elezioni europee
Elezioni, spread e mercati: i commenti degli esperti
Le ripercussioni del risultato delle elezioni europee sui mercati azionari e obbligazionari e sull'andamento dello spread: il parere degli esperti delle principali società di gestione
27 Maggio 2019 11:09
Chiuse le urne per il voto europeo, quali sono gli scenari? La netta affermazione della Lega, che diventa il primo partito con quasi il 34% dei voti, pone l’Italia in controtendenza rispetto al resto d’Europa. Il fronte sovranista, infatti, nonostante il risultato italiano e le affermazioni dei partiti di Marine Le Pen in Francia e di Nigel Farage nel Regno Unito, non riesce a sfondare. E i mercati tirano un sospiro di sollievo.
Ecco le reazioni dei protagonisti delle principali case di gestione e degli analisti
"L'apertura post elettorale appare composta con gli indici azionari europei in lieve rialzo - commenta Paola Bianco, investment strategist di Euromobiliare Sgr - Il mancato sfondamento dell’ala populista al parlamento europeo sembra per ora lasciare tranquilli i mercati, che già avevano fatto i conti con la prospettiva di una maggior frammentazione e della perdita della maggioranza assoluta da parte di popolari e socialisti. Italia e Francia spiccano per il risultato dei partiti sovranisti che risultano prima forza politica, tuttavia i listini dei due paesi oggi incorporano anche la reazione positiva al potenziale accordo Renault-FCA. Anche lo spread BTP-Bund sulla scadenza a 10 anni non dà per ora segnali di nervosismo, ma resta da vedere se l’orientamento a finanziare la spesa pubblica in deficit da parte della Lega non possa creare forti tensioni sullo spread nell’immediato futuro".
"Oggi e nelle prossime settimane l’atteggiamento degli investitori sarà ancora molto cauto, ’wait and see’. Le tensioni sui mercati però inevitabilmente arriveranno", commenta Nicola Nobile di Oxford Economics. Un momento di nervosismo arriverà il 5 giugno, quando è previsto che l’Unione europea raccomandi l’apertura della procedura per deficit eccessivo. "Già lì lo spread potrebbe ricominciare a salire", aggiunge Nobile all'agenzia Reuters.
"I risultati delle elezioni indicano che l'Unione Europea può puntare su politiche che portino a maggiore crescita", spiega Secondo Joerg de Vries-Hippen, chief investment officer for European equities di Allianz Global Investors, secondo il il quale il fatto che i partirtiti pro Europa siano risultati in maggioranza, mentre quelli euro scettici non hanno avuto l'exploit temuto, potrà consentire di portare avanti politiche più rivolte alla crescita. Tuttavia, sottolinea Joerg de Vries-Hippen nel 2019, l'incertezza politica resterà elevata.
"Come previsto, i partiti populisti di estrema destra hanno ottenuto buoni risultati, ma non hanno la maggioranza in Parlamento. I verdi hanno anche vinto più seggi. E anche se questi risultati elettorali difficilmente avranno un impatto diretto sui mercati in generale, potrebbero rappresentare un barometro di ciò che pensa l'Europa", commenta David Zahn, head of European fixed income di Franklin Templeton. "Tradizionalmente, l'elezione dei membri del Parlamento europeo è vista come un'opportunità per gli elettori di sfogare la loro frustrazione, e generalmente vediamo molti voti di protesta. Quindi, siamo cauti nel leggere troppi significati nei risultati. Tuttavia, ogni volta che un investitore può ottenere ulteriori informazioni sul sentiment, pensiamo che possa essere utile", aggiunge il gestore. "Riconosciamo che gli investitori a reddito fisso possono essere preoccupati per il fatto che una significativa rappresentanza populista nel Parlamento europeo potrebbe soffocare le riforme e ostacolare la crescita tanto necessaria".
Secondo Goldman Sachs "il leader della Lega, Matteo Salvini, ha interpretato i risultati come un endorsement a favore della necessità, sempre sostenuta dal suo partito, di un cambiamento nelle regole fiscali dell'Europa, in direzione di una politica più espansiva. Allo stato attuale, l'incertezza politica è molto elevata e solo nei prossimi giorni si farà maggior chiarezza sul futuro e la longevità del governo italiano".
Secondo Paolo Mauri Brusa, portfolio manager di GAM (Italia) Sgr, il successo della Lega in Italia "probabilmente cambierà gli equilibri all’interno della compagine governativa" e al momento i mercati sono in attesa di valutare i prossimi passi in ambito economico/finanziario. Alla luce dell'apertura dei mercati azionari, dell'andamento dello spread e del cambio stabile tra euro e dollaro, le prime reazioni, secondo l'esperto, sono di "moderato ottimismo".
