ClearBridge

In prima linea contro l’abuso di oppioidi

Negli Usa oltre 130 persone al giorno muoiono per aver assunto questi farmaci in dosi eccessive. ClearBridge (affiliata Legg Mason) supporta la lotta a questa dipendenza con le scelte di portafoglio

30 Maggio 2019 15:31

financialounge -  ClearBridge Legg Mason Mary Jane McQuillen oppioidi overdose USA
Nei soli Stati Uniti provoca oltre 130 morti al giorno: non è un’epidemia, ma l’abuso dei farmaci oppioidi. Un problema così grave da essere stato incluso negli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu, che al punto 3, “Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età”, include infatti il traguardo di rafforzare la prevenzione e il trattamento dell’abuso di sostanze, tra cui quelle stupefacenti.

UNA PERSONA SU TRE


Utilizzati correttamente, gli oppioidi sono un’importante ed efficace terapia per i dolori cronici e acuti, spiega un report a cura di Mary Jane McQuillen, portfolio manager, managing director e head of Esg Investment di ClearBridge Investments, affiliata Legg Mason. Queste sostanze “comportano, però, il serio rischio di un uso improprio, e di portare alla dipendenza, all’overdose e persino alla morte”. Inoltre, è difficile individuare un profilo di “utilizzatore tipo”: secondo la società americana The Hartford, a una persona su tre verranno prescritti oppioidi almeno una volta nella vita.

UN PROBLEMA TRENTENNALE


La prescrizione di oppioidi ha cominciato a crescere significativamente negli anni ’90, e le morti dovute all’overdose di queste sostanze sono cresciute di conseguenza (grafico). E di pari passo è cresciuto l’onere economico: uno studio ha stimato che il costo totale delle overdosi fatali, dell’abuso e della dipendenza da oppioidi da prescrizione sia stato, solo nel 2013, di 78,5 miliardi di dollari. Nel 2015, negli Stati Uniti gli oppioidi sono stati responsabili di oltre due terzi di tutte le overdosi, e circa la metà dei casi riguardavano anche farmaci da prescrizione. Ancora oggi, nonostante i tassi di prescrizione siano diminuiti dal picco del 2010-2012, l’ammontare di oppioidi prescritti pro-capite è ancora alto – circa il triplo rispetto al 1999.

 



 

APPROCCIO ARTICOLATO


Come investitore azionario attivo, ClearBridge punta ad avere un approccio articolato nel sostenere la lotta alla dipendenza da oppioidi. “Stiamo innanzitutto lavorando con le aziende lungo la catena del valore dei farmaci, al fine di monitorare meglio la distribuzione di oppioidi e di sviluppare terapie alternative. Supportiamo inoltre nell’identificazione dei soggetti maggiormente a rischio le compagnie assicurative in cui investiamo, prevenendo così sul nascere i casi più pericolosi. Tutto ciò si colloca all’interno dello i nostri sforzi a sostegno degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu”, spiega il report.

SOCIETA’ ATTIVE IN VARI RAMI


“Le società nei nostri portafogli che operano nel settore della distribuzione stanno cercando di fermare la diffusione incontrollata degli oppioidi da prescrizione”. CVS Health, ad esempio, ha lavorato con altri distributori per mettere in piedi un registro condiviso, così da impedire ad uno stesso utente di rivolgersi a una farmacia diversa per ottenere un certo oppioide. Inoltre, ClearBridge ha lavorato con CVS, Amerisource Bergen e UnitedHealth sulle modalità con cui i loro specialisti nella terapia del dolore assicurano un uso appropriato degli oppioidi. Infine, UnitedHealth sta lavorando per ridurre le prescrizioni di oppioidi da parte dei dentisti nei confronti di pazienti adolescenti, che potrebbero sviluppare una dipendenza in seguito.

TERAPIE ALTERNATIVE


In più, “anche se gli oppioidi sono in molti casi la modalità di gestione del dolore più utilizzata e col miglior rapporto costo/efficacia, ClearBridge investe anche in quelle aziende che stanno sviluppando terapie alternative”. In portafoglio sono presenti aziende come Pacira Pharmaceuticals, Alkermes e Heron Therapeutics, che stanno sviluppando sostituti degli oppioidi che permetteranno l’uso di terapie del dolore non sistemiche nelle operazioni chirurgiche: anestetici locali di lunga durata che agiscono con la stessa efficacia delle versioni sistemiche, potenzialmente evitando l’uso iniziale di oppioidi.

IL RUOLO DELLE COMPAGNIE ASSICURATIVE


Nei portafogli di ClearBridge sono poi presenti compagnie assicurative come The Hartford e Travelers Insurance, che hanno cominciato a lavorare proattivamente per rilevare le dipendenze e preparare programmi di riabilitazione. Entrambe stanno affrontando la crisi degli oppioidi lavorando in maniera olistica con i medici sulle cure e i trattamenti per cui i lavoratori dipendenti chiedono un risarcimento; inoltre, stanno portando avanti programmi innovativi per combattere la dipendenza dagli oppioidi usando analisi predittive che identificano i comportamenti tipici di persone affette da dipendenza.

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