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Trimestrali, Microsoft pronta a confermarsi porto sicuro tra le Big Tech

Mentre gli altri quattro Apple, Amazon, Facebook e Google affrontano sfide per la crescita e finiscono sotto i riflettori dell'Antitrust, Microsoft sembra un'oasi tranquilla nella tempesta tecnologica

18 Luglio 2019 09:44

financialounge -  facebook google microsoft settore tecnologico trimestrali
Oggi si alza il sipario sui dati trimestrali di Microsoft. In base al consenso degli analisti censiti da Refinitiv (gruppo Thomson Reuters) i profitti degli ultimi tre mesi del colosso fondato e guidato da Bill Gates dovrebbero attestarsi a 1,21 dollari per azione, ovvero il 7,1% in più rispetto agli 1,13 dollari per azione dello stesso trimestre dello scorso anno. Per il prossimo esercizio, che va dal primo luglio 2019 al 30 giugno 2020, le aspettative sono per un ulteriore incremento dei profitti del 16% su base annua.

IL TEST DI PROVA


Per comprendere l’importanza della conferma dei dati dell’ultimo trimestre 2018-2019 e delle previsioni 2019-2020, proviamo a fare un test. L’azienda Alfa ha un fatturato annuo di 110 miliardi di dollari previsto in crescita a 125 miliardi nei prossimi 12 mesi con profitti annuali di 30 miliardi che dovrebbero salire a 35 miliardi nei successivi 12 mesi. L’azienda Beta, invece, fattura quest’anno 110 miliardi di dollari che dovrebbero balzare a 130 miliardi nel nuovo anno con profitti annuali che dai 30 miliardi di quest’anno dovrebbero incrementarsi a 32 miliardi circa nei prossimi 11 mesi.

UNA DIFFERENZA DI 250 MILIARDI DI DOLLARI


A prima vista sembrerebbero due compagnie abbastanza simili. La prima sta incrementando gli utili più velocemente mentre la seconda si sta rivelando più dinamica sul versante delle vendite. Peccato che le valutazioni di Borsa risultino profondamente divergenti: la prima vanta una capitalizzazione di 1.044 miliardi di dollari mentre la seconda si ferma a 795 miliardi. La società Alfa dell’esempio è infatti Microsoft, attualmente l'unica società degli Stati Uniti ad avere un valore di Borsa superiore ai mille miliardi di dollari, mentre la società Beta è Alphabet-Google che vale meno di 800 milioni ai prezzi correnti.

CAPITALIZZAZIONE OLTRE MILLE MILIARDI


Proprio un anno fa, all’interno della comunità finanziaria, si è aperto il dibattito sulle capitalizzazioni di Borsa da mille miliardi di dollari con un focus su Apple e Amazon.com, per buone ragioni. Apple è stata la prima a raggiungere tale primato mentre Amazon ha continuato a sfiorarlo più volte e alla chiusura di ieri si è fermata a 980 miliardi. Microsoft, invece, è riuscita a mantenere questa capitalizzazione in solitario per più di un mese, grazie a un semplice motivo: le vendite e i profitti continuano a crescere in modo sostenibile grazie ad una base ampia di servizi e, soprattutto, gli analisti si aspettano che questo trend possa continuare ancora per un bel po’ di tempo.

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AMAZON E APPLE


Gli altri nomi del Big Tech Usa, al contrario, non possono sfoggiare le stesse prospettive o, almeno, non nella stessa misura. L'anno scorso Amazon ha registrato un profitto record di 10 miliardi di dollari, ovvero oltre il triplo dei guadagni netti precedenti, ma restando ancora limitato ad un terzo degli utili netti di Microsoft. Nel caso di Apple, sia le vendite che i profitti dovrebbero registrare quest'anno una contrazione di una percentuale piuttosto ampia.

GOOGLE E FACEBOOK


Poi ci sono Google e Facebook, i grandi nomi in crescita nel settore tecnologia per molti anni. Google ha mostrato un sorprendente calo della crescita nell'ultimo trimestre, che ha determinato il gap attuale con Microsoft. Facebook continua a crescere, ma sta spendendo molto per pagare le onerose multe governative oltre a risultare invischiato in un elenco sconfinato di controversie legali e normative.

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IL SUCCESSO DI AZURE


Senza trascurare il fatto che tutte e quattro queste società stanno attualmente affrontando inchieste antitrust, mentre Microsoft ne è stata oggetto 20 anni fa. Nel frattempo, il suo prodotto cloud, Azure, sta registrando record di vendite e si candida ad essere il concorrente principali di Amazon Web Services, grazie anche al fatto che le aziende di software per videogame stanno mostrando di nuovo tassi di crescita sorprendenti. In pratica, mentre i concorrenti si occupano di problemi di crescita e normativi, Microsoft sembra essere il ‘porto sicuro’ per gli investitori che puntano sulla tecnologia.

LE PREFERENZE DEGLI ANALISTI


Resta però il fatto che, per gli analisti di settore, non è il titolo Microsoft quello accreditato del maggiore potenziale di crescita in Borsa nei prossimi 12 mesi. In base al prezzo obiettivo medio del consenso dei professionisti di mercato, infatti, è Amazon che potrebbe registrare il rialzo maggiore entro luglio 2020 (+12,6%), seguito da Alphabet Google (+11,2%) e da Facebook (+10,5%). Il titolo Microsoft potrebbe invece segnare un aumento dell’8,2%, superiore soltanto al +4,5% assegnato al titolo Apple.

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