Amundi
I mercati sospesi nel limbo andranno in Paradiso?
Secondo Giordano Beani di Amundi Sgr, i mercati hanno attraversato una settimana interlocutoria, in attesa degli esiti del vertice del G20 di Osaka
2 Luglio 2019 15:25
“Io era tra color che son sospesi”: con questa frase Virgilio, nel canto secondo dell’Inferno della Divina Commedia, si rivolge a Dante per esortarlo a proseguire nel cammino intrapreso. Virgilio si riferisce alla condizione di “sospesi” che caratterizza le persone buone morte prima dell’epoca cristiana e i bimbi morti prima del battesimo, “condannati” al primo cerchio dell’Inferno, il Limbo. E si può usare questa parola per descrivere la situazione dei mercati finanziari nella settimana appena trascorsa, un “limbo” aspettando la riunione del G20 di Osaka.
Secondo Giordano Beani, head of multi asset fund solutions Italy di Amundi Sgr, sono pertanto “marginali” le variazioni registrate dai mercati azionari internazionali, “con gli Stati Uniti che ripiegano sulla settimana del -0,3% (Indice S&P 500)”. Negli Usa si segnala il prosieguo dell’attività di fusioni e acquisizioni con l’annuncio da parte della farmaceutica AbbVie dell’acquisto di Allergan, nota per il Botox ed i prodotti per la cura degli occhi, per 63 miliardi di dollari.
L’area euro chiude leggermente positiva con l’Indice Eurostoxx 50 in crescita dello 0,2%, mentre il nostro mercato domestico lascia sul terreno lo 0,7%. Anche in area euro, spiega l'esperto, “va segnalata un’operazione di acquisizione, in scala più ridotta rispetto a quella statunitense, con CapGemini, il colosso francese dei servizi e della consulenza di sistemi informativi, che ha rilevato per 3 6 miliardi di euro la Altran, società francese di consulenza in campo ingegneristico e di innovazione”.
Anche sul fronte dei mercati obbligazionari governativi non si registra nessuna variazione di rilievo, “con il Bund decennale che resta ancorato sui minimi storici a 0,327% e il Treasury USA per pari scadenza al 2,01%”. Tiene bene anche lo spread italiano, che chiude a 243 punti base sulla scadenza decennale. Quanto alle commodity, è proseguito sia il rimbalzo del petrolio, sia il rialzo dell’oro, che beneficia di rendimenti obbligazionari ai minimi storici e dell’indebolimento del dollaro Usa.
Secondo Beani, “l’esito del G20 è stato positivo. Stati Uniti e Cina sembra abbiano deciso una tregua e di conseguenza una ripresa delle negoziazioni per giungere a un accordo in tema di rapporti commerciali, senza che gli Usa applichino per ora ulteriori dazi sui prodotti di importazione cinesi”. Non solo: “Trump ha accennato anche alla possibilità di riconsiderare il divieto per le società statunitensi di fornire componentistica al colosso delle telecomunicazioni cinese Huawei”.
E infine, Beani fa notare un “altro evento di portata storica: l’incontro inatteso tra il dittatore nordcoreano Kim Jong Un e Donald Trump, avvenuto domenica 30 giugno nella Zona demilitarizzata tra le due Coree, con il primo presidente degli Stati Uniti che ha varcato, seppur di pochi metri, il confine entrando in territorio nordcoreano dal 1953, anno della tregua della guerra di Corea”.
Basterà tutto ciò ai mercati per passare dal limbo direttamente al Paradiso? Secondo Beani, “dopo la comprensibile euforia iniziale nel dopo G20, attenendoci all’insegnamento di Dante è più probabile prima un passaggio in Purgatorio”. I mercati temono che le economie globali siano vicine alla fase finale di un ciclo espansivo e ritengono, a ragione, che una tregua tra Stati Uniti e Cina non sia ancora esattamente un trattato di pace”.
