Private Asset

Come rendere più “democratici” i private asset

L’obiettivo di Schroders è rendere questa particolare tipologia di investimento accessibile anche al mercato degli intermediari

13 Giugno 2019 14:28

financialounge -  Private Asset private equity Schroders
Tra gli investitori, sia quelli retail che quelli istituzionali, cresce l’interesse verso i cosiddetti private asset dal momento che è sempre più difficile rintracciare asset class che offrano rendimenti di un certo livello senza rischi eccessivi. Da un lato ci sono i titoli obbligazionari che offrono rendimenti schiacciati sui minimi storici mentre dall’altro i mercati azionari oscillano sulle quotazioni prossime ai massimi di sempre.

PRIVATE EQUITY, REAL ESTATE, INFRASTRUTTURE


I private asset, che non sono disponibili sui mercati pubblici come le Borse, permettono di beneficiare di temi di lungo periodo e di aree o settori specifici, come il private equity, il real estate, e le infrastrutture, a cui è difficile accedere tramite i canali tradizionali.

ALMENO PER UN INTERO CICLO ECONOMICO


L’importante è essere consapevoli delle differenze rispetto agli investimenti nei mercati pubblici. “Chi decide di investire nei private asset dovrà quasi certamente attraversare almeno un intero ciclo economico” sottolinea Tim Boole, Head of Product Management, di Schroders Adveq Group, secondo il quale, di conseguenza, le decisioni di investimento dovrebbero essere assunte con particolare attenzione assicurandosi una buona diversificazione.

FORTE DISPERSIONE DELLE PERFORMANCE


Infatti, uno degli aspetti che caratterizza i private asset, è la forte dispersione tra i gestori migliori e quelli che registrano le peggiori performance: è indispensabile farsi guidare nella selezione del gestore sul quale investire evitando le ‘mode’ del momento o le segnalazioni fornite da esperti improvvisati.

VINTAGE YEAR


Diversificazione del portafoglio che, secondo Tim Boole, deve essere non soltanto in senso tradizionale (settore, regione) ma anche dal punto di vista del cosiddetto ‘vintage year, che indica il momento in cui un fondo chiuso effettua il suo primo investimento. Combinando in portafoglio fondi con diversi ‘vintage year’ è possibile miscelare le performance di quelli che sono già positivi a livello di cash flow con fondi che invece si trovano nella fase di lancio.

MANDATI PIU’ LUNGHI


Grazie ai mandati più lunghi tipici di questo segmento di mercato, gli investitori specializzati nei private asset hanno nella pazienza - ovvero la possibilità di potersi permettere di aspettare il giusto tempo prima che l’investimento produca i frutti attesi - e nell’attenzione ai dettagli le leve per fare la differenza rispetto agli investimenti in asset pubblici.

COME SPUNTARE RENDIMENTI SUPERIORI


Entrando più nei particolari, Tim Boole ritiene che, sulla base del fatto “che il divario tra le valutazioni dei buyout più grandi e di quelli più piccoli non è mai stato così ampio” è possibile porsi obiettivi di rendimento maggiori con investitori specializzati in buyout più piccoli o in venture capital. Peccato che, al momento, la principale modalità di accesso agli investimenti in private asset sia tramite strutture di limited partnership o fondi chiusi, cioè strumenti non di facile accesso agli intermediari finanziari.

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LA FORTE EXPERTISE DI SCHRODERS


Ma qualcosa si sta muovendo e Schroders si sta orientando proprio sulla strada della “democratizzazione dei private asset”. Schroders, infatti, oltre ad essere un asset manager di primaria importanza nell’ambito degli investimenti nei mercati pubblici, vanta anche una storia e una piattaforma negli investimenti in private asset di primo piano. Nel business del real estate, creato nel 1971, è cresciuta fino a gestire, alla fine di giugno 2018, poco meno di 20 miliardi di dollari. Nel business del private equity, invece, nel 2017 ha acquisito Adveq, player svizzero con più di 20 anni di esperienza negli investimenti privati e che oggi gestisce circa 10 miliardi di dollari. Forte di queste expertise Schroders sta sviluppando nuovi prodotti per il mercato degli intermediari, che siano aperti alle sottoscrizioni e che abbiano liquidità periodica, in modo da offrire un’esposizione ai private asset.

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