Alessandro Aspesi
Tecnologia, ecco le aziende europee che sfidano i colossi Usa
Nonostante un mercato più frammentato, l’Europa può contare su numerose aziende in grado di competere con i colossi della tecnologia Usa: ecco quali sono e cosa fanno
10 Luglio 2019 08:45
In campo tecnologico le aziende europee non possono competere con quelle americane e cinesi. Un assunto che solamente in parte può essere considerato vero. Se l’Europa, infatti, non può contare sulla platea di consumatori di Usa e Cina, esistono numerose aziende con fatturati e utili importanti che operano prevalentemente in ambito B2B, ovvero nel commercio tra aziende.
In realtà, pur non potendo annoverare giganti come Netflix, Google, Facebook, esiste qualche azienda tecnologica europea di grande successo anche nel mercato di massa. Spotify, per esempio, è stata fondata in Svezia e la stessa Skype, pur essendo di proprietà americana dal 2005, è nata in Europa.
L’assenza di società globali nel settore dei social oppure dei video in streaming è dovuta soprattutto alla presenza, in Europa, di mercati frammentati e distinti. Ma nell’area B2B (business to business) numerose aziende europee sono leader a livello globale, come spiega in un’analisi Alessandro Aspesi, Country Head Italia di Columbia Threadneedle Investments. Un esempio è quello della tedesca SAP, leader nella fornitura di software per aziende, che può contare su ricavi annui di circa 25 miliardi di euro e su una capitalizzazione di 140 miliardi di euro.
Come sottolinea Aspesi, “non sorprende che il settore tecnologico europeo appaia molto diverso e che i suoi successi siano in aree alternative”. E i nomi che Columbia Threadneedle Investments segue con interesse sono diversi, come per esempio la francese Dassault Systèmes, già presente nel portafoglio della casa d’investimento. Poco conosciuta dal grande pubblico, questa azienda è leader globale nella fornitura di software per il design. Un’altra azienda scarsamente nota al di fuori degli addetti ai lavori è spagnola e si chiama Amadeus che, con una quota di mercato vicina al 40%, è il maggiore provider mondiale di servizi si ricerca e di prenotazione per compagnie aeree e società di viaggi.
O ancora l’olandese Philips, che da tempo ha abbandonato il tradizionale ambito dell’illuminazione per diventare una delle prime società mondiali di tecnologia per la salute. Senza dimenticare, poi, la carica innovativa che caratterizza le start up europee, come nei casi di Just Eat e Takeaway.com – fondate in Danimarca e Olanda – che sono arrivate molto prima dei colossi Usa nel settore del cibo a domicilio.
Un altro settore in cui l’Europa può vantare diverse realtà brillanti, nonostante i limiti di ampiezza di mercato, è quello dei servizi finanziari. E tra le aziende segnalate da Alessandro Aspesi c’è anche l’italiana Finecobank, che fa compagnia alla svedese Avanza e alla britannica Hargreaves Lansdown. Secondo Aspesi, queste realtà possono beneficiare della “disponibilità delle autorità di regolamentazione a consentire l’innovazione d’avanguardia”. Un altro vantaggio di cui gode l’Europa, questo, e che in passato ha permesso lo sviluppo di piattaforme interessanti per il settore dell’online gaming.Sempre rimanendo in ambito finanziario, l’Europa risulta essere all’avanguardia per le banche basate solo su app (N26, Monzo, Revolut) nel trading retail (Transferwise) e nei prestiti per piccole imprese (OakNorth). Senza dimenticare il settore dei pagamenti, con realtà come Worldpay e, in Olanda, POS Adyen.
“Il settore tecnologico europeo – conclude Aspesi - può non aver generato concorrenti in grado di competere con gli operatori statunitensi di piattaforme rivolte ai consumatori, che rappresentano la nostra idea di successo per le società tecnologiche, ma ciò è dovuto al fatto che l’Europa è diversa sia dagli Stati Uniti che dalla Cina. I punti di forza del settore tecnologico europeo scaturiscono dalle caratteristiche distintive del mercato europeo, e in presenza di condizioni favorevoli gli operatori leader europei competono con successo su scala globale”.
