fiducia investitori
Fiducia degli investitori in aumento a livello globale
In Europa l’indice della fiducia degli investitori registra a giugno un balzo superiore ai 10 punti, meglio sia di quello del Nord America (+5,6 punti) che quello dell’Asia (+7,3 punti)
2 Luglio 2019 09:28
Torna a salire a giugno la fiducia degli investitori. In base allo State Street Investor Confidence Index (ICI), infatti, la fiducia degli investitori istituzionali a livello globale – fondi pensione, gestori patrimoniali, fondi sovrani, asset manager assicurativi, casse di previdenza - si è portata a giugno a 87,6 punti, cioè 8,2 punti al di sopra del precedente livello toccato a maggio (79,4 punti).
Meglio ancora, in termini di crescita mensile, l’ICI relativo all’Europa che dai 92,4 punti di maggio è balzato a 103,2 punti, facendo in tal modo segnare un incremento di 10,8 punti. Sostenuti, ma di minore ampiezza i rialzi registrati dall’ICI index del Nord America, che ha riportato un incremento di 5,6 punti da 76,5 a 82,1 punti, e dall’ICI index dell’Asia, salito di 7,3 punti da 88,8 a 96,1 punti.
In virtù di questo incremento mensile, l’ICI index europeo è l’unico delle tre principali aree geografiche, ad attestarsi sopra quota 100 punti. Questo livello costituisce la soglia che discrimina la prevalenza della propensione al rischio nelle scelte di portafoglio - per valori al di sopra di 100 - e viceversa per valori inferiori a 100, livello che segnala invece la maggiore inclinazione degli investitori ad essere prudenti nell’asset allocation.
Secondo gli addetti ai lavori l’incremento della fiducia degli investitori in generale a giugno si spiega con il nuovo regime assunto dalle principali banche centrali che da inizio anno e in rapida successione, sono passate da una modalità tendenzialmente restrittiva a una molto più accomodante. Proprio l’apertura di Draghi a una nuova stagione di supporto alla debole economia della zona euro sembra, secondo gli analisti che hanno elaborato gli indici ICI, alla base della vigorosa risalita dell’ICI index Europa in giugno.
In Asia, invece, l’incremento mensile della fiducia degli investitori si spiega con la speranza che si possa giungere ad un accordo tra Washington e Pechino per abbassare le tensioni commerciali ma anche per i primi effetti positivi derivanti dai nuovi stimoli varati dalle autorità cinesi.
Le radici del livello in salita, ma ancora lontano da ‘quota 100’, dell’ICI index del Nord America sono invece da ricercarsi nel fatto che agli occhi degli istituzionali canadesi e statunitensi, non sembrano esserci occasioni in giro per il mondo per diversificare il portafoglio: le asset class di rischio in Europa, Asia e mercati emergenti sono piuttosto care in un contesto economico e di prospettive aziendali ritenuti meno brillanti rispetto a quelli nordamericani.
L’EUROPA GUIDA IL RECUPERO
Meglio ancora, in termini di crescita mensile, l’ICI relativo all’Europa che dai 92,4 punti di maggio è balzato a 103,2 punti, facendo in tal modo segnare un incremento di 10,8 punti. Sostenuti, ma di minore ampiezza i rialzi registrati dall’ICI index del Nord America, che ha riportato un incremento di 5,6 punti da 76,5 a 82,1 punti, e dall’ICI index dell’Asia, salito di 7,3 punti da 88,8 a 96,1 punti.
QUOTA 100
In virtù di questo incremento mensile, l’ICI index europeo è l’unico delle tre principali aree geografiche, ad attestarsi sopra quota 100 punti. Questo livello costituisce la soglia che discrimina la prevalenza della propensione al rischio nelle scelte di portafoglio - per valori al di sopra di 100 - e viceversa per valori inferiori a 100, livello che segnala invece la maggiore inclinazione degli investitori ad essere prudenti nell’asset allocation.
DRAGHI SOSTIENE IL SENTIMENT DEGLI EUROPEI
Secondo gli addetti ai lavori l’incremento della fiducia degli investitori in generale a giugno si spiega con il nuovo regime assunto dalle principali banche centrali che da inizio anno e in rapida successione, sono passate da una modalità tendenzialmente restrittiva a una molto più accomodante. Proprio l’apertura di Draghi a una nuova stagione di supporto alla debole economia della zona euro sembra, secondo gli analisti che hanno elaborato gli indici ICI, alla base della vigorosa risalita dell’ICI index Europa in giugno.
Mercati, dopo un giugno da ricordare torna di moda il rischio
Mercati, dopo un giugno da ricordare torna di moda il rischio
ACCORDO COMMERCIALE E STIMOLI CINESI
In Asia, invece, l’incremento mensile della fiducia degli investitori si spiega con la speranza che si possa giungere ad un accordo tra Washington e Pechino per abbassare le tensioni commerciali ma anche per i primi effetti positivi derivanti dai nuovi stimoli varati dalle autorità cinesi.
NORDAMERICANI PIUTTOSTO SCETTICI
Le radici del livello in salita, ma ancora lontano da ‘quota 100’, dell’ICI index del Nord America sono invece da ricercarsi nel fatto che agli occhi degli istituzionali canadesi e statunitensi, non sembrano esserci occasioni in giro per il mondo per diversificare il portafoglio: le asset class di rischio in Europa, Asia e mercati emergenti sono piuttosto care in un contesto economico e di prospettive aziendali ritenuti meno brillanti rispetto a quelli nordamericani.
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