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Millennials: eredi ingrati o investitori più consapevoli?

La generazione dei Baby boomers sta trasferendo una grande mole di ricchezza ai Millennials, i quali però ritengono che le generazioni precedenti abbiano rovinato il mondo, spiega Vincent Hamelink di CANDRIAM

16 Luglio 2019 15:12

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Ammonta all’enorme cifra di 60mila miliardi di dollari la ricchezza che nei prossimi decenni verrà trasferita dalla generazione dei Baby boomers a quella dei Millennials. Questi ultimi hanno una prospettiva molto differente da quella dei loro genitori, e vogliono che i loro investimenti abbiano un impatto reale.

I MILLENNIALS GUARDANO ALL’IMPATTO DEI LORO INVESTIMENTI


Due terzi dei Millennials, spiega Vincent Hamelink, chief investment officer of investment management di CANDRIAM, “vedono gli investimenti come un modo per esprimere i loro valori sociali, politici e ambientali, rispetto a solo un terzo dei Baby Boomers”. E proprio sulla destinazione degli investimenti lo scontro generazionale è aperto.

IL MONDO È MIGLIORATO…


Ma i Baby boomers hanno avuto davvero un impatto così negativo? “Negli ultimi decenni, l'azione collettiva e il progresso hanno prodotto risultati sorprendenti. Dal 1990, il numero di persone che vivono in condizioni di estrema povertà, con meno di 1,90 dollari al giorno, è diminuito di quasi 1,1 miliardi. Molte malattie sono state debellate. Il tasso di sopravvivenza infantile è salito vertiginosamente”, spiega Hamelink. Inoltre, “l’aspettativa di vita è aumentata drasticamente in tutto il mondo. L'alfabetizzazione è diventata la normalità: un secolo fa, il 20% della popolazione mondiale era in grado di leggere. Ad oggi, l'86% della popolazione mondiale è alfabetizzata”.

…MA I MILLENNIALS NON LO PENSANO


Tuttavia, i Millennials sembrano non rendersene conto. “Secondo un recente sondaggio, il 51% dei Millennials pensa che i Baby boomers abbiano rovinato il mondo della prossima generazione”, sottolinea l’esperto di CANDRIAM. “In realtà stiamo godendo dei più alti standard di vita nella storia dell'umanità. Quindi cosa non ha funzionato?”

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LE DISUGUAGLIANZE CRESCONO


Di certo uno dei problemi principali riguarda la redistribuzione del reddito. “L’1% più ricco della popolazione mondiale possiede più ricchezza del restante 99%: ciò vuol dire che è vero che non abbiamo mai creato così tanto valore, ma la sua distribuzione non è mai stata così distorta”, fa notare Hamelink.

IL RUOLO DELLA FINANZA


La comunità finanziaria ha il potere di affrontare le sfide ambientali globali: i mercati finanziari e gli asset manager possono fare la differenza. “Per cambiare collettivamente il mondo, al fine di renderlo più sostenibile, tuttavia la finanza ha bisogno di tre cose: una tassonomia adeguata, che fornisca un linguaggio comune a tutti gli investitori per valutare la sostenibilità dei modelli di business; lo sviluppo di strumenti sempre più affidabili in grado di misurare l'impatto ambientale e sociale dei nostri investimenti; di misure decise - come fissare un prezzo chiaro per il carbonio, in linea con lo scenario dei "due gradi" - da parte dei governi”, conclude l’esperto di CANDRIAM.

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