli societari high yield dovrebbe realizzare rendimenti più elevati, ma si esporrebbe anche a una volatilità nettamente superiore. La ricetta di AllianceBernstein è un portafoglio svincolato dal benchmark che gestisce in maniera dinamica lʼallocazione fra questi due mercati, in grado di offrire un rendimento ponderato per il rischio più interessante e con una migliore qualità del portafoglio, un aspetto molto rilevante in questa fase del ciclo. “Le nostre ricerche mostrano che questo tipo di portafogli possono essere in grado di offrire rendimenti nettamente superiori a quelli del tradizionale indice di riferimento aggregato in euro (composto da un mix di obbligazioni corporate e titoli di Stato di alta qualità), con una duration inferiore e una volatilità analoga, nonostante lʼallocazione più elevata allʼhigh yield”.
I titoli Usa offrono rendimenti più alti, ma il costo della copertura del rischio di cambio resta elevato, intorno al 3%, rendendoli poco attraenti per l’investitore in euro; le obbligazioni societarie offrono rendimenti superiori, ma sono esposte a maggiori rischi, dal momento che gli Stati Uniti sono in una fase più avanzata del ciclo del credito.
I rischi politici restano elevati nella zona Euro: gli esperti di AllianceBernstein sono consapevoli che nel lungo periodo i problemi strutturali non saranno risolti e che con il passare del tempo la politica monetaria diventerà probabilmente sempre meno efficace; nel breve e medio termine è possibile che si verifichino aumenti della volatilità e del rischio, ad esempio in vista delle elezioni europee. E’ un contesto che rende ancora più attraente un approccio dinamico e svincolato dal benchmark che vanta la flessibilità necessaria per sfruttare lʼaumento della volatilità.
Un approccio dinamico e multisettoriale sul reddito fisso europeo, svincolato dal benchmark, è quello adoperato da AB European Income Portfolio, uno dei prodotti di punta di AllianceBernstein per il comparto obbligazionario, operativo da oltre 20 anni e con rating 5 stelle Morningstar. Il comparto varia dinamicamente le sue allocazioni tra titoli a maggiore rendimento e i titoli di qualità più elevata al variare delle condizioni del mercato: fino al 50% viene investito in obbligazioni europee high yield, attività cartolarizzate e debito dei mercati emergenti per migliorare il flusso reddituale e attenuare i rischi dei tassi d’interesse; almeno il 50% viene investito in obbligazioni societarie investment-grade e titoli di stato per conferire stabilità nelle fasi di indebolimento della propensione al rischio.
RENDIMENTI RIDOTTI NON SIGNIFICANO NECESSARIAMENTE PERFORMANCE RIDOTTE
Anche se i rendimenti restano molto ridotti in Europa, questo non significa necessariamente che lo siano anche i ritorni degli investitori obbligazionari, osservano in AllianceBernstein. Il rendimento iniziale non è infatti lʼunico fattore a incidere sui ritorni complessivi di un investimento obbligazionario, hanno un ruolo determinante anche lʼandamento dei prezzi e il roll-down, come dimostrano le performance degli ultimi 10 anni dei titoli di Stato giapponesi, decisamente più elevate dello yield vicino - se non inferiore - all’1%.
UN MIX DI TITOLI DI STATO E HIGH YIELD
Oggi chi investe in titoli di Stato dellʼEurozona potrebbe ottenere ritorni stabili ma ridotti, chi sceglie i titoli societari high yield dovrebbe realizzare rendimenti più elevati, ma si esporrebbe anche a una volatilità nettamente superiore. La ricetta di AllianceBernstein è un portafoglio svincolato dal benchmark che gestisce in maniera dinamica lʼallocazione fra questi due mercati, in grado di offrire un rendimento ponderato per il rischio più interessante e con una migliore qualità del portafoglio, un aspetto molto rilevante in questa fase del ciclo. “Le nostre ricerche mostrano che questo tipo di portafogli possono essere in grado di offrire rendimenti nettamente superiori a quelli del tradizionale indice di riferimento aggregato in euro (composto da un mix di obbligazioni corporate e titoli di Stato di alta qualità), con una duration inferiore e una volatilità analoga, nonostante lʼallocazione più elevata allʼhigh yield”.
BOND USA MENO ATTRAENTI
I titoli Usa offrono rendimenti più alti, ma il costo della copertura del rischio di cambio resta elevato, intorno al 3%, rendendoli poco attraenti per l’investitore in euro; le obbligazioni societarie offrono rendimenti superiori, ma sono esposte a maggiori rischi, dal momento che gli Stati Uniti sono in una fase più avanzata del ciclo del credito.
POSSIBILI AUMENTI DELLA VOLATILITÀ
I rischi politici restano elevati nella zona Euro: gli esperti di AllianceBernstein sono consapevoli che nel lungo periodo i problemi strutturali non saranno risolti e che con il passare del tempo la politica monetaria diventerà probabilmente sempre meno efficace; nel breve e medio termine è possibile che si verifichino aumenti della volatilità e del rischio, ad esempio in vista delle elezioni europee. E’ un contesto che rende ancora più attraente un approccio dinamico e svincolato dal benchmark che vanta la flessibilità necessaria per sfruttare lʼaumento della volatilità.
L’APPROCCIO DI AB EUROPEAN INCOME PORTFOLIO
Un approccio dinamico e multisettoriale sul reddito fisso europeo, svincolato dal benchmark, è quello adoperato da AB European Income Portfolio, uno dei prodotti di punta di AllianceBernstein per il comparto obbligazionario, operativo da oltre 20 anni e con rating 5 stelle Morningstar. Il comparto varia dinamicamente le sue allocazioni tra titoli a maggiore rendimento e i titoli di qualità più elevata al variare delle condizioni del mercato: fino al 50% viene investito in obbligazioni europee high yield, attività cartolarizzate e debito dei mercati emergenti per migliorare il flusso reddituale e attenuare i rischi dei tassi d’interesse; almeno il 50% viene investito in obbligazioni societarie investment-grade e titoli di stato per conferire stabilità nelle fasi di indebolimento della propensione al rischio.