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Bond, dopo la svolta Fed-Bce meglio l’Europa degli Usa

BlackRock Investment Institute invita alla cautela sui T-bond almeno nel breve periodo, mentre vede convenienza per l’investitore in dollari ad aumentare l’esposizione sui governativi europei

26 Giugno 2019 07:00

financialounge -  BlackRock Morning News obbligazioni politiche monetarie treasury
Sia la Banca Centrale Europea che la Federal Reserve americana di recente hanno impresso una svolta alla politica monetaria in direzione di un ulteriore allentamento, passando dalla ‘pazienza’ alla preparazione di nuove misure di stimolo. Sia la Fed che la Bce sembrano quindi in procinto di effettuare un allentamento monetario. Ma mentre le aspettative del mercato sulle prossime mosse della Bce di Mario Draghi sembrano ‘ragionevoli’, quelle sulla Fed di Jerome Powell appaiono ‘eccessive’. Per questo i bond governativi europei vanno considerati dall’investitore uno ‘stabilizzatore chiave’ nei portafogli strategici, nel contesto di incertezze in aumento del quadro macro, mentre la cautela è consigliabile, almeno nel breve andare, per quanto riguarda i Treasury americani a lunga scadenza.

ANCHE L’INFLAZIONE TRA I RISCHI DELLE TENSIONI GEOPOLITICHE


Sono queste le conclusioni dell’analisi settimanale proposta dal BlackRock Investment Institute dopo il discorso di Mario Draghi a Sintra, in Portogallo, e l’esito della riunione del Fomc della banca centrale americana. I due eventi hanno spinto al rialzo sia le azioni che i bond sulle due sponde dell’Atlantico. In tutto il mondo le banche centrali stanno intensificando gli sforzi per reagire a un’inflazione depressa e cercare di far proseguire l’espansione economica, con il rendimento del Bund tedesco in ulteriore avanzamento in territorio negativo e il numero di bond governativi con rendimento sottozero tornato a livello globale ai massimi del 2016. La svolta supporta la visione di BlackRock secondo cui la crescita globale ha ancora cammino da fare, con rischi ridotti sia di recessione che di surriscaldamento nei prossimi due anni. Ma la grande casa d’investimento vede anche il protrarsi dei rischi legati alle tensioni geopolitiche e sta valutando le conseguenze a lungo termine di una possibile ‘inversione’ della globalizzazione, come ad esempio un ritorno dell’inflazione.

La Fed prepara il terreno ai tagli: mezzo punto in arrivo a luglio?


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LE ASPETTATIVE SULLE MOSSE DELLA FED SONO ANDATE TROPPO OLTRE


Gli esperti di BlackRock osservano comunque che le svolte da ‘colomba’ di Fed e Bce hanno sfumature e implicazioni diverse. Draghi è sembrato infatti segnalare la volontà di mettere in atto a breve la nuova strategia, sorpassando in qualche modo sulla destra la Fed, mentre le attese di mercato sulle prossime mosse della Fed sembrano andate troppo oltre. Gli esperti di BlackRock osservano che gli ultimi dati macro americani, settore manifatturiero a parte, sono rimasti in trend, e per questo prevedono che la Fed tagli il costo del denaro a luglio come misura preventiva sul fronte della guerra dei dazi, ma non credono che si spinga ad abbassare i tassi per quattro volte di qui a fine 2020 come si aspetta il mercato. Più ancorate alla realtà invece le aspettative sulle prossime mosse di Draghi di qui alla scadenza del mandato a fine ottobre.

IL PLUS EUROPEO DI UNA CURVA RELATIVAMENTE RIPIDA


In questo scenario, BlackRock resta positiva sugli asset a rischio e vede i tassi in calo sul reddito fisso, nella convinzione che i bond governativi continuino a costituire ‘una solida base’ per la costruzione dei portafogli nel lungo termine. Ma ritiene anche che ai tassi attuali l’investitore non venga remunerato adeguatamente sul rischio duration dei Treasury americani, perché il mercato sta prezzando in eccesso i tagli in arrivo della Fed. Per questo invita alla cautela sulle scadenze lunghe dei governativi americani in un’ottica tattica, mentre vede, per l’investitore in dollari, l’opportunità di aumentare l’esposizione sui governativi europei. I tassi negativi restano una sfida, ma in Europa c’è anche il plus di una curva dei tassi relativamente ripida.

 

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