"Avanzano i cosiddetti partiti euroscettici o anti-establishment, ma meno delle attese - commenta Maria Paola Toschi, market strategist di J.P. Morgan Asset Management - anche se potranno sentire la loro presenza e la loro voce di dissenso in Parlamento, ma senza compromettere un progetto europeo. I mercati hanno reagito in maniera positiva all’esito elettorale, pur in una seduta con scambi ridotti per la giornata di chiusura sia a Londra che a New York. La forte affluenza registrata, in molti Paesi superiore a quella delle elezioni del 2014, ha evidenziato che l’Europa è un progetto ancora molto sentito dal popolo che ha espresso con vigore il proprio attaccamento pur con richieste di cambiamento e rinnovamento. Ora si dovrà attendere per valutare gli effetti di questi risultati a livello di singolo paese e sul processo di Brexit. Ma soprattutto sarà importante vedere come si procederà alla formazione della Commissione europea e del suo presidente e le eventuali ripercussioni sulla Bce alla vigilia della fine del mandato del suo presidente Draghi, che tanto ha fatto per la stabilità finanziaria dell’Europa".
"L'ondata populista tanto temuta prima del voto si è materializzata solo in parte, mentre c’è stato un forte incremento dei consensi per il partito liberale e per i verdi", sottolinea Andrea Iannelli, investment director Fixed Income di Fidelity International. "Guardando in particolar modo all’Italia, sono stati evidenziati di nuovo i trend registrati negli ultimi mesi. Il partito guidato da Matteo Salvini in Europa ha visto raddoppiare il numero di seggi, a conferma del forte momentum di cui gode la Lega in Italia. Lo stesso non si può dire del secondo partito nel governo, con il Movimento 5 Stelle che continua a perdere consensi ed è stato scalzato dal Partito Democratico, al secondo posto per numero di seggi. Gli asset italiani terranno conto di questi risultati, con il rischio di elezioni anticipate che rimane fermo sul radar degli investitori". Per Iannelli, però, "per il reddito fisso italiano, e il Btp in particolare, le dinamiche politiche contano solo fino a un certo punto. Il vero ago della bilancia per gli asset nostrani sono le prospettive di crescita del nostro Paese".
"I risultati elettorali - commentano Roel Jansen, co-lead portfolio manager Euro Investment Grade credit, e Hans van Zwol, Senior Portfolio Manager LDI & Rates, di NN Investment Partners - non dovrebbero influenzare in modo significativo i rendimenti dei titoli di Stato dell’Eurozona o la direzione dell'Europa. L'impatto potrebbe essere diverso per i singoli paesi, soprattutto in Italia, dove le accresciute tensioni tra i partner della coalizione hanno spinto le speculazioni sul futuro del governo italiano. Anche se la Lega ha dichiarato a seguito dei risultati che avrebbe mantenuto la coalizione, le tensioni esistenti probabilmente continueranno a emergere, e il leader della Lega Matteo Salvini ha dichiarato che, visti i risultati, la Lega dovrebbe avere maggiore voce in capitolo nell’organizzazione dell’agenda di governo. Ci sono buone ragioni per essere cauti sul debito italiano, ma i mercati potrebbero reagire positivamente ad un governo in cui la Lega ha maggiore influenza, in quanto il partito è visto come più favorevole al mercato del M5S".
“I popolari e i socialdemocratici costituiscono ancora la coalizione di maggioranza relativa, ma non raggiungono la maggioranza assoluta. Avranno bisogno di un partner: i Liberali, i Verdi, forse entrambi”, fa notare Luca Tobagi, Cfa, investment strategist di Invesco. “Se le forze pro-Europa sapranno giocare bene le proprie carte, quelle euroscettiche potrebbero rimanere confinate in un ruolo minoritario e di ridotta rilevanza concreta, in un’Europa in cui l’approccio alle decisioni e alla gestione è maggioritario”.
"Per l’Italia ora è in vista un periodo molto delicato nei rapporti con l’Europa, con tensioni e volatilità che potrebbero aumentare in vista di due date cruciali - commenta Matteo Meroni, fund manager di Zest Asset Management - La prima è il 5 giugno, quando la Commissione europea pubblicherà le proprie raccomandazioni per ogni Paese dell’Ue e al governo italiano potrebbe essere richiesta una manovra correttiva dei conti. Queste raccomandazioni finiranno poi, la settimana successiva, al vaglio di Eurogruppo ed Ecofin: sarà questa la prima occasione post elettorale per misurare i rapporti tra gli Stati europei e la credibilità che verrà accordata alla politica economica italiana”.