Tutto ciò, conclude l'esperto, “dopo un primo semestre più che brillante per le Borse internazionali, che chiudono tutte in positivo tra il 6 del Giappone ed il 27 della Cina. Il nostro auspicio è che almeno non siano necessari trentatré canti del Purgatorio affinché il mercato torni ad essere ‘puro e disposto a salire a le stelle’”.
VARIAZIONI MARGINALI
Secondo Giordano Beani, head of multi asset fund solutions Italy di Amundi Sgr, sono pertanto “marginali” le variazioni registrate dai mercati azionari internazionali, “con gli Stati Uniti che ripiegano sulla settimana del -0,3% (Indice S&P 500)”. Negli Usa si segnala il prosieguo dell’attività di fusioni e acquisizioni con l’annuncio da parte della farmaceutica AbbVie dell’acquisto di Allergan, nota per il Botox ed i prodotti per la cura degli occhi, per 63 miliardi di dollari.
AREA EURO LEGGERMENTE POSITIVA
L’area euro chiude leggermente positiva con l’Indice Eurostoxx 50 in crescita dello 0,2%, mentre il nostro mercato domestico lascia sul terreno lo 0,7%. Anche in area euro, spiega l'esperto, “va segnalata un’operazione di acquisizione, in scala più ridotta rispetto a quella statunitense, con CapGemini, il colosso francese dei servizi e della consulenza di sistemi informativi, che ha rilevato per 3 6 miliardi di euro la Altran, società francese di consulenza in campo ingegneristico e di innovazione”.
Banche centrali accomodanti panacea di tutti i mali? Non proprio
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CALMA PIATTA ANCHE PER IL REDDITO FISSO
Anche sul fronte dei mercati obbligazionari governativi non si registra nessuna variazione di rilievo, “con il Bund decennale che resta ancorato sui minimi storici a 0,327% e il Treasury USA per pari scadenza al 2,01%”. Tiene bene anche lo spread italiano, che chiude a 243 punti base sulla scadenza decennale. Quanto alle commodity, è proseguito sia il rimbalzo del petrolio, sia il rialzo dell’oro, che beneficia di rendimenti obbligazionari ai minimi storici e dell’indebolimento del dollaro Usa.
USA E CINA, SCOPPIA LA PACE?
Secondo Beani, “l’esito del G20 è stato positivo. Stati Uniti e Cina sembra abbiano deciso una tregua e di conseguenza una ripresa delle negoziazioni per giungere a un accordo in tema di rapporti commerciali, senza che gli Usa applichino per ora ulteriori dazi sui prodotti di importazione cinesi”. Non solo: “Trump ha accennato anche alla possibilità di riconsiderare il divieto per le società statunitensi di fornire componentistica al colosso delle telecomunicazioni cinese Huawei”.
INCONTRO STORICO
E infine, Beani fa notare un “altro evento di portata storica: l’incontro inatteso tra il dittatore nordcoreano Kim Jong Un e Donald Trump, avvenuto domenica 30 giugno nella Zona demilitarizzata tra le due Coree, con il primo presidente degli Stati Uniti che ha varcato, seppur di pochi metri, il confine entrando in territorio nordcoreano dal 1953, anno della tregua della guerra di Corea”.
PROBABILE UN PASSAGGIO IN PURGATORIO
Basterà tutto ciò ai mercati per passare dal limbo direttamente al Paradiso? Secondo Beani, “dopo la comprensibile euforia iniziale nel dopo G20, attenendoci all’insegnamento di Dante è più probabile prima un passaggio in Purgatorio”. I mercati temono che le economie globali siano vicine alla fase finale di un ciclo espansivo e ritengono, a ragione, che una tregua tra Stati Uniti e Cina non sia ancora esattamente un trattato di pace”.
SEMESTRE RECORD
Tutto ciò, conclude l'esperto, “dopo un primo semestre più che brillante per le Borse internazionali, che chiudono tutte in positivo tra il 6 del Giappone ed il 27 della Cina. Il nostro auspicio è che almeno non siano necessari trentatré canti del Purgatorio affinché il mercato torni ad essere ‘puro e disposto a salire a le stelle’”.