I GIGANTI TECH USA
In realtà, pur non potendo annoverare giganti come Netflix, Google, Facebook, esiste qualche azienda tecnologica europea di grande successo anche nel mercato di massa. Spotify, per esempio, è stata fondata in Svezia e la stessa Skype, pur essendo di proprietà americana dal 2005, è nata in Europa.
AMBITI DIVERSI
L’assenza di società globali nel settore dei social oppure dei video in streaming è dovuta soprattutto alla presenza, in Europa, di mercati frammentati e distinti. Ma nell’area B2B (business to business) numerose aziende europee sono leader a livello globale, come spiega in un’analisi Alessandro Aspesi, Country Head Italia di Columbia Threadneedle Investments. Un esempio è quello della tedesca SAP, leader nella fornitura di software per aziende, che può contare su ricavi annui di circa 25 miliardi di euro e su una capitalizzazione di 140 miliardi di euro.
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LE SPECIFICITÀ EUROPEE
Come sottolinea Aspesi, “non sorprende che il settore tecnologico europeo appaia molto diverso e che i suoi successi siano in aree alternative”. E i nomi che Columbia Threadneedle Investments segue con interesse sono diversi, come per esempio la francese Dassault Systèmes, già presente nel portafoglio della casa d’investimento. Poco conosciuta dal grande pubblico, questa azienda è leader globale nella fornitura di software per il design. Un’altra azienda scarsamente nota al di fuori degli addetti ai lavori è spagnola e si chiama Amadeus che, con una quota di mercato vicina al 40%, è il maggiore provider mondiale di servizi si ricerca e di prenotazione per compagnie aeree e società di viaggi.
IL CASO PHILIPS
O ancora l’olandese Philips, che da tempo ha abbandonato il tradizionale ambito dell’illuminazione per diventare una delle prime società mondiali di tecnologia per la salute. Senza dimenticare, poi, la carica innovativa che caratterizza le start up europee, come nei casi di Just Eat e Takeaway.com – fondate in Danimarca e Olanda – che sono arrivate molto prima dei colossi Usa nel settore del cibo a domicilio.
Radio - Investire nella tecnologia globale
Conti alla Rovescia - Puntata 31 - Investire nella tecnologia globale
FINANZA E TECNOLOGIA
Un altro settore in cui l’Europa può vantare diverse realtà brillanti, nonostante i limiti di ampiezza di mercato, è quello dei servizi finanziari. E tra le aziende segnalate da Alessandro Aspesi c’è anche l’italiana Finecobank, che fa compagnia alla svedese Avanza e alla britannica Hargreaves Lansdown. Secondo Aspesi, queste realtà possono beneficiare della “disponibilità delle autorità di regolamentazione a consentire l’innovazione d’avanguardia”. Un altro vantaggio di cui gode l’Europa, questo, e che in passato ha permesso lo sviluppo di piattaforme interessanti per il settore dell’online gaming.Sempre rimanendo in ambito finanziario, l’Europa risulta essere all’avanguardia per le banche basate solo su app (N26, Monzo, Revolut) nel trading retail (Transferwise) e nei prestiti per piccole imprese (OakNorth). Senza dimenticare il settore dei pagamenti, con realtà come Worldpay e, in Olanda, POS Adyen.
SOCIETÀ GLOBALI
“Il settore tecnologico europeo – conclude Aspesi - può non aver generato concorrenti in grado di competere con gli operatori statunitensi di piattaforme rivolte ai consumatori, che rappresentano la nostra idea di successo per le società tecnologiche, ma ciò è dovuto al fatto che l’Europa è diversa sia dagli Stati Uniti che dalla Cina. I punti di forza del settore tecnologico europeo scaturiscono dalle caratteristiche distintive del mercato europeo, e in presenza di condizioni favorevoli gli operatori leader europei competono con successo su scala globale”.