banche europee
Elezioni europee e finanza, un appello “etico” ai candidati
Da Etica Sgr un documento inviato a tutti i candidati al Parlamento europeo con una serie di richieste per cambiare la finanza e l’Unione Europea
25 Maggio 2019 08:00
Mentre migliaia di giovani in tutto il mondo continuano a manifestare per chiedere interventi concreti per contrastare i cambiamenti climatici, nei paesi dell’Unione Europea sono già partite le votazioni per il rinnovo del Parlamento.
Molte delle istanze portate avanti dai manifestanti sono rivolte ai governi e l’UE, ovviamente, non fa eccezione. Anzi, è opinione comune che proprio l’Unione Europea possa fare molto non solo per spingere i singoli Paesi a migliorare le proprie legislazioni in materia ambientale, ma anche per incidere ancor di più sui mercati e sul mondo della finanza.
Ne è convinta Etica Sgr che, proprio in occasione delle elezioni europee, ha inviato a tutti i candidati al Parlamento un serie di richieste. Una scelta che muove dalla consapevolezza che la finanza rappresenti uno strumento per affrontare i cambiamenti climatici e le disuguaglianze. Oggi, si legge nel documento firmato dal Gruppo Banca Etica – di cui fa parte Etica Sgr – in Europa sembra prevalere una visione economica che non prende sufficientemente in considerazione le questioni sociali, ambientali e di democrazia.
Alcuni passi in avanti, in termini di regolamentazione dei mercati, sono stati fatti dopo la crisi del 2008, per esempio sulla maggiore trasparenza dei derivati. “Ma c’è ancora molto da fare – specificano da Etica Sgr – la finanza si caratterizza spesso per un approccio orientato al brevissimo termine, e non sostiene in modo soddisfacente l’economia reale e la società”.
Tra le richieste della finanza etica ai candidati al Parlamento europeo figura la giustizia fiscale, cominciando ad intervenire sui “territori della UE che agiscono come veri e propri paradisi fiscali” e rafforzando quanto fatto con la rendicontazione Paese per Paese dei dati contabili delle multinazionali. Inoltre viene chiesta la “riforma complessiva del sistema finanziario per riportarlo al servizio della società” e fare in modo che “dia il proprio contributo nell’affrontare l’emergenza climatica”.
Ultima richiesta, ma non meno importante, riguarda la promozione di una finanza sana con l’obiettivo di arrivare a un “diverso sistema bancario” in grado di rispondere alle molteplici esigenze della società. La finanza etica e sostenibile ha evidenziato in questi anni risultati migliori non solo in termini ambientali e sociali, ma anche dal punto di vista economico. Per questo da Etica Sgr chiedono ai candidati di impegnarsi per rafforzare l’Action Plan per la finanza sostenibile, definire la sostenibilità dei prodotti finanziari e riconoscere un social supporting factor, vale a dire condizioni per facilitare l’erogazione di credito a favore di progetti con impatti positivi sulla società.
“Un deciso cambio di rotta – si legge nel documento - è necessario per lo stesso futuro dell’Unione Europea. Cambiare la finanza per cambiare l’Europa è sempre più vero e sempre più urgente. Se c’è un segnale positivo e che dà speranza nel futuro, è nel crescente numero di cittadini che acquisisce consapevolezza e chiede un tale percorso. Cambiare il sistema finanziario, al di là dell’importanza in sé, significa dotarsi di strumenti per affrontare le sfide economiche, sociali e ambientali che abbiamo davanti”.
ELEZIONI EUROPEE
Molte delle istanze portate avanti dai manifestanti sono rivolte ai governi e l’UE, ovviamente, non fa eccezione. Anzi, è opinione comune che proprio l’Unione Europea possa fare molto non solo per spingere i singoli Paesi a migliorare le proprie legislazioni in materia ambientale, ma anche per incidere ancor di più sui mercati e sul mondo della finanza.
APPELLO AI CANDIDATI
Ne è convinta Etica Sgr che, proprio in occasione delle elezioni europee, ha inviato a tutti i candidati al Parlamento un serie di richieste. Una scelta che muove dalla consapevolezza che la finanza rappresenti uno strumento per affrontare i cambiamenti climatici e le disuguaglianze. Oggi, si legge nel documento firmato dal Gruppo Banca Etica – di cui fa parte Etica Sgr – in Europa sembra prevalere una visione economica che non prende sufficientemente in considerazione le questioni sociali, ambientali e di democrazia.
STRADA SEGNATA
Alcuni passi in avanti, in termini di regolamentazione dei mercati, sono stati fatti dopo la crisi del 2008, per esempio sulla maggiore trasparenza dei derivati. “Ma c’è ancora molto da fare – specificano da Etica Sgr – la finanza si caratterizza spesso per un approccio orientato al brevissimo termine, e non sostiene in modo soddisfacente l’economia reale e la società”.
STOP AI PARADISI FISCALI
Tra le richieste della finanza etica ai candidati al Parlamento europeo figura la giustizia fiscale, cominciando ad intervenire sui “territori della UE che agiscono come veri e propri paradisi fiscali” e rafforzando quanto fatto con la rendicontazione Paese per Paese dei dati contabili delle multinazionali. Inoltre viene chiesta la “riforma complessiva del sistema finanziario per riportarlo al servizio della società” e fare in modo che “dia il proprio contributo nell’affrontare l’emergenza climatica”.
Investire contrastando il cambiamento climatico è possibile
Investire contrastando il cambiamento climatico è possibile
SISTEMA BANCARIO DIVERSO
Ultima richiesta, ma non meno importante, riguarda la promozione di una finanza sana con l’obiettivo di arrivare a un “diverso sistema bancario” in grado di rispondere alle molteplici esigenze della società. La finanza etica e sostenibile ha evidenziato in questi anni risultati migliori non solo in termini ambientali e sociali, ma anche dal punto di vista economico. Per questo da Etica Sgr chiedono ai candidati di impegnarsi per rafforzare l’Action Plan per la finanza sostenibile, definire la sostenibilità dei prodotti finanziari e riconoscere un social supporting factor, vale a dire condizioni per facilitare l’erogazione di credito a favore di progetti con impatti positivi sulla società.
CAMBIO DI ROTTA
“Un deciso cambio di rotta – si legge nel documento - è necessario per lo stesso futuro dell’Unione Europea. Cambiare la finanza per cambiare l’Europa è sempre più vero e sempre più urgente. Se c’è un segnale positivo e che dà speranza nel futuro, è nel crescente numero di cittadini che acquisisce consapevolezza e chiede un tale percorso. Cambiare il sistema finanziario, al di là dell’importanza in sé, significa dotarsi di strumenti per affrontare le sfide economiche, sociali e ambientali che abbiamo davanti”.