Ecco le reazioni dei protagonisti delle principali case di gestione e degli analisti
EUROMOBILIARE: REAZIONE TRANQUILLA
"L'apertura post elettorale appare composta con gli indici azionari europei in lieve rialzo - commenta Paola Bianco, investment strategist di Euromobiliare Sgr - Il mancato sfondamento dell’ala populista al parlamento europeo sembra per ora lasciare tranquilli i mercati, che già avevano fatto i conti con la prospettiva di una maggior frammentazione e della perdita della maggioranza assoluta da parte di popolari e socialisti. Italia e Francia spiccano per il risultato dei partiti sovranisti che risultano prima forza politica, tuttavia i listini dei due paesi oggi incorporano anche la reazione positiva al potenziale accordo Renault-FCA. Anche lo spread BTP-Bund sulla scadenza a 10 anni non dà per ora segnali di nervosismo, ma resta da vedere se l’orientamento a finanziare la spesa pubblica in deficit da parte della Lega non possa creare forti tensioni sullo spread nell’immediato futuro".
NOBILE (OXFORD ECONOMICS): WAIT AND SEE
"Oggi e nelle prossime settimane l’atteggiamento degli investitori sarà ancora molto cauto, ’wait and see’. Le tensioni sui mercati però inevitabilmente arriveranno", commenta Nicola Nobile di Oxford Economics. Un momento di nervosismo arriverà il 5 giugno, quando è previsto che l’Unione europea raccomandi l’apertura della procedura per deficit eccessivo. "Già lì lo spread potrebbe ricominciare a salire", aggiunge Nobile all'agenzia Reuters.
ALLIANZ GI: POLITICHE PER LA CRESCITA
"I risultati delle elezioni indicano che l'Unione Europea può puntare su politiche che portino a maggiore crescita", spiega Secondo Joerg de Vries-Hippen, chief investment officer for European equities di Allianz Global Investors, secondo il il quale il fatto che i partirtiti pro Europa siano risultati in maggioranza, mentre quelli euro scettici non hanno avuto l'exploit temuto, potrà consentire di portare avanti politiche più rivolte alla crescita. Tuttavia, sottolinea Joerg de Vries-Hippen nel 2019, l'incertezza politica resterà elevata.
FRANKLIN TEMPLETON: PREOCCUPATI PER IL POPULISMO
"Come previsto, i partiti populisti di estrema destra hanno ottenuto buoni risultati, ma non hanno la maggioranza in Parlamento. I verdi hanno anche vinto più seggi. E anche se questi risultati elettorali difficilmente avranno un impatto diretto sui mercati in generale, potrebbero rappresentare un barometro di ciò che pensa l'Europa", commenta David Zahn, head of European fixed income di Franklin Templeton. "Tradizionalmente, l'elezione dei membri del Parlamento europeo è vista come un'opportunità per gli elettori di sfogare la loro frustrazione, e generalmente vediamo molti voti di protesta. Quindi, siamo cauti nel leggere troppi significati nei risultati. Tuttavia, ogni volta che un investitore può ottenere ulteriori informazioni sul sentiment, pensiamo che possa essere utile", aggiunge il gestore. "Riconosciamo che gli investitori a reddito fisso possono essere preoccupati per il fatto che una significativa rappresentanza populista nel Parlamento europeo potrebbe soffocare le riforme e ostacolare la crescita tanto necessaria".
GOLDMAN SACHS: INCERTEZZA SULLE PROSPETTIVE
Secondo Goldman Sachs "il leader della Lega, Matteo Salvini, ha interpretato i risultati come un endorsement a favore della necessità, sempre sostenuta dal suo partito, di un cambiamento nelle regole fiscali dell'Europa, in direzione di una politica più espansiva. Allo stato attuale, l'incertezza politica è molto elevata e solo nei prossimi giorni si farà maggior chiarezza sul futuro e la longevità del governo italiano".
MAURI BRUSA (GAM): MODERATO OTTIMISMO
Secondo Paolo Mauri Brusa, portfolio manager di GAM (Italia) Sgr, il successo della Lega in Italia "probabilmente cambierà gli equilibri all’interno della compagine governativa" e al momento i mercati sono in attesa di valutare i prossimi passi in ambito economico/finanziario. Alla luce dell'apertura dei mercati azionari, dell'andamento dello spread e del cambio stabile tra euro e dollaro, le prime reazioni, secondo l'esperto, sono di "moderato ottimismo".
