Brexit

Brexit, forti turbolenze in arrivo per la sterlina

I grandi paesi, ognuno a modo suo, tentano di spingere al ribasso le rispettive valute. La sterlina invece non ha bisogno di spinte e va giù da sola, mentre sale il rischio di una Brexit caotica. E la volatilità si impenna

18 Luglio 2019 14:22

financialounge -  Brexit mercati valutari sterlina
Mentre sul mercato globale delle valute si addensano nuvoloni che potrebbero preludere a una Guerra valutaria vecchio stile, con i principali paesi pronti a spingere al ribasso le rispettive valute, dal dollaro allo yuan all’euro, sul Forex la sterlina britannica sta vivendo una storia al ribasso tutta sua, non per la volontà della banca centrale di guadagnare competitività svalutandola, ma per i timori degli investitori che prezzano sempre di più la possibilità che si arrivi alla scadenza di ottobre senza nessun accordo di Brexit. Negli ultimi giorni il pound ha accelerato al ribasso rispondendo così al rischio che la strategia di Boris Johnson, in pole position per succedere al primo ministro uscente Theresa May, potrebbe portare a un’uscita disordinata e senza alcun accordo dall’Unione Europea. La sterlina è andata a sondare i livelli sotto 1,24 per dollaro, un minimo di oltre due anni, mentre sul mercato delle opzioni gli investitori si stanno posizionando per l’arrivo di forti turbolenze.

QUALCUNO AVVISTA LA PARITÀ CON IL DOLLARO IN CASO DI HARD BREXIT


Di qui a ottobre, quando scade il termine per approvare un accordo di Brexit, potrebbe esserci una strada piena di buche e di forte volatilità per la sterlina, con il ‘cable’ come i trader chiamano in gergo il cross sterlina/dollaro, che secondo alcuni potrebbe andare a sfondare al ribasso il livello di 1,20. L’ultima mossa al ribasso della sterlina è arrivato dopo che Johnson ha indicato di voler eliminare dall’accordo con Bruxelles la questione del confine irlandese, una opzione che l’Unione Europea ha sempre fermamente respinto. Alcuni analisti vanno ancora oltre e prevedono che la sterlina possa spingersi di qui a ottobre addirittura in un range di trading di 1,10-1,20 su dollaro, dopo di che, in caso di hard Brexit, potrebbe persino puntare alla parità. Per altri invece la divisa britannica è entrata in territorio di ‘ipervenduto’, almeno sulla base dei fondamentali, come il differenziale dei tassi di interesse, per cui anche in caso di hard Brexit potrebbe al massimo scendere a 1,15.

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SI ALLONTANA UN RIALZO DEI TASSI DELLA BANK OF ENGLAND


Gli esperti calcolano che ai livelli attuali, intorno a 1,24, venga prezzata una probabilità del 50% che il rischio di hard Brexit si concretizzi. Tra gli scenari che si fanno, c’è anche quello di scioglimento del Parlamento e di elezioni anticipate, un esito che comporterebbe sicuramente un ulteriore rinvio dell’accordo di uscita con l’Unione Europea. Sulla sterlina non pesano solo i timori politici, ma anche quelli economici, sempre legati alla Brexit. I conti con l’estero non vanno bene, e le stime di crescita sono state abbassate, allontanando così la prospettiva di un rialzo dei tassi della Bank of England, una mossa che sosterrebbe la moneta. In ogni caso il mercato vede forte volatilità in arrivo, come mostra il grafico qui sotto.

[caption id="attachment_144238" align="alignnone" width="482"]Volatilità attesa del cambio sterlina/dollaro a 3 mesi (Fonte:Bloomberg, FT) Volatilità attesa del cambio sterlina/dollaro a 3 mesi (Fonte:Bloomberg, FT)[/caption]

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