TOSCHI (J.P. MORGAN AM): OCCHI SULLA NUOVA COMMISSIONE
"Avanzano i cosiddetti partiti euroscettici o anti-establishment, ma meno delle attese - commenta Maria Paola Toschi, market strategist di J.P. Morgan Asset Management - anche se potranno sentire la loro presenza e la loro voce di dissenso in Parlamento, ma senza compromettere un progetto europeo. I mercati hanno reagito in maniera positiva all’esito elettorale, pur in una seduta con scambi ridotti per la giornata di chiusura sia a Londra che a New York. La forte affluenza registrata, in molti Paesi superiore a quella delle elezioni del 2014, ha evidenziato che l’Europa è un progetto ancora molto sentito dal popolo che ha espresso con vigore il proprio attaccamento pur con richieste di cambiamento e rinnovamento. Ora si dovrà attendere per valutare gli effetti di questi risultati a livello di singolo paese e sul processo di Brexit. Ma soprattutto sarà importante vedere come si procederà alla formazione della Commissione europea e del suo presidente e le eventuali ripercussioni sulla Bce alla vigilia della fine del mandato del suo presidente Draghi, che tanto ha fatto per la stabilità finanziaria dell’Europa".
FIDELITY: ITALIA, FOCUS SULLA CRESCITA
"L'ondata populista tanto temuta prima del voto si è materializzata solo in parte, mentre c’è stato un forte incremento dei consensi per il partito liberale e per i verdi", sottolinea Andrea Iannelli, investment director Fixed Income di Fidelity International. "Guardando in particolar modo all’Italia, sono stati evidenziati di nuovo i trend registrati negli ultimi mesi. Il partito guidato da Matteo Salvini in Europa ha visto raddoppiare il numero di seggi, a conferma del forte momentum di cui gode la Lega in Italia. Lo stesso non si può dire del secondo partito nel governo, con il Movimento 5 Stelle che continua a perdere consensi ed è stato scalzato dal Partito Democratico, al secondo posto per numero di seggi. Gli asset italiani terranno conto di questi risultati, con il rischio di elezioni anticipate che rimane fermo sul radar degli investitori". Per Iannelli, però, "per il reddito fisso italiano, e il Btp in particolare, le dinamiche politiche contano solo fino a un certo punto. Il vero ago della bilancia per gli asset nostrani sono le prospettive di crescita del nostro Paese".
NN INVESTMENT PARTNERS: CAUTI SUI GOVERNATIVI ITALIANI
"I risultati elettorali - commentano Roel Jansen, co-lead portfolio manager Euro Investment Grade credit, e Hans van Zwol, Senior Portfolio Manager LDI & Rates, di NN Investment Partners - non dovrebbero influenzare in modo significativo i rendimenti dei titoli di Stato dell’Eurozona o la direzione dell'Europa. L'impatto potrebbe essere diverso per i singoli paesi, soprattutto in Italia, dove le accresciute tensioni tra i partner della coalizione hanno spinto le speculazioni sul futuro del governo italiano. Anche se la Lega ha dichiarato a seguito dei risultati che avrebbe mantenuto la coalizione, le tensioni esistenti probabilmente continueranno a emergere, e il leader della Lega Matteo Salvini ha dichiarato che, visti i risultati, la Lega dovrebbe avere maggiore voce in capitolo nell’organizzazione dell’agenda di governo. Ci sono buone ragioni per essere cauti sul debito italiano, ma i mercati potrebbero reagire positivamente ad un governo in cui la Lega ha maggiore influenza, in quanto il partito è visto come più favorevole al mercato del M5S".
TOBAGI (INVESCO): IN CERCA DI UNA COALIZIONE
“I popolari e i socialdemocratici costituiscono ancora la coalizione di maggioranza relativa, ma non raggiungono la maggioranza assoluta. Avranno bisogno di un partner: i Liberali, i Verdi, forse entrambi”, fa notare Luca Tobagi, Cfa, investment strategist di Invesco. “Se le forze pro-Europa sapranno giocare bene le proprie carte, quelle euroscettiche potrebbero rimanere confinate in un ruolo minoritario e di ridotta rilevanza concreta, in un’Europa in cui l’approccio alle decisioni e alla gestione è maggioritario”.
ZEST: FASE CRUCIALE PER L'ITALIA
"Per l’Italia ora è in vista un periodo molto delicato nei rapporti con l’Europa, con tensioni e volatilità che potrebbero aumentare in vista di due date cruciali - commenta Matteo Meroni, fund manager di Zest Asset Management - La prima è il 5 giugno, quando la Commissione europea pubblicherà le proprie raccomandazioni per ogni Paese dell’Ue e al governo italiano potrebbe essere richiesta una manovra correttiva dei conti. Queste raccomandazioni finiranno poi, la settimana successiva, al vaglio di Eurogruppo ed Ecofin: sarà questa la prima occasione post elettorale per misurare i rapporti tra gli Stati europei e la credibilità che verrà accordata alla politica economica italiana”.
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